Al mare con i bambini e protezione solare in Florida

Se state progettando una vacanza a Miami dovete sapere che qui il sole non e’ uguale a quello che splende in Italia. Nonostante il desiderio di avere una abbronzatura dorata e immediata da sfoggiare al rientro delle vacanze, e’ bene che la protezione solare in Florida sia differente e adeguata alla latitudine.

La protezione solare per la Florida

Durante le mie prime vacanze qui notavo che erano tutti assolutamente ossessionati dal sole, allegro argomento di conversazione riguardante l’insorgenza dei melanoma. Il mio e’ un fototipo tipo 2 e in Italia nonostante la crema protettiva mi sono sempre scottata; qui a Miami invece no, e attribuivo la diversità alla latitudine.

Quando mi sono trasferita ho iniziato a notare che i latini si proteggono sempre dal sole nonostante la loro pelle scura, che si tratti di ombrelli, camicie a manica lunga o rash guard shirts, le magliette con fattore di protezione solare. In alternativa, o in aggiunta alle magliette, al mare tutti i bambini hanno spessi strati di crema bianca ad assorbire lentamente.

Edit: con il tempo ho scoperto che i latini si coprono per non diventare ancora più scuri. Resta il fatto che noi bianchicci e’ meglio se ci proteggiamo. E comunque da Fort Lauderdale in su, la prevalenza e’ anglosassone e i bambini sono quasi coperti dalla testa ai piedi.

Il sole a Miami

Vivendo a Miami, ho iniziato a portare mia figlia in piscina o in spiaggia fin da quando era molto piccola, e all’inizio oltre al cappello aveva una tutina intera a fattore protettivo upf50 che pero’ non si asciugava mai e quindi sentiva freddo. Ho quindi iniziato a metterle solo il costumino con una buona crema protettiva.

La prima che presi era terribile, le bruciava gli occhi, e quando la misi anche io capii perché piangesse. Ho iniziato quindi ad usare le creme di Babyganics, puro ossido di zinco, sia per lei che per me e non ci siamo mai scottate.

la splash area di Zoo Miami

In realtà qualsiasi crema abbia usato comprata qui, anche quelle spray, ci ha sempre protette perfettamente, solo che spessissimo bruciano gli occhi. Ora che lei e’ piu’ grande, per entrambe compro Hawaiian Tropic Sports, che dura tanto, resiste all’acqua e profuma buonissimo.

Per il viso prendo invece uno stick upf 70 o 100, di solito Neutrogena, che non cola con l’acqua (e gli occhi non bruciano – nemmeno i miei).

la splash area di Pinecrest Gardens

Qui non si usa abbronzarsi, dal sole ci si protegge. Si sta sotto le palme come in Crandon Park, o ci si porta l’ombrellone, se non la tenda pop up o la canopy.

Molti latini fanno il bagno con i vestiti, mentre gli americani hanno abbigliamento tecnico adeguato, cappelli e occhiali da sole. Entrambi hanno di solito una canopy, la tenda grande, sedie e frigo per le bibite.

Cosa portare in spiaggia

Le maglie a fattore protezione costano un po’, io pero’ le prendo sempre da Walmart anche considerando la velocità con cui cresce mia figlia. Ne ho due, da brava mamma italiana non la lascio bagnata quando esce dall’acqua, soprattutto quando la porto alle splash pads che hanno l’acqua fredda.

Sono quindi giunta alla conclusione che i solari acquistati qui siano più efficaci, e forse ricordo male ma credo che i prezzi siano inferiori all’Italia. Magari chi e’ qui da meno tempo lo sa meglio 🙂 o vi basta controllare i link che vi ho messo.

Se volete fermarvi in spiaggia l’intera giornata, ecco dove comprare da mangiare:

Non dimenticate acqua, cappello e occhiali da sole! Che tipa da spiaggia, vero??

Qualche ultima indicazione per le spiagge della Florida: l’acqua e’ generalmente bassa, ovunque. Si fa surf solo in alcune specifiche zone, sulla costa est, dove e’ anche bene stare attenti agli squali.

I bambini e i ragazzi si divertono con le skimboards, si fanno scivolare a pelo d’acqua sul bagnasciuga e si cavalcano. I piu’ esperti invece riescono a cavalcare le onde!

Portate al mare una borsa capiente, un sacchetto impermeabile per i costumi bagnati, e sentitevi tranquilli di lasciare le vostre cose mentre fate il bagno. Nessuno tocca nulla. E’ forse uno dei piu’ grossi shock culturali che si vivono trasferendosi dall’Italia. Scrivete un commento qui sotto se vi servono altre info!


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8 commenti

  1. Grazie come sempre! Prima di partire faremo 2 settimane di mare qui, spero che serva un po’ loro a farsi un po’ di scudo naturale, intanto mi sono segnata la crema che usate voi 🙂

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  2. Ricordo ancora una memorabile scottatura a Cocoa Beach, pari a quella che mi sono presa alle cascate di Iguazú. Santo cielo, che dolore! Anche qui hanno FP più alti. In Italia si arriva a 50+ al massimo, ma qui vendono anche la 60 e la 70 per i bambini.

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  3. Ormai sia io che mia figlia indossiamo le maglie a fattore protezione anche al mare in Italia, oltre alla crema 60 / 70 su resto del corpo…..più volte mi è capitato che qualcuno mi chiedesse se volevo pure il cappotto! 🙂

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