Conoscere i rischi per i bambini al mare o in piscina

Maggio è Water Safety Month e ho questo articolo in bozza da anni mesi. Un po’ per scaramanzia, un po’ perché non è un argomento leggero. Ma ultimamente si sta parlando molto di sicurezza dei bambini in acqua, in Florida, perché sono accaduti diversi fatti di cronaca che hanno riportato l’attenzione sul tema di supervisione dei bambini in piscina o al mare.

Non vi parlero’ di squali o meduse, che pure rappresentano un rischio in acqua. E premetto subito che la questione della supervisione è a volte trascurata da queste parti, cosa che invece più raramente appartiene alle mamme italiane. Tuttavia, basta un attimo di distrazione e le cose possono accadere in una manciata di secondi, a tutti, come è successo a me come leggerete piu’ in fondo.

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I rischi per i bambini al mare e in piscina

A Miami e in Florida si va al mare o in piscina tutto l’anno, ma è ovviamente a partire dalla chiusura delle scuole che i rischi si moltiplicano. Tantissimi poi hanno una piscina in casa e buttano un occhio mentre i figli sono vicino all’acqua e loro fanno altro.

Il dry drowning o annegamento secondario

Una delle prime cose che ho imparato da quando mi sono trasferita, grazie a Marica, e’ il dry drowning, un fenomeno che si verifica soprattutto nei bambini piu’ piccoli che finiscono con la testa sott’acqua per piu’ di 10-20 secondi. Anche se il bambino viene recuperato velocemente, bisogna tenere d’occhio tutta una serie di sintomi perche’ i polmoni possono essersi riempiti di acqua. Respiro affannoso, tosse, vomito, sono i segni piu’ comuni, ma anche sonnolenza e comportamenti inusuali legati alla temporanea mancanza di ossigeno.

Malfunzionamento dei sistemi di drenaggio nelle piscine

Questa e’ la cosa che piu’ mi da’ ansia, soprattutto quando i bambini giocano nelle piscine degli alberghi, in casa di altri – soprattutto nelle piscine dei condomini. Basta che una vecchia copertura del drenaggio sia messa male o danneggiata per intrappolare un bambino sott’acqua. Da genitori, e’ bene conoscere questo rischio.

Rip current

La corrente e’ il fattore di rischio piu’ alto per i bambini quando si va al mare. A me e’ capitato proprio questo e voglio raccontarvi quali sono stati i segni che ho trascurato. E a mio parere, il modo in cui viene descritta la rip current non fa capire come invece si verifica. Non vedrete Mose’ che apre le acque.

In una giornata leggermente ventosa, siamo state alla meravigliosa South Pointe Beach con alcune amiche. Il mare era poco mosso, e siccome li’ il fondale e’ generalmente molto basso non ci siamo preoccupate piu’ di tanto delle onde. Le bimbe erano fuori dall’acqua dalla vita in su.

All’ingresso in acqua avevo notato che le onde erano trasversali. E avevo pensato Ma che roba strana. Vi metto delle immagini per spiegare.

Questo qui sotto NON E’ quello che ho visto, e che quindi non mi ha preoccupata.

Ecco quello che ho notato, ma senza preoccuparmente troppo.

Le bambine, 9 anni quindi non proprio inesperte, sono entrate in acqua e mentre giocavano la corrente le portava un pochino di lato, come tutte le correnti che conosciamo. Non mi sono preoccupata, continuavamo a guardare. Le bimbe erano molto vicine a riva anche se diagonali rispetto a noi.

Poi ad un tratto noto qualcosa, perche’ l’acqua non era piu’ alla vita ma quasi al collo. Sapete quando le onde, piccole o grandi, si infrangono sui bambini, e loro fanno un saltino per giocare ed evitarle. Beh, ad ogni saltino le bimbe indietreggiavano. Ci ho messo un po’ a capire. Ma mia figlia, piu’ alta e piu’ pesante, restava piu’ o meno dov’era, ma le altre due indietreggiavano e si allontanavano da lei. Esattamente come nelle immagini che fanno vedere. Li’ ho capito.

Inizio a correre, e con me, dal lato opposto, il bagnino

Mi viene ancora da piangere se ci penso, e’ stato un attimo. Arriviamo alle bambine insieme, urlavo a mia figlia di uscire, poi ho acchiappato non mi ricordo chi, e lui ne ha raggiunta un’altra. Per noi adulti l’acqua era bassa, per loro no e venivano risucchiate indietro. Non potro’ mai dimenticare lo sguardo spaventato di una delle due bimbe. Siamo tutte uscite dall’acqua sotto shock, abbiamo tremato per ore. E’ stato orribile, poteva finire peggio, ma siamo state pronte. E fortunate.

Alcune risorse importanti per i bambini a Miami

  • Iscrivete i vostri figli ad un corso di nuoto. Molti parchi del Miami Dade County offrono lezioni di nuoto ad un costo irrisorio (due settimane/10 lezioni per 60$). Registratevi su Miami Dade Parks.com e poi la tab Acquatics. Hanno anche i corsi mommy and me, quelli per adulti e le swim team competitive.
  • A quanto pare, in Florida ci sono 7 delle più pericolose spiagge degli Stati Uniti – heh bel primato – con New Smyrna Beach, Cocoa Beach, e Ormond Beach ai primi posti. Teniamone conto.
da qui
  • in alcune spiagge pubbliche sul Golfo del Messico, tipo Marco Island, ci sono giubbotti di salvataggio gratis appesi all’ingresso – first come, first serve
  • sulle spiagge non sempre c’è il salvataggio a due metri, ma si può stendere il proprio asciugamano nei pressi del più vicino. A Miami Beach i lifeguard stands sono molto frequenti quindi è facile, e vi aiuteranno anche se venite punti da una medusa ad esempio.
  • impariamo a prestare attenzione alle bandiere appese all’ingresso della spiaggia, di solito sono una o due

Spero di non avervi messo troppa ansia ma conoscere i rischi e’ il miglior modo per prevenirli! 🙂


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