30 agosto 2023

Mamma amava la vita. E chi lo aveva mai pensato in quegli anni.

E amava le montagne russe! Una delle cose più incredibili di lei che abbiamo scoperto vivendo insieme questi ultimi anni. Io che la lasciavo con mio marito ad aspettarci giù e lei che si infilava nella fila per venire con noi, sono uno dei ricordi più belli che abbiamo di lei.

È sempre stata una donna forte e resiliente, e sia io che mia sorella abbiamo molto del suo carattere. Della sua caparbietà. Del non voler chiedere aiuto perché tanto ci arrivi da sola e fai pure prima.

Con la stessa forza con cui aveva lasciato la sua famiglia in Finlandia per trasferirsi in Italia, cosi si è semplicemente adattata a vivere a Miami quando la pandemia l’ha bloccata qui all’inizio del 2020, lei che era arrivata con una piccola valigia per passare le vacanze di natale al caldo nella nostra nuova casa.

Oltre ad aver sopportato operai e calcinacci, nei suoi ultimi 3 anni e ½ ha viaggiato molto ed è stata al mare, uno dei suoi posti preferiti. E si che ci aveva provato a tornare a vivere in Finlandia, alle sue radici, ma non ne sopportava più il freddo. In qualche modo, aveva trovato la sua piccola Kuusamo qui a Miami, che la nostra casa è fronte lago. “Mi incanto a guardare questo lago“, ripeteva sempre.

Gli ultimi mesi, gli ultimi giorni, e le ultime ore sono state un orribile crescendo. Ci sono cose che farò molta fatica a dimenticare e altre di cui farò fatica a perdonarmi. Ho cercato di esserci sempre, e ho cercato di proteggere la mia salute mentale e fisica, non riuscendoci con nessuna delle due. Sono stata lasciata sola ad affrontare l’ignoto. Ho avuto paura. Non potevo tirarmi indietro. C’ero solo io.

Non ho potuto evitarle il declino e la morte. Ho vissuto mesi estremamente frustranti, di traduzioni mediche in due lingue, di errori medici e di incerte diagnosi. Ho incontrato medici competenti quando forse era già troppo tardi. Ho ricevuto incredibile calore e supporto umano in un ospedale nuovo di pacca. Ho provato a capire da sola dove le risposte mediche non arrivavano. Ho brancolato nel buio impaurita e quando mi sembrava di aver trovato una soluzione, arrivava il peggioramento. Abbiamo anche avuto dei giorni belli e lucidi, tre per la precisione, vissuti da noi con gioia e con l’angoscia della nuova ricaduta. Lei per fortuna si godeva quella che per lei era una giornata come le altre.

Mio marito non mi ha lasciata sola un attimo e ha tappato tutti i miei buchi, tanti, tutti quelli dove io non ero mai mancata. Lui ha perfino azzeccato il momento in cui lei ha lasciato la vita terrena, e si che loro avevano un legame speciale. Ho dovuto lasciare indietro nostra figlia per cinque mesi, ed è andata di lusso, se solo non fosse stato tutto così tragico. La rapidità con cui tutto è successo è stata scioccante.

Mamma. Odiavi le foto ma conserviamo tanti felici ricordi con te. Ti ho portata ovunque, sulla cupola di San Pietro, a casa di amici, in piccionaia a vedere gli Heat, al teatro per il balletto e a prendere il cane che non volevi. E tanto mare, mare, mare, mare, ma mai quanto ne avresti voluto. Hai stretto i denti quando eri stanca, tu e i tuoi orari assurdi. Hai amato il mare e il caldo di questa città. Hai mandato giù tonnellate di jalapenos senza fare una smorfia. Hai mangiato di gusto qualsiasi nuovo cibo ti abbia messo davanti al piatto. Hai fatto mille giri al lazy river. Hai sferruzzato milioni di centrini. Mi seguivi come un’ombra, tu che sapevi che ti stavi perdendo ma non dicevi nulla. Io no, non capivo, e l’ho intuito troppo tardi. Eri sempre stata così indipendente, solitaria, che tutto sembrava rientrare nel tuo carattere introverso. Ma credo di averti resa felice in questi tuoi ultimi anni. Ciao mamma, guidaci da lassù.


Scopri di più da Lucy in Florida

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9 commenti

  1. Un abbraccio forte forte da chi condivide il dolore della perdita dell’unico genitore rimasto…
    Ci si può sentire orfani anche da adulti?
    La malattia di una persona così importante della nostra vita, lascia strascichi in noi, ricordi orribili e tanti avrei voluto o avrei potuto…

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  2. […] Il 2024, ora posso raccontarvelo, è iniziato con una notizia davvero speciale per me. Precisamente il 2 gennaio, mentre ero a Milano in vacanza, ho ricevuto l’offerta per un nuovo lavoro, posizione per cui avevo fatto il colloquio ad inizio ottobre, solo poche settimane dopo che mia madre era mancata. […]

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