Poi dici virtuale #4 – Rainforest Cafe

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Questo il messaggio che Giordana mi ha mandato due mesi fa. La leggo e penso, Ma questa va giu’ dritta cosi’? Senza preamboli? Mi ero appena iscritta ad un gruppo e penso, bah, forse li’ dentro usa cosi’. Le rispondo e chattiamo un po’. Simpatica. Mi fa vedere il suo video del giro del mondo. E’ pazza. Mi piace.

Nel frattempo viaggio inaspettatamente a Torino, e al ritorno bimba e’ un po’ scombussolata dai ritmi. Ha passato 14 giorni appiccicata a me nel frullatore di zia nonna cugini puppy uscite e nuove conoscenze, e ora che deve riabituarsi ai piu’ lenti ritmi sveglia scuola casa gioco nanna sembra avere qualche problema di adattamento. Oltretutto a scuola ad una settimana dal rientro ha cambiato classe e anche se lei e’ bravissima preferisco non farle perdere altri giorni; ma il risultato di tutti questi cambiamenti e’ che dorme agitata. Come sempre accade con i bimbi, viene colpito il sonno notturno. Teniamo botta, prendo tempo con questa italiana in vacanza.
Scrivo poi a Giordana che l’avrei raggiunta all’outlet dove sarebbero andati sabato mattina.

Sawgrass Mills non e’ un outlet. E’ il tempio dello shopping, il posto dove ogni italiano in vacanza a Miami va a comprare cose. Io non ci ero mai stata, ma si puo’ dire no ad un mall? Giammai, anche se da me dista circa un’ora.

Ci diamo appuntamento all’unica area giochi che trovo sulla mappa online, e che io (ma non lei) impiego quasi mezz’ora a trovare, perche’ ovviamente sono entrata a caso dall’ingresso diametralmente opposto.
Scopro cosi’ Rainforest Cafe’ e il suo playground.

Si tratta di una serie di scivoli chiusi a cui si accede da percorsi di arrampicata o semplici scale, per poi passare ai tappeti elastici. Bimba e’ un po’ piccina per questi giochi, diciamo che e’ perfetto dai 3 anni in su. L’eta’ del figlio di Giordana.
E mentre mi chiedo come l’avrei riconosciuta, mi sento chiamare, ci ha pensato lei.

Giordana e’ un vulcano, d’altronde e’ napoletana. Trapiantata in Germania dopo aver fatto, per l’appunto, il giro del mondo, e’ architetto e blogger. Parliamo proprio tre secondi, potete immaginare come si possa chiacchierare correndo dietro a due bimbi di due e tre anni – anche se il suo e’ bravissimo e sempre vicino al papa’. Non la conosco ma mi da’ subito quella sensazione di familiarita’.

Accanto a questi giochi c’e’ il caffe’-ristorante vero e proprio, con una grande area merchandising davanti. Sembra di stare a Disneyworld, Rainforest Cafe e’ strutturato allo stesso modo. Ci sono anche due grandi acquari che colpiscono l’attenzione dei nostri figli, e ci addentriamo.

sawgrass-mills

 

Rainforest Cafe ha altri acquari ed i tavoli sono sotto gli alberi della foresta pluviale. E’ bellissimo, un posto davvero suggestivo. In fondo una finta savana con suoni ed animali semoventi.

Ci salutiamo dopo poco con la promessa di rivederci dopo le loro tappe alle Everglades e a Key West. Dai suoi racconti su facebook scopro che mi piace il suo modo di viaggiare senza troppe comodita’, oltretutto mi fa scoprire dei posti nuovi. E’ sempre bello guardare dei luoghi noti con gli occhi degli altri, si impara sempre qualcosa. Noi torneremo a Rainforest Cafe, ad Orlando, con piu’ calma.

L’occasione per rivederci sara’ la festa di Picci. Li avevo lasciati che andavano a visitare Vizcaya quando bussano alla porta, prima di tutti gli altri invitati, portando con se’ un regalo, la reflex e l’indirizzo di una vera pizzeria napoletana. Come tante persone che ho conosciuto da quando sono qui, Giordana e’ entrata nella mia vita con naturalezza, come se ci fosse sempre stata. A questo punto non so piu’ se sono io a scegliere bene ad istinto o se sono le persone che vanno a vivere all’estero che hanno una marcia in piu’ e si presentano agli altri senza troppe sovrastrutture. E mentre suo figlio e la mia si prendevano a mazzate da buoni fratelli, la mamma scattava foto a ripetizione. Giordana e’ stata la fotografa ufficiale non richiesta della prima festa di compleanno di mia figlia.

Il giorno dopo ci siamo riviste per colazione un brunch insieme a Letizia e sua figlia, in un ristorante cubano, nel loro ultimo giorno di vacanza, ad una grande tavolata di chiacchiere tra amici che sembrava si rivedevano dopo tanto tempo e che si davano appuntamento a febbraio 2016, ad Orlando. O chissa’, magari faremo un salto ad Amburgo prima.
Anche questa e’ la vita, bellissima, di un’expat italiana in America.


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17 commenti

  1. Wow, mica male 🙂

    In effetti è strano tu abbia risposto a una richiesta (e mi riferisco alle dritte) del genere senza salamecchi vari 😉 ricordo di aver letto un post in cui dicevi che odi chi si presenta così.

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