Miami arcobaleno

Miami e’ una citta’ piuttosto gay friendly. Almeno, lo e’ vista dai miei occhi italiani, ma credo lo sia senza alcun dubbio.
Il mio prof di English Composition e’ gay, ne sono certa. Una persona brillantissima, preparatissima, che mi ha insegnato davvero tanto e permesso di riflettere su alcuni aspetti della mia cultura.
Uno dei nostri amici e’ gay, gli vogliamo molto bene. Siamo amici da fin quando My arrivo’ qui.
Al college e’ bellissimo vedere come le repressioni italo-cattoliche siano davvero lontanissime. Ero in classe con Diva lo scorso semestre, decisamente istrionico; molti ragazzi vestono in piena liberta’, l’altro giorno uno con un completo rosa canotta, shorts e calzettoni, ma questo e’ solo l’aspetto piu’ inutilmente superficiale della faccenda.
Davanti casa mia c’e’ un gay club, e dalla finestra vedo quello che succede: niente, ovviamente. C’e’ gente che fa il bagno in piscina e chi prende il sole.
Googlando ho scoperto che esiste la camera di commercio di Miami per gay e lesbiche,

to promote networking within the existing gay and gay-friendly business and professional community, to promote business opportunities for Chamber members, to promote Miami as a year-round, gay and gay-friendly tourist destination, to provide resources for our members, and to provide outreach from our community to other organizations.

Il gay pride e’ stato appena celebrato a Miami Beach, preceduto e seguito da zero polemiche, e tra pochi giorni iniziera’ il Miami Gay and Lesbian Film Festival. Poi vabbe’, c’e’ mia suocera che pero’ ha ottant’anni e dice sempre che sulla spiaggia gay a South Beach succedono cose turpi e immorali. D’altronde, non avevo mai messo piede a Capocotta in vita mia (lasciam perdere che arrivarci e parcheggiare te fa veni’ da piagne) e quando ci sono stata ho scoperto una delle piu’ belle spiagge del Lazio. Si’, si vedono gay cercare compagnia in modo impudente, come mi era capitato anche sulla bella spiaggia di Torre Guaceto in Puglia. D’altronde, se reprimi le persone e le costringi in ghetti, c’e’ poco da fare.

Vedere coppie gay in giro a Miami e’ frequente, soprattutto quelle composte da due donne con figli. Al nostro piano vive una coppia omosessuale – uno dei due e’ acidissimo, perche’ non e’ che sono tutti simpa. Come tutti.
Stamattina ascoltavo la radio. Qui in America quando si parla con qualcuno non si da’ per scontata l’eterosessualita’ dicendo Marito, Moglie o compagno/a. La parola che viene usata e’ Significant other. Una ragazza aveva chiamato la radio per raccontare l’anniversario che avrebbe celebrato oggi, e dice, L’anno scorso ho festeggiato un evento importante con la mia amica, siamo state in un locale di lusso e abbiamo bevuto, e lo speaker, Avete festeggiato la vostra relazione? Chiesto cosi’, come se fosse la cosa piu’ normale del mondo – e lo e’, senza ombra di dubbio. E lei serenissima, No, she’s my best friend. Nessuno scarto, nessuna difesa, nessuna risata isterica di imbarazzo.

In altri Stati l’omosessualita’ non e’ purtroppo tollerata. Ma davvero su questo argomento la mia posizione e’ completamente liberale, compresa la possibilita’ di crearsi una famiglia. Non nego che i figli di una coppia omosessuale avranno delle difficolta’ nel relazionarsi con gli altri, ma non diversamente da quello che scrissi riguardo altre scelte che fanno i genitori. C’e’ un post di Queen Father che mi ha fatto tanto ridere, dove lui racconta la sua banalissima giornata gay-tipo e il vero succo che la maggior parte delle lettrici ha colto era il fatto che lui riusciva a mettere il figlio a nanna alle 19. Sono sempre piu’ convinta che su omosessualita’ e diritti civili come la fecondazione eterologa, la societa’ italiana sia molto, molto, molto piu’ pronta di quanto la politica baciapile non lo sia. Magari un giorno tornero’ in Italia e la trovero’ cosi’ simile a Miami.


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0 commenti

  1. Anche in Wisconsin, quando il tempo lo permette e si può uscire, noto tante coppie gay: c'è anche un festival in estate, il Pridefest, frequentato da tutti alla fine, l'anno scorso abitavo proprio di fronte all'aerea e non ci sono state manifestazioni di fastidio o altro cosa che invece mi aspetterei in Italia. E ho potuto davvero constatare che le persone non si stupiscono, è cosa normale. E mi piace.. Spero di riuscire a crescere mia figlia senza il bigottismo italiano perché noto che in tanti miei coetanei non è la Chiesa che condiziona ma ignoranza proprio, paura del diverso e mancanza di sapersi rapportare con l'altro. Ps la foto del bambino è bellisisma!! Ahaha

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  2. Io non capisco davvero certi problemi che la gente si fa o si crea, io sono come te liberale al massimo e soprattutto non vedo cosa possa cambiarmi a me il fatto che uno sia gay e che decida di metter su famiglia e magari adottare un figlio o fare l'eterologa come thequeenfather e soprattutto non capisco perché certe persone ne facciano una crociata contro. Mi piacerebbe che si arrivasse come li a Miami. Magari! Ma vedo che anche nelle scuole si da per scontato che la famiglia sia solo quella composta da uomo e donna fine, se non li educhiamo ora i nostri figli quando? I miei figli mi hanno raccontato che le maestre gli han non detto che ci si può sposare solo tra uomo e donna e io e mio marito abbiamo precisato loro che in Italia è così ma all'estero no e soprattutto che ci si può voler bene lo stesso. Ma è dura dover combattere con questo tipo di società! Solo l'anno scorso un mio carissimo amico mi ha rivelato dopo 10 anni di essere gay, mi ha detto di averci messo così tanto perché sono cristiana. Ecco ha rivalutato il fatto di essere cristiani!

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  3. anche la florida riconosce i matrimoni gay? Lo stato di Washington li riconosce dall'anno scorso. Io vivo nel quartiere gay della città, ma comunque io che ho tanti amici gay, e dove anche a Berlino era tutto così normale, non ci faccio nemmeno caso. Tanto che non mi è mai venuto neanche in mente di scriverci un post 🙂

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  4. Beh, qui a San Francisco ne vediamo molti di arcobaleni, specialmente nel quartiere omosessuale di Castro dove ha vissuto niente popò di meno che Harvey Milk! Devo dire che lì mi sento io “diversa” in quanto eterosessuale. Vivere qui significa anche conoscere da vicino questa realtà in cui due uomini possono amarsi, vivere insieme e crescere un figlio senza sentirsi diversi: ho descritto in breve la storia dei miei padroni di casa, che sono una bellissima coppia con cui ho spesso a che fare e a cui sono affezionata ormai!

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  5. P.s.: omosessuali a Torre Guaceto?!! Ma veramente?!! Sarà che quando ci sono andata io ad agosto di qualche anno fa non c'era anima viva… ma mi sorprendo moltissimo! Forse prima che diventasse riserva naturale?

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  6. Ho vissuto a Roma per un periodo dove lavoravo per la tv e ti posso dire che sono venuta a conoscenza di un mondo gay molto sommerso che mai avrei immaginato. Ragazzi di tipiche famiglie borghesi super fidanzati, inseriti con matrimoni in vista che in realta' avevano una vita gay molto vivace. Il famoso film le fate ignoranti l'ho visto proprio con sette amici gay che, guarda caso si sono molto riconosciuti nel film! Un mondo che esiste gia' di per se al di la' del riconoscimento da parte delle nostre istituzioni e che ha vita propria e va avanti da se. Riguardo ai figli questo si, per loro e' un problema e forse per questo alcuni accettano di sposarsi e vivere una doppia vita cosi da poter avere una famiglia che in ltro modo in Italia non avrebbero. A me personalmente piacerebbe davvero che fossimo tutti piu' rispettati nel modo di vivere che ci scegliamo e che le istituzioni proteggessero e garantissero diritti a ognuno invece di imporre un unico modello e penalizzare tutti gli altri.I miei non sono sposati, 40 anni insieme e se capita qualcosa a uno dei due, per la legge non esistono come coppia, anche gli etero hanno le loro battagli da fare secondo me e le donne poi che in Italia sono ancora indietro come diritti rispetto al resto d'europa.

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  7. sarebbe bello, ma l'italia mi sembra un po' arretrata su queste cose…. mai dire mai!non c'entra niente, ma ora mi e' tornato quel video che qualche tempo fa aveva girato Dan Savage con altri… vediao se lo ritrovo…

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  8. Io ieri sera ho visto una coppia di uomini camminare mano nella mano.Per me erano una coppia bellissima, di quelle che vedi quanto sono affiatate, ma il mio primo pensiero è stato “Cavolo, speriamo che non ci sia il solito gruppetto che si aggira per di quà sennò questi han guai grossi”.. Purtroppo quì è così, vedi una bella coppia e ti preoccupi della loro incolumità per il fatto che son due uomini e non una coppia “convenzionale”.

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  9. In Italia abbiamo la Chiesa, siamo ancora molto indottrinati, ci è stato detto che i gay finiranno all'inferno e ci abbiamo creduto per anni, finchè siamo giunti alla ragione. Mia suocera pensa che l'omosessualità sia una malattia da cui si può guarire facendo cure ormonali, ne è convinta, l'hanno detto a Radio Maria e sostiene con forza questa idea, cercando di convincere tutti quelli con cui parla. Finchè ci saranno in giro queste persone ottuse, e ce ne sono moltissime, esisterà questa forma di razzismo nei confronti degli omosessuali.

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  10. Io ormai incontro per Roma più coppie omo che etero, lo segnalo solo perché solitamente io non guardo gli altri, non osservo e quindi se me ne sono accorta si vede che è proprio evidente, e non leggo nessun segnale di scandalo intorno a queste coppie, che si “registrano dunque come normali” in società. Se poi vai all'ikea ancor di più. Sono convinta che se in Italia si legalizzasse il matrimonio gay aumenterebbero pure i matrimoni etero, sulla scia del buon esempio, visto che le palle per sposarsi ormai nn le ha più nessuno, a parte i gay.Nn avevo letto il post di queen…mi sono ammazzata dalle risate!

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  11. No no 😀 mi addentrai un po' per una passeggiata ad ammirare le bellezze del posto e non ti dico quanti uomini col borsello incontravo. Una cosa pazzesca. Ero cosi' a disagio che tornai indietro.

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  12. Uh, eccome!!Da psicologa mi e' capitato di conoscere qualche papa' di quelli che tu descrivi. Ed era proprio palese che potessero essere gay. Immagino un figlio che cresce con queste dicerie alle spalle, o anche solo il sospetto. A quel punto non e' meglio che ci sia apertura e che due uomini crescano un figlio senza ambiguita' ed ipocrisia da nessuna parte?

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  13. La scorsa settimana due colleghi di un amica, professori alle superiori, sostenevano l'esistenza di cure antiomosessualità. Età tra i 35 ed i 40 anni. Luisa

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