Sei davvero pronta per vivere all’estero?

Pensi di essere pronta per andare a vivere all’estero? Parlo al femminile perche’ la situazione piu’ frequente e’ quella in cui una donna, magari una mamma, si trasferisce a seguito di un uomo che ha trovato un lavoro migliore rispetto a quello che aveva in Italia.

Se stai vagliando le opzioni per vivere all’estero saprai gia’ molto sulla nazione o la citta’ ospitante. Sai se troverai il mare, come qui a Miami, o se sara’ una citta’ d’arte, o un importante centro finanziario. Se stai pensando di trasferirti all’estero avrai, come ho fatto io otto anni fa, cercato di prendere informazioni da qualcuno che gia’ ci vive. Ti avranno raccontato pro e contro della citta’ – il traffico, i mezzi pubblici, l’offerta culturale. Ma vuoi sapere davvero come stanno le cose? Allora continua a leggere.

Io sono abituata a ragionare cosi’, metto sul piatto le cose negative, quelle che potrebbero pesare di piu’, e una volta affrontate nella mia mente diventano abbordabili. Magari tu sei diversa da me e questo ti generera’ solo angoscia, pero’ ecco, per me e’ meglio saperlo prima. Ecco cosa ti aspetta se stai per andare a vivere all’estero.

Sarai sola

Questo e’ il principale aspetto che avra’ il piu’ grande impatto sulla tua nuova vita. Sarai sola. Lo sarai perche’ magari tuo marito ha un lavoro e tu no, magari lui e’ fuori tutto il giorno o peggio viaggia e rientra solo al fine settimana. Sarai sola perche’ le famiglie non verranno in visita, o lo faranno sporadicamente. Alcune di noi non vedono le famiglie a meno che non rientrano in Italia, perche’ genitori/fratelli e amici non viaggiano. Sarai sola perche’ all’inizio non conosci nessuno, e sarai sola per molto tempo perche’ spesso e’ complicato riuscire a costruirsi una nuova rete sociale, indipendentemente da quanto sei estroversa. All’estero ognuno ha le sue amicizie, le sue famiglie, i suoi tempi. Spesso gli immigrati si frequentano tra di loro proprio perche’ con i nativi e’ difficile fare breccia, ma ogni posto e’ diverso ed e’ difficile generalizzare.

Sarai sola perche’ magari sei diventata mamma da poco e il tuo bimbo assorbe tutto il tuo tempo, e hai poche occasioni per socializzare all’esterno. Ti sentirai sola perche’ il fuso ti rende impossibile restare in contatto con amici e famiglia in Italia come facevi una volta. E non serve essere in Australia, basta essere in California per rendere le comunicazioni davvero complesse. Ci vorra’ tempo per iniziare a tessere delle nuove relazioni. Se vivrai in un posto particolarmente isolato, o dal tempo infame, o se ti chiudi in te stessa senza sforzarti di trovare una soluzione, la solitudine potrebbe incidere sul tuo umore in maniera determinante.

Non capirai quasi nulla

Ok, hai studiato inglese a scuola. Come tutti noi. La maggior parte di noi emigrati che si e’ trasferito in un paese anglosassone era sicuro che la comunicazione non sarebbe stata un problema, per poi scoprire gia’ dal giorno 1 che non capivamo il cassiere del supermercato, l’autista del bus, o il vicino di casa. La lingua parlata e’ totalmente diversa dall’inglese che non impariamo a scuola, e quindi ti troverai, anche tu, nella condizione di poter parlare ma non capire molto. Se poi vai in Germania o Nord Europa, ciao. Servira’ qualche settimana, preparati.

Dipenderai economicamente dal tuo partner

Se eri abituata ad avere una certa indipendenza economica, non avere dei fondi personali potrebbe creare dei malumori nella coppia.

Dipenderai emotivamente dal tuo partner

La coppia che vive all’estero impara a contare moltissimo su se stessa, nel bene e nel male. Non ci saranno sfoghi all’esterno, tutto viene vissuto all’interno della coppia, che puo’ consumarsi o al contrario rafforzarsi tantissimo. Di solito e’ la seconda. Le coppie di emigrati che ho conosciuto da quando vivo a Miami sono tutte estremamente solide nonostante le frustrazioni e le difficolta’ attraversate. Leggi questo bellissimo post di Giulietta, spiega perfettamente come funziona una coppia expat.

Dovrai adeguarti alla nuova cultura

Ci saranno delle situazioni in cui non potrai fare a meno di adeguarti alla nuova cultura, nonostante magari non ti piaccia. Ad esempio quando dovrai comunicare al pediatra il peso del tuo bimbo in pounds e l’altezza in inches, o quando dovrai prendere delle medicine diverse da quelle che abbiamo in Italia, o anche solo quando vai a fare la spesa e non troverai il lievito di birra o lo Chanteclaire. Premesso che su fb troverai tantissimi gruppi di Italiani a… che, se ben amministrati, potranno aiutarti, ma il mio consiglio spassionato e’ non vivere all’opposto del luogo in cui ti trasferisci. Ok, la tachipirina e’ tanto efficace, ma non ha senso vivere in USA, rifiutarsi di usare il Tylenol e farsi mandare le medicine via pacco dalla famiglia. O almeno, questa e’ la mia opinione.

Leggi anche:

  • Culture shock: questo post ti sara’ importante per capire che quello che stai attraversando e’ una normale fase dell’adattamento, non qualcosa di personale.
  • Differenze culturali e culture shock: con qualche consiglio pratico per superare l’isolamento ed il culture shock.

Perderai gradualmente il contatto con la cultura italiana

Ti troverai a pensare come si scrive una certa parola, a chi diavolo sia quel nuovo cantante di cui hai sentito i tuoi amici parlare, la politica italiana ti apparira’ estremamente litigiosa ed immobile, gli amici faranno battute con modi di dire che non capirai. Ed insieme inizierai ad emozionarti per una vecchia canzone nazional popolare, ti mancheranno il festival di Sanremo ed il concertone di Capodanno, ti presenterai a chi senti parlare italiano per strada.

Ma per tutto questo servono anni di lontananza.

I tuoi figli parleranno un’altra lingua.

Accettalo. Mantieni viva la cultura italiana in loro ma non forzarli, o potresti ottenere l’effetto opposto. Accetta che vivano e parlino la cultura in cui hanno trascorso piu’ anni della loro breve vita, e capisci che non ha niente a che fare con te.

E ad un certo punto inizierai a vedere positivo.

E poi passato del tempo ti troverai ad avere chiaro come funziona la burocrazia, saprai che il baking powder non e’ poi cosi’ male come agente lievitante, apprezzerai quella cortesia verso il consumatore che da noi e’ ormai un miraggio. Avrai conosciuto tante persone nuove, alcune delle quali diventeranno amici piu’ intimi. Ti stupirai di avere amici di tante nazionalita’ diverse. Circondati di chi ti puoi fidare e di chi ti fa sentire bene. Alla fine la nostra vita e’ fatta di relazioni, e sono solo quelle a rendere migliore un percorso, lungo o breve che sia.

Sei davvero pronta per vivere all’estero?

Non esiste una risposta univoca. Fattori personali, di coppia, e legati al luogo di destinazione saranno determinanti. Ma se cosi’ tanti italiani si trasferiscono all’estero e ci rimangono vuol dire che non e’ poi cosi’ complesso. Servono soprattutto organizzazione e capacita’ di adattamento. Potrai crescere, svincolarti dalla tua famiglia di origine alla quale eri magari profondamente legata e scoprire che hai delle incredibili risorse personali. Quello che ti accadra’, nove su dieci, e’ di scoprire una nuova te, nuove cose che ti piacciono, nuove realta’ che ti gratificano. Ti accorgerai che crescere i tuoi figli senza lavorare non e’ una gabbia dorata ma una scelta precisa che ti soddisfa. Scoprirai che potrai fare un lavoro lontanissimo da quelli che credevi fossero le tue ambizioni e le tue attitudini, e sei pure brava.

Hai scelto di vivere all’estero

Che tu abbia seguito tuo marito o che lui ti abbia chiesto di seguirlo, ricordati che quella che ha detto l’ultimo si’ sei stata tu, anche se di controvoglia. Il mio consiglio piu’ grande e’ di cavalcare questa decisione per renderti autonoma e matura. Se sara’ un contratto a termine farai il conto alla rovescia, due anni volano. E al termine ti renderai conto che invece desideri rimanere. Perche’ le difficolta’ ci sono all’inizio e sono tante, ma passate quelle e’ tutto in discesa. E la vita all’estero ha una qualita’ superiore a quella italiana.

E se invece decidi di rientrare?

Chi rientra lo fa per un unico motivo: gli affetti. Non esiste un’altra ragione per cui un italiano decida di lasciare la propria avventura all’estero, ed e’ comprensibilissimo. Alcuni poi ripartono, altri restano definitivamente in Italia. Va tutto bene, ognuno ha la sua vita ed il suo percorso. Ma non avere paura di provare, o non saprai mai come andra’ a finire.


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