Lasciatemi sfogare

Perche’ e’ vero che io sto bene, che qui sono felice, che non potevo desiderare di piu’ dalla vita.
Pero’ cavoli, i miei affetti sono tutti in Italia, che da qui sono ore di fuso e chilometri di distanza, e se e’ vero che voi leggete tutto qui e sapete tutto di me, siamo sempre li’, se voi non mi scrivete o non mi rispondete io di voi non so una beneamata mazza. E non e’ che posso sta’ sempre li a rompere Allora? Come va? Non so, un minimo di condivisione e’ necessaria, o no?
E allora quella non ha il cellulare attrezzato con whatsapp, quell’altra si’ ma legge i messaggi due giorni dopo e poi non risponde, quell’altra ancora non sa a che numero telefonare e allora aspetta che lo faccia io, e per quell’altra ancora sara’ pure un periodo un po’ di merda, pero’ ecco, forse si puo’ dire, e non e’ che mi aspettavo i salti di gioia a parlare di mia figlia, ma un minimo di empatia si’, quella che ad un certo punto ti fa dire Ooooh ma come sono felice per te anche se io ora sto di merda ma lo so che di merda ci sei stata pure te e spero anche io che possa arrivare il mio momento cosi’ come e’ arrivato per te.
Perche’ poi vedi, un po’ tutti siamo stati expat nella vita, anche se solo da un altro sud, pero’ passare da Roma a Miami significa che io dormo quando tu ti svegli, che quando tu finisci di lavorare io sto pranzando e che quando decidi di rilassarti un po’ io avrei tempo per poter parlare con te su skype o chattare un po’ e giustamente tu hai solo voglia di tirare il fiato. Come dire, i tempi non e’ che proprio collimano. E le chiamate a pagamento sono tali, come dire, toccherebbe un po’ collaborare, ma i messaggi non hanno prezzo e si trovano a qualsiasi ora del giorno e invece latitano pure quelli.

Chiunque tu sia, hai fatto una foto magnifica

Passo intere giornate da sola, e questo mi va pure bene, mica mi spaventa, pero’ a volte, come oggi, che piove pure – si’, da una settimana – la solitudine pesa eccome. Qui siamo solo io e lui, stop, visto che la suocera e’ misantropa, o piu’ che altro Lucyantropa. Sto cominciando finalmente a conoscere qualcuno che mi e’ simpatico e con cui forse puo’ nascere un’amicizia, nonostante le grandi difficolta’ comunicative, e di questo sono felice, ma ecco, siamo sempre li’, questa mia sovraesposizione non e’ che paga piu’ di tanto se poi in cambio non ho molto. Mi leggi ma non commenti, e vabbe’, ma io la palla di vetro ancora non ce l’ho anche se in teoria si’ perche’ sono psicologa. Io lo so che quella che se ne e’ andata sono io, che li’ la vita continua normale e uguale a prima, solo che ecco, manco mia madre, se prima ci sentivamo una volta al giorno ora siamo a una volta a settimana, e nemmeno sempre perche’ lei ha i suoi orari da pollaio, e poi i bambini dormono, e poi c’e’ la piscina, e la scuola, e il lavoro, e la spesa, e il weekend, e sticazzi e io quando vi posso chiamare??? Ma ‘sta storia va avanti da anni, mica da ora, solo che adesso servirebbe uno sforzino in piu’.
Poi dici che siamo tutti uguali noi expat, che ci chiudiamo in noi stessi e quando torniamo, quando riusciamo a pagarci il biglietto, perche’ non e’ che non vogliamo tornare, non ci ricordiamo nemmeno piu l’italiano.
Te credo.


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76 commenti

  1. Lucy tesoro, io ti scrivo poco..ma sappi che ti penso every single day! Giuro. Ti abbraccio e mi sento un po' triste per questo tuo sfogo, che ci sta tutto, ma mi rattrista :(Claudia ❤

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  2. so che non è assolutamente la stessa cosa… che non c'è un fuso orario di questo tipo… tutta quella distanza… però un po' capisco come ti senti, perchè a parte il fuso da quest'isola ci si schioda solo una volta all'anno (se va bene) e io non sono fatta per le amicizie a distanza quindi non è che quando torno trovo la stessa situazione di 10 anni fa. Insomma, tutto questo per dirti che alla fine il tuo mondo adesso è lì, ed è lì che stai mettendo radici, quindi lì ti creerai una rete di rapporti anche se adesso ti senti sola e ti sembra così difficile. poi per quello che può servire, anche se è sempre una distanza… ci sono anche io con te eh 🙂 quando vuoi! io in effetti ultimamente mi chiedo che ora sia da te se non ti trovo 🙂

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  3. Io sono stata expat solo per meno di un anno, ma ho provato le stesse cose, e non c'era nemmeno il fuso. Semplicemente ognuno cuoce nel suo brodo, e capita che le madri e le amiche si allontanino da noio non partecipino più di tanto (o come vorremmo). Capita anche nella stessa città. Ma da lontano pesa di più, e così dai la colpa alla lontananza, anche perché non è che puoi organizzare un incontro riparatore…I tuoi affetti sono tutti in Italia, dici…Un pò le cose cambieranno: la lontananza è come il vento: attizza i fuochi grandi e spegne quelli piccini…La tua nuova vita ti aiuterà a scremare, lo avrebbe fatto comunque, perché con un figlio scremi. In più tu ti risparmierai un sacco di rotture di persone “vicine” :-)Però nulla vieta di lanciare un SOS “assertivo”, di ricordare alle persone a te care che hai bisogno di loro, di chiedere loro un appuntamento telefonico…di smettere i panni di wonder woman…In fondo nemmeno tu ci sei per loro quando avrebbero bisogno di te…Aspetti una figlia, inizia a imparare a chiedere, quando hai bisogno…sono sicura che la risposta di chi ti vuole bene non tarderà!!! E intanto ti sto commentando pure io che leggo sempre di corsa e non commento mai, e lo faccio mandando a te e alla fagiolina un abbraccio grande grande…Forza, cara T., non sei sola…!!!

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  4. Oh Lucy come ti capisco, e io sono sempre sulla mia isola, ma la solitudine c'è stata e c'è sempre, soprattutto la domenica e i giorni di festa :(, sono sicuramente più fortunata di molti altri, ma mi seno anch'io expat.E quando la gente mi dice un vedrai che coi figli cambia tutto, beh a me non è successo o per lo meno ho fatto amicizia ma con persone che non vivono nel paese in cui vivo io e non è la stessa cosa, non puoi vedere un'amica per farti due chiacchiere leggere tanto per staccare un po'. A volte basta un po' di fortuna perché anche ad essere socievoli non è che cambi molto se abiti in un posto a cui di fare amicizia non gli importa a nessuno, ma come dice un mio amico io qui sono expat loro no :(Un abbraccio

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  5. che dire, ci sono passata anche io, ormai quasi dieci anni fa.Ho notato che quando parti un po' muori. E tutto succede piuttosto in fretta. Dicono che ti pensano ma non fanno mai una telefonata, mai un'email, mai un piccione viaggiatore. Le uniche persone che non sono mai sparite sono i miei genitori. Hanno imparato ad usare skype, puoi parlare gratis e per tutto il tempo che vuoi. Li chiamo anche piu' volte al giorno, magari per chiedere una ricetta. Quando vengo in Italia, saluto le mie amiche, ma le vedo una volta in tutta la vacanza. E ormai va bene cosi'. ALl'inizio ci sono rimasta male.un abbracciovalescrive

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  6. Tesoro bello, immagino quanto sia difficile, davvero, e credo che sia normale anche la voglia di tornare qua, soprattutto con la bimba in arrivo. Ma è proprio quando arriverà la bimba che secondo me cambierà tutto, ti sentirai innanzitutto meno sola perchè ci sarà lei a riempirti la vita e vedi anche come si faranno sentire gli alri, soprattutto la mami! Secondo me sarà sempre attaccata a skype! Intanto ti lascio il mio numero in posta privata, io e whatsapp siamo una cosa sola ormai, c'è dubbio che non risponda a qualche mess :DDTi abbraccio strettissima.

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  7. Amica friend! Maporcogiudaladro! 🙂 sono qui whazzappami quando vuoi. Magari con la faccina ma ti rispondo. Stanotte abbiamo fatto pure lo stesso sogno. Shopping selvaggioooo. Io sto pensando seriamente di benire a passare le vacanze di natale a miami! Daje amica che sei forte. Oggi ho visto pure la foto di panciotta. É bella bella. Quando sei su skipe fa un fischio che to chiamo con il super telefonino ti chiamo. Lo sai che il piccolo borderline ha detto che l'ho preso x restare in contatto con te. E in parte è verissimo. Strano, ha detto una cosa giusta, incredibile O.O ahahahaSono qui friend

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  8. Il punto e' che non ho nessuna velleita' da super donna. Chiedo eccome, mica arrivo qua e scrivo. E per quello che posso, se me ne rendono partecipi, nella loro vita continuo ad esserci. Spero che tu capisca il giusto significato di quel Se, che non dipende da me.

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  9. Ci vuole pazienza, Lucy. Purtroppo è una fase di assestamento in cui ti devi abituare ad essere un po' più sola di com'eri in Italia e a contare un po' di più solo su te stessa. Certi amici e parenti sono geneticamente refrattari all'uso della tecnologia, c'è poco da fare. Aiuta allora individuare quella persona affidabile che può far da tramite (in famiglia e tra gli amici). Con la famiglia, di solito è utile creare una routine di dialogo esteso (una volta la settimana, magari nel week end, dall'ora X alla Y). Conversazione lunga e poi si resiste fino al prox week end. Lo so che è dura: la vita sociale qui è diversa da quella in Italia e le possibilità di interazione, per certi versi, diminuiscono. Cmq, cosa ci stiamo a fare noi, qui???? Tu lanci il Lucy-segnale e noi accorriamo! 🙂

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  10. Potrei aver scritto queste cose anche io, pari pari…non sai quanto ti capisco!Se mi dai il permesso pubblico questo post nella bacheca di FB, chissà che non faccia riflettere chi il naso fuori dall'Italia non lo ha mai messo. Ho quasi paura di quando tornerò a Natale, sarà quasi un anno e mezzo, e per quasi tutti i vecchi amici sono sempre io a dovermi fare sentire. Fa eccezione solo chi è espat, e quindi capisce bene la situazione! Però se ti posso dare due consigli…l'idea di darsi sempre appuntamento su skype è davvero vincente, inoltre se vuoi anche io ho whatsapp, e in quanto a gravidanze, bimbi e vita in florida inizio a essere ferrata, per cui se vuoi qualcuno con lo stesso fuso (e gli stessi uragani sopra la testa) io ci sono!

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  11. Ma sai che c'e' Gia'.. e che piu' sola di quanto non fossi gia' a Roma mi sembrava impossibile, e invece……e invece guarda qui che meraviglia, siete tutti accorsi!! Siete fantastici, grazie!!

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  12. Ti capisco, Lucy. Non so nemmeno cosa scriverti per tirarti un po' su, dato che anch'io vado molto a giorni: magari se ho appena ricevuto una mail chilometrica da un'amica che non sentivo da mesi o se e' arrivato in pacco dall'italia o dall'inghilterra o se semplicemente ho avuto una bella giornata, mi sento fortissima e inaffondabile; altre volte la solitudine prende il sopravvento e basta veramente una sciocchezza per ferirmi. Per spezzare mezza lancia per i tuoi amici Italiani posso solo dire che a volte davvero il tempo per noi scorre piu' lentamente rispetto a come lo percepiscono altri. Non mi ammazzare, ma molto c'entra anche la gravidanza (non gli ormoni, ma il fatto che in una fase del genere una avrebbe diritto di sentirsi circondata dalle persone piu' care e invece si ritrova sola tutto il santo giorno, inutile girarci intorno). E con un neonato non e' che le cose migliorino molto, anche se sicuramente il tempo ti passa molto piu' in fretta…io inizio ad uscirne fuori adesso, dato che ormai col mio nano posso fare un sacco di cose che i primi mesi mi sognavo. In compenso, da quando ho partorito i miei genitori e suoceri sono diventati improvvisamente espertissimi di Skype…potenza dei nani!Ho paura di non esserti stata molto d'aiuto (oggi sono anch'io un po' giu' di corda), ma insomma, quello che volevo dirti e' che ti capisco e ci sono passata e che se vuoi sono qui (anche per una chattata o cose simili).

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  13. Lucy, non sai quanto ti capisco. Non mi ammazzare, ma un po' c'entra anche la gravidanza, non per i famosi ormoni, ma perche' in una fase del genere una avrebbe diritto di circondarsi di persone care e invece niente, sola tutto il giorno. E' dura. E non ti mentiro', sono belli duri anche i primi tempi con un neonato. Per fortuna tutto passa. D'altra parte, da quando ho partorito i miei genitori e suoceri sono improvvisamente diventati degli esperti di Skype…potere dei nani, quando eravamo solo noi nemmeno la fatica di comprarsi la webcam.Ho paura di non esserti stata molto di conforto (oggi sono un po' giu'), ma quello che volevo dirti e' che se vuoi io ci sono (anche per una chattata o cose cosi'). Coraggio!

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  14. Ciao Bella, certo che ti siamo vicini, io ti capisco immensamente, perscè tutte le volte che mi allontano, e magari resto addirittura in Italia, percepisco la lontananza con gli amici e i silenzi sono dei vuoti incolmabili. E' dura, ma noi ci siamo, facciamo le solite cose, viviamo in un posto in cui il terrorismo psicologico mediatico è ai massimi livelli, non ci sono posti di lavoro, e specialmente in Sicilia siamo davvero al collasso. Ci aggrappiamo alla bellezza del posto, che un pò ci consola, ci facciamo bastare (facendo salti mortali) quello che abbiamo, e speriamo in tempi migliori. Tu hai in più qualcosa: intanto stai per diventare madre, e quindi dentro di te è avvenuto un miracolo, e poi hai deciso di vivere in un posto con grandi prospettive, in più stai con l'uomo che ami, sono sicura che tra un anno le cose per te saranno migliorate da un punto di vista amichevole. Io ad esempio facevo amicizia con gli stranieri, durante la mia permanenza negli USA, però conoscere anche gente del luogo ti aiuta molto nell'inserimento. Un bacio a te e alla piccolina una carezza …

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  15. Che sintonia di pensieri cara gemella expat! Solo che io, ops, non sono affatto expat, ho la mia famiglia nel raggio di pochi chilometri e diverse amicizie che mi gravitano intorno… Ma l'indifferenza e l'invidia la fanno da padrone, purtroppo soffro anch'io di solitudine, forse me ne accorgo proprio adesso che ho tutta questa gioia tra le mani e sento il bisogno di spartirla, non so…. Ti offro il mio filo diretto, quando vuoi sono connessa!!! Accorciamo le distanze? Ti scrivo una mail se trovo il tuo indirizzo sul blog. Bacio

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  16. Dio se deve essere dura!Quando mia sorella non si fa viva, abitiamo entrambe a MI, a lungo sai bene quanto mi arrabbio.Da una parte penserei se magari ti stanno facendo in qualche modo pagare il fatto che tu te ne sia andata, ma poi no xke anche tua mamma è Expat. Secondo me in definitiva è solo questione di volontà.La mia frase preferita è “un sms lo mandi anche mentre caghi” okkkei non è fine, ma è vera, basta con la scusa del non ho tempo.Comunque anche se tu gridi “mi sento solaaaa” quando uno non vuole capire/sentire è tutto inutile. Per esperienza io ho provato a scrivere “STO MALE!” e la risposta è stata (dopo un giorno) “non riesci ad andare via un weekend??°” Lucy mi spiace tanto davvero. ILARIA FROLLINI

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  17. Ecco ecco condivido in pieno questo post..vivere all'estero senza famiglia mica è tanto facile a volte a volte casa chiama… e poi come ieri che telefono sempre io a parenti e serpenti..non abbiamo telefono fisso ed ogni volta anche se dico a mia sorella, non starmi una vita al telefono le 30 di carta me li brucia subito e chi paga solo io ed i contatti solo io e la suocera è una vipera ..amiche ne ho qualcuna, ma con quelle tedesche non riesco ancora a socializzare..ed alla fine siamo io e piccirilla ma credimi, ora le giornate volano … da quanto impegna un bimbo:-))ti aggiungerò su facebook, ma a tempo questa settimana mi collegherò poco.. bacio Lucy.

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  18. Oh yes cara Lucy, io ci sto male per questa cosa, ma ormai e' stratificata e faccio finta che mi basti la chiamata ogni 10 giorni. Skype non lo usano neanche piu', gli avevo anche fatto l'abbonamento ad internet per un anno ma dopo un po' hanno lasciato perdere. Mia madre va a letto prestissimo come la tua e anche un'ora di fuso pesa, perche' lei va a dormire praticamente quando io torno a casa la sera. Non e' che siano proprio cose belle da digerire, ma comunque…Con le amiche va un po' meglio, almeno ci sentiamo via mail/chat. Baci.

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