Immigrants do it better

Mi piacciono le lezioni che sto seguendo. E mi piace il fatto che a dispetto di un grande gap comunicativo ed anagrafico – la maggior parte dei classmates ha intorno ai vent’anni, da cui anche la distanza relazionale – mi ritrovo per certi versi piu’ avanti di altri. Per un anno, due semestri, quinto e sento livello EAP, mi hanno infarcita dapprima di nozioni sintattiche, e poi su come scrivere un essay. E ora che seguo ENC, ENglish Composition, mi rendo conto che i ragazzini appena usciti dalla high school ne sanno meno di me. Arrivano dal liceo pieni di regole che applicavano meccanicamente, di cui ora devono liberarsi per dare spazio ad un concetto di scrittura più fluido ma accademico.

Mi ritrovo ad essere più ferrata di loro su dependent clauses, subordinate, avverbi e transitional phrases, e questo al di la’ del fatto che ho il doppio dei loro anni, una buona cultura di base e una maggiore dimestichezza con la metariflessione. Ma e’ inevitabile ripensare a quando lavoravo a scuola e portavo ai ragazzi di terza media il test di orientamento scolastico. Di sei batterie, una era grammatica e una ragionamento sulla lingua italiana.

In ogni classe, ogni anno, gli studenti di origine romena (ma non accadeva lo stesso per gli ispanici) ottenevano punteggi più alti rispetto alla media degli italiani, dovendo loro apprendere la lingua partendo da una costruzione grammaticale perfetta, a dispetto della lingua parlata che e’ fatta di strappi alle regole.

A volte, insomma, ci si sente fuori posto come un accademico della Crusca davanti ad una platea di rappers, ma in qualche caso imparare a parlare correttamente ha un indubbio vantaggio secondario.


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0 commenti

  1. eh si, imparare uan lingua (nella sua forma corretta) ti da una capacita' di riflessione metalinguistica che spesso i madrelingua non hanno. Che pero' poi pragmaticamente ti puo' anche essere d'impiccio.Ecco perche' quando andai in Uk a lavorare in un pub, una volta me ne uscii con un “To whom?” per chiedere a chi dovevo portare una pinta, e loro mi sfotterono per un mese, d'oh.(comunque anche l'analisi logica e grammaticale e' un gran bel punto di partenza quando impari una lingua, e nei paesi anglosassoni purtropo non sanno neanche cosa siano)Spero che gli occhi vadano meglio…

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  2. Dico che hai avuto una bella rogna! Penso sia una congiuntivite virale di quelle che magari si trasmettono tramite acqua poi non sono proprio ferrata sull'oculistica (orzaiolo e calazio a parte) pero' mi sembra che ti abbia colpito più degli altri. Dico virale perché e' durata un po' e perché non hai avuto beneficio dall'antibiotico e ci aggiungo anche cheratocongiuntivite visto le ulcerazioni corneali! Ouch! Secondo me sei sulla via della guarigione. Ti abbraccio. Giulia

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  3. Zitta, va' Sfolli. Prova a immaginare nel paese dei John Wayne quando me ne esco tipo con to whom. Ecco perche' i rappers con l'accademico. Un po' meglio, grazie. E volevo dirti che leggerti mi piace sempre un sacco, sei una persona superpositiva.

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  4. Alle superiori avevo un paio di compagne bilingue e sebbene all'orale eccellessero, nello scritto risultavano peggiori di chi si esercitava allo sfinitmento con le regole grammaticali. Mi ha sempre fatto uno strano effetto questa cosa… ma tuttora, mi sembra sia una sorta di rivincita per chi parte svantaggiato!

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  5. Bentornata! L'accademico della Crusca davanti alla platea di rappers mi ha fatto tanto ridere :DConcordo che fa tanto la cultura di base, ma quando leggo certe mail di laureati mi vien male. Ma leggiti un libro ogni tanto, no?

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  6. Ma nel senso di diagnosi fatta senza visitarti oppure diagnosi fatta alla cieca cioè a te che sei orba?! ;-P battute a parte, come stai? Vedi ancora doppio?SuperabbraccioGiulia

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