Rinnovo patente, a Miami

Per molti immigrati qui, la patente di guida e’ emessa anno per anno per verificare le condizioni del visto. Un anno fa sostenevo il mio esame di guida, e nonostante avessi messo un promemoria al cel piu’ di un mese fa per informarmi sulle procedure del rinnovo, le solite sfighe avevano preso il sopravvento. Senza considerare che con la congiuntivite non vedevo niente e non avrei potuto fare l’esame della vista. A memoria andavo sicura che la patente scadesse il 26, ieri mi rendo conto che mi restavano 24 ore.

Vado sul sito per la Florida e inserisco i miei dati. Mi elenca i documenti che dovrei portare e che ho già presentato l’anno scorso: due prove di residenza, il Social Security Number (che io non posso avere con il mio F1 Visa), il passaporto italiano. Poi sotto leggo che se non e’ cambiato nulla nell’indirizzo, se non si e’ cambiato il nome dopo il matrimonio, non e’ necessario portare nulla.

La patente contestata
Mrs. Keihanaikukauakahihuliheekahaunaele 

Cerco di prendere appuntamento online, il primo giorno disponibile e’ il 7 ottobre. Siccome l’anno scorso ero andata senza appuntamento, so che basterà andar li’ e fare la fila. Tornerò dall’altra parte della città, allo stesso ufficio dello scorso anno.

Lascio bimba al nuovo nido e vado. Sono le 10, il traffico e’ scorrevolissimo verso Kendall, lo so. Lungo la strada ricordo che non accettano debit card (edit: ora si’), perciò dovrò fermarmi in un negozio a prelevare. Dovendo comprare il pane ed altre cosette, passo al supermercato, faccio spesa, faccio pipi’, vado alla cassa, striscio la carta, digito il pin, mi chiede se voglio cash back, seleziono 50$ perché il rinnovo mi costerà 48. Lo so che ho citato due cose impensabili per l’Italia: bagni aperti al pubblico e strapuliti in un supermercato (con anche il fasciatoio), e prelievo senza dover per forza passare in banca.

Ho comprato dei crackers per me, immagino mi verra’ fame. Arrivo li’ alle 10.30, entro, non c’e’ nessuno in fila. Dico alla signora che incredibilmente parla inglese che sono li’ per il rinnovo patente. Controlla la vecchia e fa, Mi servono i tuoi documenti di immigrazione.
Siccome sono Magda, moglie di Furio, avevo comunque portato tutto con me.

Mette tutti i documenti impilati uno sull’altro e mi da’ il numerino dicendo di mettermi in fila in un corridoio. Dove non c’e’ fila. Ma leggo sul numerino Aspettare di essere chiamati, quindi faccio per sedermi quando l’impiegata mi chiama, Vieni vieni. Mentre arrivo da lei mi chiama un’altra che leggeva il mio nome sul suo computer.

Do you need classes?, mi fa l’impiegata ispanica parlando inglese. Classes?, ripeto, no, non ho la patente sospesa. Glasses, fa lei. Aaah. NO. Glom.

Stamattina da un’occhio ci vedo male, quando sono stanca rivengono su i postumi della congiuntivite – che prima diciate qualcosa, a My hanno detto che e’ normale e che ce li porteremo dietro ancora per un po’. Accanto a me un signore sulla settantina sta cercando di leggere le lettere invano, non gli rinnovano la patente senza lenti se non e’ in grado di leggere un certo rigo. Guarda, eh, penso. Mi fa accomodare alla macchinetta per leggere, non c’e’ il tabellone al muro ma un apparecchio su cui si appoggia il viso ed e’ tutto buio fin quando l’impiegata accende le lettere. Leggi il quinto rigo. Azz, so’ piccole proprio. Ma leggo tutto. Perfetto, mi fa.

Applica tutte pecette olografiche sulla vecchia patente, che mi restituira’.
Mettiti davanti al telo blu, sorridi e guarda la lente piccola. Scatta la foto.

L’indirizzo e’ lo stesso? Si e’ lo stesso. Vuoi donare gli organi in caso di morte? Si’. Allora e’ tutto, devi aspettare che venga emessa. Nel frattempo puoi andare all’ultimo sportello e pagare.
Siccome sono in America, anche se all’ultimo sportello non c’e’ nessuno entro lo stesso dal nastro seguifila; cosa che in Italia non avrei fatto.
Cognome? Ok, sono 48$. Mi da’ lo scontrino e dice, Ora accomodati li’ e aspetta l’emissione.

Raccolgo i miei documenti e mi siedo, li infilo nella cartellina, prendo il cel per scrivere a My e dirgli che avevo passato il rinnovo ma non faccio in tempo ad aprire whatsapp.

Lucy? Tieni. Ci rivediamo tra un anno, ciao.
Esco fuori, ore 11.01.


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30 commenti

  1. ah, la burocrazia americana…. una meraviglia, almeno per certi aspetti…. soprattutto quando apri un'attività! Ma la parte del far la spesa con “cash back” e i bagni pulitissimi ed aperti al pubblico nei supermercati, cose impensabili in Italia, ci ha riportato alla nostra prima volta al supermercato quando ci hanno detto: cash back? e noi: come scusi??? Ecco… lei ci ha guardato come marziani e ci ha gentilmente spiegato che, pagando con la debit card, se vuoi puoi richiedere del contante senza passare per la banca…. uno spettacolo!Un bacio bella!!!!Lorena

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  2. 🙂 gia/ che velocita'!io ci sono anche dovuta tornare perche' avevano sbagliato a scrivere il mio cognome…invece con questo post mi hai ftto ricordare quando ho dovuto rinnovare la patente in italia… tra le varie complicazioni burocratiche, il dottore mi fa “siediti li, togli gli occhiali e leggi”, io senza occhiali non vedo nulla, non riuscivo a leggere nulla… e il dottore mi fa “eh, ma questo e' bel problema, ma come facciamo ecc”poi l'illuminazione “prova a metterti gli occhiali e riproviamo”metto gli occhiali e leggo tuttoe lui “wow.. questi occhiali funzionano!!”… ma dove li prendono???

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  3. Davvero al rinnovo della patente ti chiedono se vuoi donare gli organi? :)Comunque devo dire che quando ho rinnovato la patente in Italia non ho fatto una gran fila e me la sono sbrigata in poco tempo. E' vero che il bollino arriva per posta dopo un po', ma nel frattempo puoi circolare tranquillamente. Insomma, qui ci sono tante cose da sistemare, ma non è che non funzioni niente 😉

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