Marchio Ospitalita’ Italiana

Ieri sera siamo stati invitati ad un evento organizzato dalla Camera di Commercio Italiana a Miami con il Marchio Ospitalita’ Italiana grazie alla mia amica Veronica. Il suo generoso invito mi era giunto totalmente inaspettato. Ho conosciuto virtualmente Veronica più di un anno fa ma non eravamo mai riuscite a vederci, anche lei ha un bimbo piccolo e incastrare orari e impegni (e malattie!) non e’ stato semplice, soprattutto per lei che la sua attività. Qualche giorno fa mi ha scritto per chiedermi se avremmo avuto piacere a partecipare all’evento, invito accolto con grandissimo entusiasmo dalla sottoscritta.

Premetto subito che non ho alcuna immagine della serata, me la sono goduta senza pensare a niente se non a laPicci che scolava litri e litri di acqua versandola impudicamente sul pavimento, toccava Qli senza ritegno, si intrufolava in conversazioni altrui, andava a curiosare ovunque e cercava di aprire tutti i mobili in esposizione.
L’evento si e’ tenuto presso lo showroom di Mia Cucina in Miracle Mile ed era finalizzato a premiare i quindici ristoratori italiani a Miami che si sono distinti nell’ultimo anno. Per My e per una come me che vuole muovere i suoi primi passi nel tourism management, quale migliore occasione per un piacevole bagno di folla finalizzato?

Veronica e’ stata una host davvero deliziosa, ci ha presentato tante persone e laPicci ha potuto assaggiare cose buonissime, anche se quello che lei ha piu’ preferito era tutti i tipi di pane la focaccia con prosciutto cotto, morbida e saporita di Art Focaccia, sponsor dell’evento, il cui agente ha anche variamente intrattenuto la nostra piccola. Credo che per lei sia stato un po’ strano sentir parlare italiano da cosi’ tante persone, visto che solitamente per otto ore al giorno e’ esposta unicamente allo spagnolo.

Bimba ha molto gradito la lasagna di Puntino Restaurant, ma uno dei regali più gustosi ce lo ha fatto Ni.Do caffe’, un mozzarella bar in Biscayne Boulevard che ci ha omaggiato di quattro bei pezzoni di grana fresco. Davanti al loro stand abbiamo conosciuto Giulia e Lucia, due simpatiche ragazze che lavorano per il centro Figurella. Gia’ scoprire che c’e’ Figurella a Miami mi ha stupita, ancora di più sapere che ce ne e’ un secondo a Palm Beach, ero a bocca spalancata quando una delle due ha raccontato di aver vissuto a Tampere, Finlandia, per qualche mese.

Ho scoperto, tra le cose, che Veronica e’ una imprenditrice vulcanica impegnata in millemila progetti.
Che il Console italiano a Miami e’ altissimo e ha una moglie davvero bella.
Che Sara, la press agent dell’evento, e’ stata davvero carina e soprattutto che lei ed il marito hanno una società di eventi che si chiama Circo Massimo.
Che bimba aveva una rivale di spessore, una cucciola meravigliosa di sette mesi dallo splendido sorriso che voleva mangiare lasagna frullata.
Che non tutti gli Italiani all’estero se la tirano.
Che c’era la sosia di una giovane Emmanuelle Beart, e non riuscivo a smettere di guardarla pensando Quant’e’ bella E’ un’attrice? E’ una soubrette? Non ho idea.
Che bimba sa pulire i pavimenti come un mop dopo aver visto una addetta che passava lo straccio, magari dovrei approfittarne.
Che un evento dove ci sono cibo e design italiani, tira – questo a beneficio del nostro futuro, caro marito.
Bellissima serata, grazie Veronica.


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25 commenti

  1. Grazie ragazze per le belle parole e Tiziana e' stato per me un piacere conoscervi. Michael non c'era perché altrimenti avrebbe smontato lo showroom e non mi sembrava il caso

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  2. Che bella esperienza, Lucy! E' vero, il Made in Italy in cucina ( e non solo tira sempre), ma come spesso leggo e' molto più apprezzato fuori che in Patria. Adesso, complice la crisi (leggasi ristoratori furbi e furfantelli) purtroppo la qualità e' diventata una chimera, e purtroppo il consumatore finale, pur di risparmiare qualche euro, mangia la feccia di tutto. Avevamo un locale che abbiamo chiuso perché a duecento metri ne hanno aperto un'altro che propinava pizze di ogni tipo a due (si DUE !!!!) euro…..con file kilometriche di un ora e un quarto per essere serviti. I nostri prodotti valgono oro, ed è un vero peccato che a volte, sul territorio non venga riconosciuta questa qualità che il resto del mondo ci invidia. Testimoni sono le serate come quelle a cui hai presenziato. I tuoi post sono sempre coinvolgenti ed interessanti …….bacio.

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