Sottotitolo:
Daytona Beach for dummies
Siamo capitati ad Ormond Beach su suggerimento di Expedia. Tornando dal nostro viaggio in Georgia e South Carolina cercavamo una tappa intermedia, abbiamo scelto Daytona Beach dove non eravamo mai stati sicuri che sarebbe stata ottima per far giocare laPicci.
(Quanto ci sbagliavamo)
Ma andiamo con ordine.
Ormond Beach



Arriviamo nel pomeriggio. L’ingresso alla cittadina e’ molto, molto carino, con il bel panorama dell’inlet di Ormond-by-the-sea.
L’albergo e’ affacciato sulla spiaggia, modesto ma con stanze ampie e silenzioso nonostante sia pieno di famiglie con bambini. Il suono della risacca e’ davvero piacevole, e c’e’ quel tipico odore di legno umido dei posti di mare che un po’ ti fa sentire a casa.
C’e’ una piccola pozza piscina dove fare il bagno, non ne capisco il senso con il mare a due metri ma ‘sti americani sono strani e preferiscono il cloro, ad esempio mia figlia. Ma noi niente, da bravi italiani la portiamo in spiaggia.

La sabbia e’ dura! Ci sono un paio di macchine, d’altronde qui siamo vicini all’autodromo. Ci era capitato solo a Fernandina Beach di vedere macchine in spiaggia.
Il color caramello della spiaggia contrasta col blu del mare, e’ davvero molto bello. Nei dintorni c’e’ pero’ poco, vero che siamo in bassa stagione ma non abbiamo visto molti ristoranti, quindi restiamo fedeli al programma originario e ci facciamo una veloce doccia.
Daytona Beach
Cosa c’e’ di bello a Daytona Beach? Il pier e la spiaggia. Se dovessi riassumere la nostra serata direi che era forse meglio restare a Ormond Beach.
Il boardwalk sarebbe carino se fosse stato mai rimodernato in boh, 50 anni? I giochi sono vecchi, rumorosi, messi male come i gestori. Compriamo un rotolino di biglietti sicuri che ci basteranno a malapena, ne useremo tre.
Ma soprattutto, un secondo dopo aver pagato ci clonano la carta

Il Luneur negli anni 80 era mille volte meglio, giuro. Ho portato Picci in una casa stregata, macche’, nemmeno quella. Mi guardavo intorno e non riuscivo a capire cosa caspita ci facesse tutta quella gente in un postazzo come quello, poi mi sono detta chissa’, magari questo e’ il meglio che la zona offre ai giovani.
E cosi’
Dopo essere fuggiti dal boardwalk di Myrtle Beach fuggiamo dal boardwalk di Daytona Beach quando la povera Picci per una sciocca caduta da quella specie di brucomela sfigato non la smette più di piangere.
Ormond Beach e’ stato luogo di villeggiatura per John D. Rockefeller, con i suoi amici Thomas Edison e Henry Ford. La sua casa e’ visitabile. In alternativa le guide segnalano la Ormond Scenic Loop, strada scenografica che percorre per 30 miglia a nord uno dei piu’ bei panorama della Florida.

L’albergo modesto al mattino dopo ci ha offerto una discreta colazione, ma il motivo per cui questo piccolo hotel e’ degno di nota sono i suoi letti. Non abbiamo mai dormito su un letto migliore, non a casa, mai in nessun viaggio. Anche io, come la quasi totalita’ dei loro ospiti, ho chiesto di sapere quale materasso avessero. Se siete interessati e’ questo qui, ma se viaggiate in Florida e avete bisogno di ricaricare le pile, passate una notte al Chateau Mar Beach Resort.
Scopri di più da Lucy in Florida
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[…] infatti: Ormond Beach e Daytona Beach (m’hanno vista una volta, non […]
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