Lindisimo dia, kafecito?? Il gruppo whatsapp delle mamme di Miami

Mia figlia domani inizia il first grade e nonostante sia in un gruppo scolastico da sempre, non mi ero mai ritrovata in un gruppo whatsapp di mamme fino allo scorso anno. Quello delle mamme del Kindergarten era pero’ un gruppo molto tranquillo, si scriveva poco e partecipavano in poche.

Giovedi’ scorso c’e’ stato l’orientation day della prima elementare e mia figlia si trova in un gruppo classe totalmente nuovo: ha cambiato 22 compagni su 25. E non ha fatto una piega, ma mia figlia e’ cosi’, le transizioni per fortuna non sono mai state un grosso problema (tranne la nuova casa!!).

Cambiare compagni per lei significa per me cambiare mamme, e sono dispiaciuta di averne perse un paio. La terza pero’ mi ha mandato un messaggino molto carino, “ti andrebbe di essere aggiunta nel gruppo whatsapp della classe?” Ma certo!

Lindisimo dia, kaféeeeeee?

Il gruppo whatsapp delle mamme di Miami e’ terribile esattamente quanto quelli delle mamme italiane – a cui non ho mai partecipato, ma ne ho letto parecchio.

Il gruppo whatsapp delle mamme di Miami ha una prima caratteristica fondamentale: e’ ovviamente in spagnolo. Anche se molte parlano un ottimo inglese, niente, si comunica in spagnolo. L’anno scorso eravamo in due non ispaniche, io e l’indiana. Povera donna, e’ uscita dal gruppo in un clic. Io capisco quello che leggo.

I gruppi whatsapp, ci avrete fatto caso, hanno questa capacita’ di rendere ottuse 25 persone. Venticinque donne individualmente capaci, di successo, simpatiche, messe a comunicare su whatsapp diventano delle inette.

I dubbi esistenziali delle donne

Le donne, lo sapete, hanno questa meravigliosa capacita’ di scendere in profondita’ nelle cose per analizzarle. E nella vita e’ spesso una marcia in piu’. Noi donne siamo generalmente capaci di guardare cose da lontano, di pianificare, e di osservarne le diverse sfaccettature, molto piu’ degli uomini che sono esseri umani programmati a codice binario e non ammettono sfumature. Se e’ oggi non e’ domani, se e’ nero non e’ bianco, se e’ facile e’ facile, punto. Noi donne no, ci complichiamo inutilmente la vita e pensiamo troppo.

Circolare di classe, la gita si fa allo Zoo Miami e ci parte alle 8.30.

Mamma 1: Allora si parte alle 8.30?
Mamma 2: Si’, mi pare di si’.
Mamma 3: Alle 8.30? Non mi ricordo.
Mamma 4: Mi pare che era alle 8.30 in classe e partenza alle 9.
Mamma 1 sparisce, aveva probabilmente gia’ la risposta ma era solo per chattare un po’.
Mamma 5: Mando un messaggio alla maestra.
Mamma 6: Chiedo alla mamma dell’altra classe.

Io vado in pausa pranzo e mi trovo 78 messaggi di dubbi esistenziali sull’orario di partenza. E se anche una pignola mette lo screenshot della circolare, e’ ovviamente soggetta ad interpretazione.

Orientation day, la maestra da’ un foglio con scritto che l’uniforme scolastica prevede per i maschi mocassini marroni e per le femmine ballerine col cinturino nere.

Mamma 1: come si chiamano le scarpe dei maschi?
Mamma 2: mi pare mocassini.

Il MI PARE e’ sempre presente, non c’e’ mai una certezza. Gli ispanici dubitano sempre.

Mamma 3: mi pare abbia detto mocassini marroni.
Mamma 4: Io ho comprato scarpe nere!
Mamma 5: Anche io ho comprato scarpe nere!
Lucy (che conosce mamma 5): le scarpe nere sono per le femmine, i maschi le hanno marroni.
Inascoltata perche’ scrive in inglese.
Mamma 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14: Scarpe marroni? Io le ho prese nere! Hanno cambiato oggi?
Settecento messaggi dalle cacadubbi. Le mamme italiane pigliano foco come un cerino e si incazzano subito, quelle latine non si arrabbiano mai in pubblico e non ti faranno mai notare che gli stai sulle scatole, ma a casa hanno la tua bambolina woodoo con gli spilloni.
Mamma 2: i mocassini marroni dei maschi si vendono al Target.
Mamma 5: io ho comprato queste (foto di ballerine nere con cinturino), vanno bene?
Mamma 15: Mi pare di si’. Quelle di mia figlia sono abbastanza simili.
Mamma 3: Le scarpe dei maschi sono marroni?
Mamma 9: Si’ anche io ho quelle, devo cambiarle?
Mamma 7: Foto di ballerine nere con cinturino.
Mamma 1, rispondendo a Mamma 3: Mi pare che hanno detto una marca specifica.
Cacadubbi mode on scatena il panico tra le mamme che hanno preso ballerine nere col cinturino ma ormai hanno capito che dovevano prendere una marca specifica e devono tornare al negozio.

Voi pensate che stia inventando? Duecento messaggi Credo di no, nessuna marca.

La mamma 1 e’ intanto rimasta col dubbio sul nome delle scarpe del figlio fino a che Mamma 16, finalmente, fa screenshot delle norme della scuola sulle uniformi e si e’ chiarito a tutte che ballerine nere (mary jane) sono per le femmine, mocassini marroni (top-sider) sono per i maschi, nessuna specifica marca.

Dieci righe piu’ sotto, non posso mettere screenshot perche’ questo argomento era intervallato da 25 foto di mamme che mettevano foto di se stesse con i figli per presentarsi, Mamma 8 apre il file con la policy della scuola che Mamma 16 aveva gentilmente allegato e interpreta questo:

Girls:
Khaki or navy blue skort or pants (NO SKIRTS) scritto cosi’, neretto e maiuscolo. Per me era chiaro. Lei:

L’uniforme dice niente gonne… io l’anno scorso non le ho comprate ma poi a scuola per tutto l’anno ho visto bambine con la gonna. Che ne pensate?”

Notare la seconda che risponde correttamente ma aggiunge no leotard, articolo mai menzionato da nessuna regola scolastica ne’ dalla maestra durante l’orientamento. E cosi’ via.

Raccontatemi dei vostri gruppi whatsapp! Gracias! Gracias! Muchisimas gracias. Gracias a ustedes. Gracias! Gracias! Gracias, que Dios las bendigan. Gracias. Amen!

Buona domenica!

Photo by Jessica Da Rosa on Unsplash


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14 commenti

  1. Da morire. Il gruppo per le elementari l’avevo creato io per scambio compiti più che altro. È vero che la classe era composta da 13 alunni , quindi non si sono creati tanti disagi, se non in quarta che hanno utilizzato lo stesso gruppo x la storia della prima comunione e ci sono state varie polemiche sui fiori, sull’allestimento ecc. In quinta una mamma ha tirato in piedi un casino perché diceva che sua figlia era bullizzata.
    La chat delle medie è abbastanza silente grazie al registro elettronico in cui sono riportati quasi tutti i compiti.
    Mai nessun buongiorno, buonanotte ecc. Sarebbero intollerabili.
    Magari sarà così all’inizio perché ci sono regole nuove poi si calmeranno….speriamo

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  2. Scusa la lunghezza, ti ho allegato un raccontino che circola su WA che rende bene l’idea delle chat scolastiche in Italia.

    Cosa accadeva ieri. I bambini scrivevano le comunicazioni sul diario con un’unica interpretazione. Eventuali dubbi morivano lì con un “pazienza”.
    Cosa accade oggi. I bambini scrivono le comunicazioni sul diario con un’unica interpretazione, ma c’è Whatsapp con i suoi dubbi e le sue degenerazioni.

    Ieri.
    Eseguire gli esercizi a pag. 10-11-13.
    Dubbio: Sarà da fare anche la pag. 12?
    Risposta figlio: Pazienza, qui non c’è scritto.

    Oggi.
    Eseguire gli esercizi a pag 10-11-13.
    Dubbio: Sarà da fare anche la pag 12?
    Risposta figlio: Boh
    Mamma1: Scusate ma gli esercizi che Ippolito ha scritto sono solo queste pagine e la 12?
    Mamma2: Mmmm Goffredo per sicurezza ha fatto anche 14 e 15 tanto male non gli fa.
    Mamma3: secondo me no.
    Mamma4: anche Giuditta ha scritto così
    Mamma5: certo che questi maestri potrebbero essere più chiari dando i compiti
    Mamma6: quali compiti? Tarcisio non ha scritto niente :O
    Mamma1: questi (segue foto)
    Mamma6: ora chiamo la maestra
    Mamma2: Goffredo sta facendo anche 16 e 17
    Mamma6: Ha detto la maestra che è da fare solo 10-11-13 perchè a pagina 12 c’è solo una figura.
    Mamma1: ok
    Mamma2: ok
    Mamma3: ok
    Mamma4: ok
    Mamma5: ok

    Ieri.
    Figlio: Ha detto la maestra che per i giochi della gioventù dobbiamo avere tutti un pantaloncino e una maglietta bianca semplice.
    Mamma: ok.

    Oggi.
    Figlio: I maestri vogliono che i bambini abbiano una divisa quando vanno in palestra, che sia uguale per tutti.
    Mamma1: Mamme scusate avete sentito? Dobbiamo comprare una tuta uguale per tutti. Che ne dite se do un’occhiata nei negozi e vi mando le foto? Così decidiamo.
    Mamma2: ok
    Mamma3: fate voi per me è uguale
    Mamma4: anche per me
    Mamma5: ok anche per me va bene tutto.
    Mamma1: Ecco cosa ho trovato
    Mamma3: no ma blu no.
    Mamma4: no ma così stretta no
    Mamma5: no ma mia figlia non se la mette
    Mamma1: e questa?
    Mamma3: è cara
    Mamma4: è grossa
    Mamma5: mia figlia non se la mette
    Mamma1: poi c’è questa, ce la tirano addosso a 5 euro perchè è un modello del ’73
    Mamma2: ok
    Mamma3: carina
    Mamma4: ok
    Mamma5: mmmm mia figlia non se la mette ma gliela infilo a forza
    Mamma1: bene ditemi le taglie
    Mamma2: non si può misurare?
    Mamma3: sarebbe meglio, mio figlio veste 8 anni di pantalone e 14 di spalle.
    Mamma4: Si mia figlia veste 8 di spalle e 14 di pantalone.
    Mamma1: prendetene una 14 e una 8 e le incrociate
    Mamma5: mia figlia vuol vedersela addosso.
    Mamma1: e’ mezzanotte ci aggiorniamo domani.

    Ieri.
    Figlio: mamma domani andiamo in gita al museo serve pranzo al sacco
    Mamma: Ok ti porti un panino.

    Oggi.
    Figlio: mamma domani andiamo in gita al museo, serve una comunicazione dove sollevate i docenti da ogni responsabilità in caso di incidenti, avvelenamenti, tafferugli, decessi improvvisi, gatti neri che attraversano, sbarco di alieni.

    Mamma1: Scusate ma voi cosa gli date da mangiare?
    Mamma2: io pensavo un panino
    Mamma1: Mio figlio non mangia asciutto, dovrò preparargli insalata di riso.
    Mamma3: Io gli faccio le lasagne
    Mamma4: io un pollo arrosto
    Mamma5: cotoletta e patatine
    Mamma1: ma come li vestite?
    Mamma2: Glielo date l’ombrello?
    Mamma3: il meteo che dice?
    Mamma4: glielo metto piccolino nello zaino poi gli metto la cerata e un gommoncino di emergenza che si autogonfia
    Mamma5: Che giubbino gli mettete?
    Mamma6: A che ora rientrano?
    Mamma5: Chiediamo domani
    Mamma1: Alle 16
    Mamma2: Alle 17
    Mamma3: dalle 16 alle 17
    Mamma5: Tanto il mio ha il cellulare.
    Mamma1: anche il mio
    Mamma2: anche il mio
    Mamma3: il mio ha la radio da campo dell’esercito così se succede qualcosa ci avvisa
    Mamma2: oddio non dirmi così
    Mamma3: speriamo tutto bene
    Mamma4: preghiamo.
    Mamma6: scusate dov’è che vanno?
    Mamma1: al museo, a 400 mt dalla scuola.

    Ieri.
    A causa di uno sciopero non si garantiscono le lezioni.
    Mamma: vabbè tu vai al massimo torni a casa

    Oggi.
    A causa di uno sciopero non si garantiscono le lezioni.
    Mamma1: scusate, voi li mandate domani?
    Mamma2: non c’è sciopero?
    Mamma3: e dipende se aderiscono
    Mamma1: io lo tengo a casa
    Mamma4: io neppure li sveglio
    Mamma3: io provo a portarlo poi vedo…
    Mamma1: e ma se poi entrano lui risulta assente
    Mamma2: infatti o tutti o nessuno
    Mamma4: allora li porto
    Mamma1: ok allora li portiamo
    Mamma2: io direi tutti a casa
    Mamma3: ok
    Mamma1: ok allora stanno a casa
    Mamma4: ok
    Mamma5: certo che questi maestri non lavorano mai eh. Ogni scusa è buona
    Mamma1: in effetti domani se entrano senza bambini si passano la mattina in pace
    Mamma2: è vero portiamoli
    Mamma3: infatti
    Mamma4: Hanno rotto il cazzo
    Mamma4: ha eliminato questo messaggio
    Mamma4: scusate ho sbagliato chat.

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  3. Io me le sono risparmiate col grande, e ora riparto! Col grande in realtà decisi di rimanere fuori da quella delle medie (alle elementari wa non c’era ancora), lui era molto responsabile e pensai che non mi sarei persa niente, a settembre la Ludo parte col nido e suppongo che non potrò esimermi, visto che non potrò avere la scusante “Ludo è responsabile, mi riferisce tutto!”. Però secondo me il problema è più profondo, le paranoie delle mamme andrebbero limitate in qualche modo, io ho amiche che si sono rifiutate di essere messe nei gruppi delle scuole e si perdono informazioni, e siccome sono stata una bambina che arrivava sempre vestita diversa dalle altre perché mamma non partecipava mai alle chiacchiere, mi scoccia fare lo stesso. Però queste chat le trovo urticanti. Possibile ci sia tanta gente che non se ne rende conto?

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  4. La nostra chat di WhatsApp è molto tranquilla perché… sono una delle amministratrici!
    Per i compiti e gli avvisi c’è il registro elettronico.
    Alcuni genitori non lo consultano (!) quindi noi ci limitiamo a condividerne il contenuto nel caso degli avvisi.
    Discussioni che non riguardano la scuola, bufale, meme o polemiche varie sono state stroncate (in privato) sul nascere.
    C’è solo una testa calda, molto polemica, a cui risponde la mia “collega” che è molto più diplomatica di me.
    I genitori si fidano di noi e in privato ci sostengono e ci fanno i complimenti. La cosa più difficile infatti è metterci la faccia.

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  5. A volte, diciamo pure sempre più spesso, penso seriamente che Dio o chi per lui non mi abbia dato figli per evitarmi tutto questo. Anyway, le chat di gruppo delle mamme italiche o ispaniche credo siano il top del male assoluto, ma i gruppi in generale lo sono e tendo a starne fuori, uhm controlliamo, appartengo a 9 gruppi.
    La twin istituisce un nuovo gruppo per ogni cosa, tipo pranzo di Natale da loro = gruppo Natale da Giulia e Ale. Adesso ha fatto il gruppo Greece Lovers e ci ha messo dentro chi tra i suoi contatti andrà/è andato in vacanza in Grecia e pure io e mio marito che siano andati nel Conero, perché mio marito è 3/4 greco.
    Ieri sera ha scritto che erano atterrati a Malpensa e: Grecia non delude mai sebbene qualche inconveniente sia altrettanto garantito.
    A me sono girate. Perché quel “garantito” trovo sia falso, inconvenienti quando si viaggia possono capitare ovunque, e anche di cattivo gusto visto che stai parlando pure con un greco. E poi si sa le cose scritte vengono amplificate, tuttavia ho evitato di rispondere.
    Io ti dico se c’è scritto, come nel caso che citi, partenza h 8.30 o ballerine nere ecc cosa diavolo c’è da capire? Divento isterica. Quindi tornando al mio pensieri iniziale
    A litigherei con tutti
    B Dio ci ha visto lungo e ciao ciao figli
    Ti mando un abbraccio galattico e saluto pure Dove ho visto te e Cristina Bia lassù che sono amiche mie, ma certo un abbraccio anche alle altre.

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