La vita notturna di Miami Beach e’ uno stereotipo ben noto nel mondo, e le persone che cercano un certo tipo di divertimento leggero, sopra le righe e immemore, sanno che troveranno a South Beach, in particolare, quello che cercano. Ocean Drive negli anni e’ diventata consapevolmente il luogo dove la gente possa passare la notte e divertirsi, tanto che la zona ha preso il nome di ‘Entertainment District e coinvolge tutte le strade dove più si concentrano i locali notturni. Un divertimentificio per adulti con musica, alcool e tanta gente da incontrare – anche se a volte la situazione trascende.
Raccontavo nel mio ultimo post, quello sull’epicentro dell’epicentro del Covid, che le cose ultimamente a South Beach hanno preso una piega un po’ particolare, tanto che due giorni fa il sindaco di Miami Beach Dan Gelber ha deciso di mettere la parola fine ad una situazione che si protrae abbastanza indisturbata da fin troppi anni. In particolare, ha detto che Miami Beach e’ diventata vittima del suo successo, e ha definito Ocean Drive “una specie di Bourbon Street dove troppa gente pensa di poter fare tutto quello che non ha il coraggio di fare a casa propria”, alludendo soprattutto al fatto che la stragrande maggioranza di chi si e’ reso protagonista di fatti poco edificanti nei numerosissimi video circolati in rete sono turisti che vengono appositamente a cercare un certo tipo di esperienza.
Da “Entertainment District” a “Art Deco Cultural District”
Come già sta accadendo in altre zone della città, la proposta e’ allora quella di valorizzare e portare un altro tipo di turismo che possa invece riqualificare l’area e allontanare le persone che non pensano di avere alcun interesse con la nuova offerta culturale. La scelta più facile cade ovviamente sull’Art Deco, che a South Beach ha la sua massima espressione, ma altre sono al vaglio.
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La proposta che il sindaco ha lanciato e’ si trasformi Ocean Drive in una grande zona pedonale, dove anche gallerie d’arte e musei possano aprire i propri spazi. I rooftop saranno riservati ai ristoranti, e i proprietari di appartamenti potranno essere multati per il comportamento inappropriato dei loro inquilini. Propone soprattutto che la vendita di alcool venga vietata dalla mezzanotte, e che oltre quell’orario solo alcuni locali, registrati e controllati, ne abbiano l’autorizzazione. Tra le richieste, che questi locali abbiano la loro security. I negozi della zona, i piccoli supermercati per intenderci, potranno vendere alcool fino alle 5 del pomeriggio (ad oggi, le 8 pm).
La proposta, più forte che altre in passato, troverà sicuramente l’ostacolo degli esercenti della zona. Semplicemente, ha detto Gelber, “non possiamo essere per tutti”.
A mio parere, si potrebbe finalmente invece essere per tutti, e non più una zona totalmente schizofrenica, con un certo tipo di turismo al mattino, fatto di famiglie e bambini, e uno più estremo e spesso davvero troppo sopra le righe a cominciare dalle 4 del pomeriggio, tanto che moltissimi di noi residenti evitano la zona proprio per non dover rischiare di incappare in problemi. In questo modo si potrebbe forse restituire la città a chi la abita.
Voi che ci vivete, cosa ne pensate?
P.S.: il mio post originario era molto più esplicito. L’ho limato e pulito, sono rimasti i soli fatti. Chi vive a Miami conosce la situazione, chi non ci vive non potrebbe mai comprenderla, e quindi va bene cosi’.
Foto in apertura, Wes Lewis per Unsplash
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Ocean drive i è surreale davvero, la sera si trasforma e diventa un bordello a cielo aperto, non aggiungo altro. Eppure è così da tempo, me la ricordo nel ’91 e già allora mi aveva stupito.
Qui quando vietano la vendita di alcolici dopo una certa ora, se li portano da casa, riempiono il bagagliaio della macchina, chissà se succederà anche lì, per me si.
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Molto probabile… ma poi appunto starà al controllo locale. Speriamo.
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