De suoceritute #2

Io non ho un carattere facile, lo ammetto, ma non ho avuto fortuna con le suocere. La madre di slashbro fece la ola quando ci lasciammo, credo che mi considerasse troppo fricchettona per suo figlio, non so. La madre della buonanima era una brava donna e mi voleva bene, ma ero io che non riuscivo a sopportare il suo continuo bisogno di essere accettata, motivo per il quale era piuttosto invadente. E la madre di My mi ha praticamente messa alla porta.

Ma non sono l’unica, altrimenti la spiegazione sarebbe facile: sono io. Il mondo e’ pieno di suocere che odiano le nuore e viceversa. Non ho avuto una bella esperienza nemmeno in famiglia: la madre di mio padre ha vissuto con noi per i miei primi otto – forse dieci – anni di vita, e lo ricordo come un incubo, sia perché criticava apertamente nostra madre, davanti a lei ma anche e soprattutto in sua assenza, sia perché era davvero una donna pesante e arrabbiata col genere umano. E ne leggo di ogni sui vostri blog, ne sento da amiche, cioè, e’ davvero raro che una donna riesca ad avere con la suocera un rapporto sereno.

Per dire. La mia ex suocera aveva due figli maschi, e si proponeva di farmi la lavatrice (e mi faceva la spesa, mi portava il pranzo, eccetera, stava sempre a bussare). Per lei era normale comportarsi con me esattamente come faceva con i suoi figli. Ma se rifiutavo lei la prendeva come una cosa personale, e non pensava che magari mi poteva dare fastidio farmi stendere le mutande da lei esattamente come mi darebbe fastidio farmele stendere da mia madre. Noi donne siamo spinte all’autonomia fin da piccine, quando vivevo con i miei la lavatrice la mandavo sempre io, per dire, e personalmente mi riesce difficile accettare di farmi aiutare da mia madre che e’ più vecchia e più stanca di me, perciò faccio altrettanto con le suocere. Ma lei lo prendeva come un rifiuto e ci stava male.

Oppure a casa della madre di My, quando ero ospite, cercavo di rendermi utile come potevo, facevo i piatti, lavavo i pavimenti, eccetera, finché un giorno lei mi ha vietato di farlo e me lo ha detto proprio in malo modo. Probabilmente perché ha la fobia dell’igiene e come lo fa (fare) lei non lo fa nessuno. Oppure criticava tutto quello che facevo (e il fatto che mi ricordasse mia nonna non ha aiutato la nostra relazione), finché un giorno sono sbottata e in maniera molto ferma e non maleducata, sono stata brava, le ho detto che stava esagerando. Ma io lo so che lei mi detestava a priori già da prima di questa convivenza, anche quando eravamo in Italia lei non mi cagava di striscio, era già tanto se mi salutava.

Quel mostro di suocera

Una delle mie elastigirls ne ha avuta un’altra giusto ieri dalla suocera. La simpatica donna già si era rifiutata (e con lei ovviamente quel babbeo del figlio che non si prende una responsabilità manco a morire) di tenere i nipoti per due settimane in agosto, quindi elastigirl ha dovuto riorganizzare le sue vacanze con prole al seguito, non un sacrificio, ma essendo una mamma sola avrebbe avuto piacere di avere un po’ di tempo per se’ e per staccare un po’ dai 365 giorni di impegno solitario che sono tali perché il babbeo ha mandato all’aria la famiglia, lo voglio ricordare. Ma ieri l’apice. A casa dei suoi suoceri ci sarebbe stato un pranzo condominiale nel giardino del palazzo. La domenica i bimbi sono col papa’ (ma in realtà con la nonna, perché il babbeo non si prende la briga), e la simpatica donna, che e’ anche la nonna, ha detto che siccome i nipoti non sono residenti nel palazzo non potevano partecipare.

Come se fossero solo figli di elastigirl e non anche del babbeo.
Pero’ quelli dell’altra figlia si’, erano ammessi anche se non residenti.

E quindi io mi chiedo: ma perche’ c’e’ sta guerra a prescindere?

Noi donne ci mettiamo tanto tempo a separarci – emotivamente intendo, no? – e a renderci autonome dalle nostre madri, con le quali manteniamo un rapporto d’amore ma anche di critica, di dialogo costruttivo, non so come spiegare ma ognuna di voi lo sa. Quando con una suocera ci relazioniamo allo stesso modo questo viene interpretato come un tentativo di demolizione della persona. Cioe’, se la madre di My mi dice che sta facendo una certa cura innovativa e io avanzo dubbi sul fatto che possa essere dannosa – perché ho studiato, e non perché vado contro a prescindere come Bertinotti – lei si incazza e chiude il dialogo. Non e’ che chiede perché. Tronca. Poi dopo due anni viene fuori che va da un altro medico che le dice esattamente quello che le avevo detto io, ma io sono una str.

Che poi il cortocircuito si crea anche perché io non rispondo a lei come risponderei a mia madre, che magari ci mandiamo a cagare e dopo cinque minuti e’ tutto come prima; mi trattengo ma la rabbia resta li’, e magari lei insiste e rincara la dose perché e’ una che deve avere ragione a tutti i costi e non demorde mai e io dentro di me sono un vulcano pronto ad esplodere, ma non esplodo. Magari ringhio. Una volta eravamo a tavola e My mi dice una cosa sui peperoni che avevo cucinato. Una cazzata insomma. Io gli dico che non lo sapevo che si cucinavano in quel modo e lei subito si infila a dire Ma certo che e’ cosi’, lo sanno tutti. Che se lei fosse una gourmet la accetterei pure la critica, ma non e’ capace a farsi un caffè, e lo stava dicendo solo per fare alleanza col figlio a mio discapito. E questo non lo tollero, perciò ho risposto storta. Oppure una volta apro la finestra, e lei urla arrabbiatissima Nooooo!! Entrano gli insetti!! Ma scusi, lei apre sempre… Si’, ma io controllo!

Ma me ne ha dette di ben peggio, eh, sto filtrando il meglio.
Dovrei dire si’ e poi fare come mi pare, esattamente come fanno gli uomini quando hanno delle madri cosi’ ingombranti. Ovviamente questo e’ possibile quando, come siamo ora, si vive distanti e ognuno fa la sua vita, ma quando la relazione e’ quotidiana e gomito a gomito diventa quasi impossibile. E peggiorerà con l’arrivo di leoncina, lo so, ma se non altro dovrà riaprirmi la porta e ricominciare a prendermi in considerazione. E appositamente non scrivo dei terzi incomodi, cioè gli uomini, perché il fulcro di tutto e’ proprio il dialogo che non parte tra le due donne.

Una mia amica combatte quotidianamente con i genitori di lui che fin dal primo giorno dalla nascita della loro bimba hanno l’incubo di venire tagliati fuori dalla loro vita, e fanno cose assurde (solitamente capitanate dalla suocera che pero’ manda avanti il marito) tipo Siete stati per due volte a cena dai genitori di lei, ci dovete dare due serate anche a noi. Cose cosi’ insomma. Oppure quando la piccola aveva tipo un mese la suocera fa alla mia amica Sai, dovresti far stare la bimba qualche ora con tua cognata – l’altra figlia, che non ci pensava minimamente, ovvio – la porta a spasso, gioca con lei, cose cosi’ (che le viene voglia di fare un figlio, intendeva la donna). La mia amica dice che non può passare tutto quel tempo senza la mamma, riferendosi all’allattamento, e ovviamente quella che capisce? Che e’ proprietà privata e che lei si rifiuta di stabilire un bel rapporto con la loro famiglia.

Un’altra elastigirl e’ separata da anni, sia lei che il suo ex si sono rifatti una vita e una famiglia pur mantenendo entrambi i rispettivi doveri genitoriali, ma la suocera di lei non perde occasione per continuare a sparlare della mamma davanti alle nipoti, che ovviamente ci restano male e piangono. Come dire, anche dopo anni le incomprensioni non vengono appianate ed e’ sempre indispensabile stare li’ a sottolineare le mancanze e a mostrare il dente avvelenato per qualsiasi questione.

Lo so che ognuna di voi ne ha una nel cassetto, vi va di raccontare? Cosi’, puro sfogo, come questo post. Perché e’ proprio impossibile, vero? Si deve accettare che le cose stanno cosi’ e pace, non c’e’ altra soluzione che fare buon viso a cattivo gioco e continuare cosi’ nei secoli dei secoli. Amen.


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0 commenti

  1. Io ne avrei da raccontare, ma non solo della suocera (ormai ex). Certi personaggi della mia famiglia li brucerei con il lancia fiamme. A partire da cugina grande che non si fa mai i fatti suoi. inventa fatti, personaggi e pettegolezzi vari che è un piacere. Il mio ex per loro non esisteva, certe figure di emme davanti a lui sono da antologia. Un esempio e la classica situazione che si è ripetuta per 4, dico 4 anni a Natale: Cenone. Tutti i parenti, compresi i suoi. Lui vicino a me, lei difronte a noi ma spostata di due posti. Mi domanda, Nuvola ma non è ora che ti trovi un fidanzato? Non hai voglia di fare la mamma? Notare il mamma come unico scopo nella vita…La sua domanda non era rifeto al “quando ti sposi”, come magari si potrebbe pensare, ma proprio alla singletudine. Ma io dico, quello seduto in parte a me, è trasparente? Non lo vedi? Non lo considerava nemeno come amico. Per loro lui non c'era!!E' finita poi per altre ragioni, ma con loro sono stati anni d'inferno. Ora per assurdo di più, ma ho deciso di cambiare regione. Di andare più lontano possibile altrimenti non si vive.Ecco, il sassolino lo tolto. 😀

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  2. Tempo fa mia sorella mi disse: -dai, guarda il lato positivo della tua storia, non hai una suocera!- E mi sa che c'ha ragione! In compenso però ho la sua, di suocera, con cui ho un bellissimo rapporto. Mi ha già fatto fiocco e bomboniere per fagiolino, un tesoro insomma! Penso che mia sorella sia fortunata, nonostante i momenti di sclero, altrimenti non sarebbe una suocera! 😀

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  3. Io sono stata fortunata, ho trovato una seconda famiglia, mi considerano una loro figlia.Però credo che se ci vivessi vicina mi darebbe un po' fastidio la loro eccessiva premura che manifestano con la figlia e fidanzato che vivono nella loro stessa città (cosa che a loro pare non dispiaccia affatto). Anch'io sono stata abituata a farmi tutto da sola e ad essere indipendente, e mi darebbe fastidio l' invadenza (anche se a volte la stanchezza prende il sopravvento e mi piacerebbe tanto tornare a casa e trovare la cena pronta, per dire). Però credo che dicendoglielo capirebbero. E' già successo coi regali che mi faceva all'inizio, non mi son mai fatta problemi a dirle se una cosa non mi piaceva e così dopo un po' ha smesso, senza offendersi. A proposito di invadenza, ho un'amica la cui suocera entra in casa quando loro non ci sono e si porta via anche i panni da lavare. Una volta son tornati a casa la sera tardi e…dovettero prima rifarsi il letto che era rimasto senza lenzuola :DLei un po' è infastidita, ma è una santa e non si lamenta, e al contempo le fa comodo che le diano una (grossa) mano.Comunque sia credo sia fondamentale cercare di mantenere un equilibrio per quanto possibile. Ho un cugino la cui moglie ha voluto tagliare i ponti con i suoceri (e con tutta la famiglia di lui), dicendo chiaramente che mia zia non le sta simpatica, e ne ha fatte e dette di tutti i colori. Questo è davvero troppo, e credo che ad un punto tale non si dovrebbe mai arrivare. Ma forse è anche responsabilità del marito in tal caso, e poi vabbè, certe persone non sanno cosa sia l'educazione…

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  4. mi sto preoccupando perchè sono fortunatissima con mia suocera e con tutta la famiglia di lui.sono sempre disponibili, a volte sono anche più teneri dei miei genitori e sanno rispettare i limiti…speriamo che continuino così 😛

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  5. Ciao, io potresti scrivere un libro sulla suocera, o ancor meglio sulla pseudo-cognata. Abbiamo vissuto nella stessa casa, in due appartamenti diversi, per quasi cinque anni.Il periodo più duro è stato dalla gravidanza fino ai 5 mesi di mio figlio… sì perché dopo abbiamo traslocato e abbiamo ricominciato a vivere 😀

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  6. eh ce ne sarebbe ce ne sarebbe da raccontare :)ti dico che la mia è simile alla tua anche se riesce a travestirsi bene e a far arrabbiare me al posto suo, così passo io per quella che si arrabbia :(i figli sono grandi, lei li ha resi indipendenti, sanno fare praticamente tutto, però lei li vede sempre come piccolini (e noi nuore comprese) come se fossimo bambini che non sappiamo come affrontare la vita, perchè lei è quella che ha avuto le esperienze e noi ovviamente dovremo ascoltare i suoi consigli (residuo del suo passato come maestra elementare a mio parere).mio marito che ha imparato bene, dice che il modo migliore è fare buon viso a cattivo gioco dire si con le parole e poi fare come ci pare, il problema è che io non ci riesco sempre, a priori vorrei che non si intromettesse in faccende che non la riguardano e divento una tigre se si intromette nell'educazione dei miei figli e nella gestione delle mie faccende :(solo che non è mia madre, come dici tu è diverso, e la rabbia dentro rimane.L'unica cosa di cui sono felice è che viviamo a 200 km di distanza così la evito per la maggior parte del tempo e anche quando devo tornare a casa preferisco andare da mia mamma, anche se ogni tanto mio marito preferisce andare da lei e mi devo adeguare.Inoltre lei è un pò come tua suocera, mania dell'igiene, paura o fobia delle malattie, ipocondriaca, dottoressa della sua persona nonchè dietologa :(l'unica cosa che rimane è ridere perchè altrimenti la rabbia mi fa stare peggio!

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  7. aaah io sulla suoceritudine ne avrei a pacchi. La mia è un incrocio tra una iena e un piranha. Una delle perle che mi ha detto:”Cara, quanta differenza c'è tra te e tua sorella?” – “Ventuno mesi, neanche due anni, perchè?” – “VENTUUNOOOMEESII? Così poco? Ma tu allora sicuramente devi essere uno sbaglio.”

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  8. anch'io sono tra le fortunate, mi hanno accolto come una figlia. certe volte però la vorrei strozzare, tipo quando mi ha detto che la mia migliore amica è brutta (per me è come una sorella) o quando mi ha fatto il terzo grado per sapere come fosse il mio abito da sposa, salvo poi rivelare il trascurabile dettaglio del tipo e colore dei fiori del bouquet davanti al futuro sposo e addio sorpresa.e poi si potrebbe tranquillamente soprannominare terzo grado, mille domande al secondo.per il resto è un amore. il problema è invece suo figlio, che vorrebbe risolvere tutto con un “mandalaaffanculo”, altro che buon viso a cattivo gioco, lo devo trattenere io! poi siamo a 3000 km e non abbiamo mai vissuto a meno di 500 km, quindi di che mi lamento??? ah, si: mi ha chiesto l'amicizia su fecebook -.-'

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  9. aspetta, mi sono ricordata che nei vari traslochi abbiamo ancora mezza casa dai suoceri tutta imballata. tutto tranne un regalo di matrimonio, uno suaglass d'argento che LEI ha simpaticamente aperto e messo nella vetrinetta del soggiorno. sto ancora cercando di capire il senso di questa mossa (e di scoprire se usa le tovaglie del MIO corredo!)

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  10. Mi sa che sarò la voce fuori dal coro, ma mia madre adora sinceramente mia moglie (forse sarà anche perchè abitano in continenti diversi, ma non è questo il punto). In questi casi credo spetti all'uomo lanciare un messaggio preciso: se ti comporti male, io sono dalla parte di mia moglie. Difficile all'inizio, ma risparmia un sacco di problemi dopo. Cmq, l'ultima volta che sono tornato da solo in Italia per trascorrere un paio di settimane con la mia famiglia, mia madre mi ha detto: la prossima volta o vieni con N. o non venire affatto… :X (era una battuta, spero) 😀

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  11. Gianluca scusa se m'intrometto, ti do' ragione sul ruolo dell'uomo (che purtroppo spesso fa finta di nulla), pero' secondo me vale anche “se mia moglie si comporta male, cerco di farla ragionare, quella donna e' pur sempre mia madre!” (in tal caso sarebbe brutto schierarsi contro la propria moglie, e' una situazione davvero delicata). Comunque credo di essere un po' biased dal caso che ho in famiglia, come dicevo sopra 🙂

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  12. Mia suocera è molto simile alla madre del tuo ex e, tutto sommato, mi considero fortunata. Ormai ho deposto le armi e le faccio fare tutto quello che vuole: stirare, passare lo straccio, cucinare, facesse pure tutto lei, tanto è qui tipo un mese l'anno e il resto del tempo faccio comunque tutto da sola!Comunque tra me e il tacchino esiste un accordo preciso in base al quale se i miei esagerano li riprendo io e viceversa. Credo sia un buon modo per evitare conflitti.

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  13. noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooIo odiavo la mia ex suocera che mi scriveva tvb >@ ma dimmelo, che fai la quindicenne???

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  14. Sono d'accordo con entrambi, ma credo che queste situazioni siano talmente tanto generalizzate che credo proprio trascendano il rapporto col figlio. Per dire, la mia simpatica suocera si e' sempre guardata bene dal fare certe cose davanti a suo figlio, e io mi sono sempre guardata bene dall'andargliele a raccontare “sul vivo” della rabbia per non tirarlo in mezzo. E' evidente che la questione sia tra me e lei. Evidente. Ma e' lei che deve mettersi in testa che non le ho “rubato” suo figlio. Ovviamente, tra parentesi, non sono la prima con cui si comporta cosi', potete immaginarlo. Comunque Gianluca tua moglie e' molto fortunata. Molto.

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  15. @ Elle: sì, concordo in pieno con te. Mi ero soffermato sul caso in cui sia la suocera/madre a comportarsi male, cui aveva fatto riferimento Lucy, ma condivido certamente quello che dici. Forse il punto è annullare le c.d. “rendite di posizione”: “non pensare che solo per il fatto di essere mia moglie/madre ti sarà concesso di trattare male l'altra” Poi come dice Lucy, non sempre certe dinamiche avvengono alla luce del sole e non è facile disinnescarle.@ Lucy: purtroppo, alcuni genitori proiettano diritti simil-proprietari sui propri figli, per il fatto di averli cresciuti. Secondo me significa non accettare l'evoluzione che i tuoi figli hanno nel corso della vita e cristallizzarli nel ruolo di bambini (soggetti che subiscono scelte altri, invece che capaci di scegliere consapevolmente un partner). Se c'è una cosa che mi ha toccato è l'aver visto il rapporto con mia madre cambiare progressivamente negli ultimi 6 anni e diventare più maturo. La distanza ha aiutato, in questo caso. Ti fa onere il riconoscere che è una questione tra voi due. Ovviamente nessuno ha “rubato” niente. N. sa di essere fortunata e si rammarica di non poter trascorrere più tempo assieme. Si scrivono molto, però (lettere in un mix italenglish).

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  16. Io con la categoria sono sempre stata fortunata, ci sono sempre andata d'accordo con le madri dei fidanzati. Devo dire però che anche andare d'accordo non è rose e fiori.La prima volta che mi sono fidanzata la madre di lui mi ha accolta in casa come se fossi un gattino trovatello, io ero estatica (sono figlia di una manager: a me nessuno ha mai preparato un pranzo in settimana, passati tipo gli otto anni), che scherzi?? Le lasagne, le chiacchere (inteso come blabla, non i dolci), cucinare insieme, insomma pensavo di aver trovato il paradiso. Piano piano con l'aumentare della confidenza mi sono resa conto che mi trattava una via di mezzo tra una figlia ed un'amica, ed onestamente non avevo nè l'età nè la voglia per reggere il ruolo, soprattutto dell'amica. Ad un certo momento siamo arrivati al punto che se lei litigava col marito si aspettava che anche io gli tenessi il muso. Ma come si fa? E' il padre del mio moroso ed io ho 21 anni, non è che posso mancargli di rispetto per “prendere posizione”. Alla fine ero più in ansia a casa loro che a casa mia, ed è detto da una che a casa propria viveva camminando sulle uova.Da allora ho il terrore di essere “fagocitata” dalla famiglia del mio “lui”. Sono affettuosa, i genitori ed il fratello del Tecnologico sono persone D'ORO, ci sto benissimo, ma mi tengo sempre un passetto indietro.Ogni tanto vedo mia cognata, che ne so, discutere su dove comprare cosa, o fare riferimento innocente a qualche telefonata intercorsa, un poco mi spiace non creare lo stesso legame, ma ancora non riesco, mi conosco, ulteriori persone che “si aspettano” cose da me non potrei gestirle.Ora, cara Lucy, se mi banni dal tuo blog dopo 'sta spataffiata giuro che ti capirò 😉

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  17. Ma che bello!!Guarda, nel suo caso credo non riesca ad accettare il fatto di restare sola. Secondo me vive la vita del figlio come un abbandono, ma lui e' presentissimo, sempre. Solo che certi fantasmi diventano proprio spaventosi. Grazie per il tuo punto di vista.

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  18. con la madre di strazioman sono stata fortunata, e' una persona discreta con cui si puo' parlare. Piuttosto il padre di strazioman e' capitato che non mi parlasse, cosi', dalla sera alla mattina smetteva di considerarmi. Vivere all'estero ha aiutato, adesso mi saluta sempre, anche la presenza di mia figlia ha influito positivamente. Almeno fino ad ora. Qualche anno fa ero piu' istintiva e rispondevo, ora riesco a fregarmene, e anche in questo caso essere all'estero aiuta. Ti vedo 3 settimane l'anno e per tre settimane ti posso sopportare. Le loro battute infelici, quando ci sono, le ignoro. Non e' un mio problema se loro vogliono rendersi ridicoli con frasi o atteggiamenti idioti.Circa 15 anni fa mio suocero disse: “Che ci fai con una donna piu' bassa di un metro e sessantotto?”. Mi imbarazzo per lui a scriverle queste frasi. Che poi, che vuol dire “che ci fai”. Lo disse a Strazioman, a cena, io non c'ero, me lo riferi' Strazioman stesso, fece male? Non so. Comunque uno che dice queste frasi e' palesemente sottodotato e lo devi compatire. QUindi io piu' che arrabbiarmi, mi dispiaccio per lui, per il fatto che capisce poco. E a dire il vero credo che volesse semplicemente ferire Strazioman.Oppure qualche anno fa, gia' eravamo all'estero ma non avevamo una figlia, davanti a me disse a Strazioman: “perche' non te ne vai a dormire nell'altra casa?” (Abbiamo un piccolo appartamento nella nostra citta' ed e' mio ed e' li' che stiamo quando torniamo in Italia. Il padre di Strazioman suggeriva al figlio di trasferirsi in un altro appartamento che e' invece di loro proprieta' e l'invito a trasferirsi non era esteso anche a me). Carino, no?valescrive

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  19. oh, sì. Oppure quando mi disse, guardando i bambini:”Certo che adesso che sono cresciuti non c'è più nessun dubbi che siano figli di mio figlio, ora gli somigliano.”Ne ho a pacchi, da raccontare, ti dico….

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  20. Ohhhhhhhhh! Dopo questo post mi sento anche io meno sola. Incazzata lo rimango comunque però e anche amareggiata: perchè volendo fare la filosofa dell'ultim'ora, mi pare che il problema sia che tra donne diventi spesso un casino avere rapporti.Il “vivi e lascia vivere” spesso non esiste e per molti non è proprio contemplato. La donna (certe donne) non sono capaci di mordersi la lingua, devono per forza farti sapere cosa pensano, fanno o vogliono.Se sbaglio o faccio la stronza della situazione, non ho e non ho mai avuto problemi a chiedere scusa ma odio dovermi giustificare davanti a delle richieste del piffero. Mi parte proprio l'embolo.Torno in doccia a sbollire, non so se è il caldo a far proliferare i post sulle LORO madri o cosa… ma io stavolta faccio “la zen” e mi fiondo in doccia.Grazie per il commento e l'invito ^_^

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