Si’ ma fatevela una risata

Ogni tanto mi capita di avere un quiproquo con qualcuno qui su blog o su fb. Premetto subito che una possibile spiegazione alternativa a tutto quello che sto per dire e’ che le mie battute facciano ca**re, ma siccome la maggior parte della gente ride vado avanti con la mia ipotesi.

A me piace essere ironica. Mi piace molto essere ironica. Mettiamoci pure che sono romana, e noi romani abbiamo questo modo di esprimerci cinico e sarcastico. Mettiamoci pure che il lato paterno della famiglia si esprime in questo modo. Mettiamoci ancora che mia sorella ed io, e My ed io, cazzariamo facciamo battute in continuazione. E diosololosa quanto mi manca la mia amica La Saggia che e’ una delle persone piu’ divertenti che io abbia mai conosciuto.

Di solito su fb scrivo post in cui alla fine voglio provocare la risata in chi mi legge, e per l’appunto solitamente ci riesco. Sul blog e’ un po’ piu’ complicato perche’ i post sono lunghi, ma mi piace inframmezzare i discorsi con delle battute ironiche o sarcastiche. Anche se il sarcasmo si intuisce meno e porta con se’ una carica potenzialmente negativa. Pero’ ecco, a volte mi tocca mettere le faccine perche’ non voglio essere fraintesa. E a me le faccine nel testo non mi piacciono. E quando vengo fraintesa mi girano i cabasisi.

Ho avuto delle splendide discussioni virtuali perche’ alcune persone leggevano tragicita’ dietro le mie battute. Giuro, dico tragicita’ non a caso. Mi e’ toccato dover specificare a lettere cubitali. Pero’ ecco, aritorniamo li’, se tutti ridono e uno ci legge il tragico il problema non e’ mio. Che qua gia’ devo sopportare il fatto di essere in una nuova cultura, e le mie battute non si capiscono ne’ io capisco le loro (ma sempre meglio dello humour inglese eh).

Lo humour e’ sia un meccanismo di difesa, ma di quelli sofisticati (ridendo dico a mezza bocca eliminando la carica emotiva originaria), sia un sottile mezzo culturale che si esprime attraverso giochi di parole e allusioni. Non qualcosa che tutti sappiano decodificare. Avevo un’amica che era completamente incapace a leggere gli emoticons, non riusciva proprio ad andare oltre i punto e virgola, trattino, parentesi. Infatti nella vita era rigidissima, ipercontrollante e non si rilassava mai. No amica, non quella che hai conosciuto tu. Un’altra. Io me le trovavo tutte cosi’.

Grumpy Cat!
Pin it!

Quindi io continuero’ a scrivere post cretini per ridere, pero’ se mi sparate delle battute straacide o commenti drammatici quando vorrei avere tutt’altra finalita’, e magari vi rispondo seccata, ecco, fatevi una domanda. E poi cercate di prendere la vita con un po’ piu’ di leggerezza, please.


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0 commenti

  1. Ringrazio per la nominascion accanto a pregiatissime che io stessa stimo sia come elementi umani che come penne virtuali. Aggiungerei solo una citazione del fake di fabiovolo su twitter: nella vita certe cose prima di essere spiegate,vanno piegate.

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  2. Ma certo, ma famoce sta risata, su, che non e' superficialita', ma consapevolezza e saggezza! Pero' devo dire pure io che l'humour inglese e' davvero irresistibile, a me piace proprio perche' e' super cinico!Buona domenica bella gioia, smuakkkk

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  3. …eh no, ma ti sei scordata di Alice (e la Bestia)? Definirla ironica è decisamente riduttivo…..il mio guru del sorriso, la madrina degli ironici, la principessa dei doppi sensi….la neo mamma di Bollicino!

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  4. Ussignur come ti capisco dicevo proprio ieri a mio marito quanto detesto dover specificare alla fine di una frase “… era una battuta”. un po' perché mettono in dubbio il mio senso dell'umorismo (non sia mai) e un po' perché le persone che si prendono troppo sul serio mi danno sui nervi.

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