Lucy’s classmates #2

I miei compagni di classe attuali sono davvero giovani, iniziando il college a 18-19 anni. Rispetto a molti ho più del doppio dei loro anni, ma per fortuna qui si ricomincia a studiare a tutte le eta’ e trovo sempre chi e’ più vecchio di me.

Gli adolescenti hanno visto poco del mondo, sono animati da grandi ideali di giustizia ed uguaglianza, e hanno (quasi tutti) sete di imparare. Noialtri veci siamo decisamente disincantati, abbiamo un atteggiamento paternalistico verso i loro comportamenti e pressappoco ne abbiamo viste di tutti i colori.
Ma a volte resto davvero sorpresa dalle uscite di certi ragazzi.

Una, ho scritto sul mio fb, e’ nella classe di Speech. Parlando di un lavoro di gruppo che avremmo dovuto fare, una compagna nomina Match Point di Woody Allen, film che, su cinque persone, conoscevamo solo io e lei (buona media dai). Non lo conosco, dice una ragazza, di chi e’? Woody Allen, ripete la tedesca. Chi?? Woody Allen. Mai sentito, dice lei, Come si scrive?

Qualche giorno dopo siamo di nuovo in gruppo, dobbiamo decidere l’argomento per il final speech. Dobbiamo scegliere un dittatore ed esaminarne l’oratoria. Qualcuno propone Hitler. Forte, controverso, ma sicuramente abile a persuadere. Chi?, fa quella dell’altra volta. Hitler, dice la tedesca. Non lo conosco, che ha fatto? E la tedesca, pazientemente, gli riassume in due parole ‘na ventina d’anni di arianesimo e sterminio degli ebrei senza fare una piega, forse sollevata dal fatto che esistesse almeno uno al mondo che non la stesse giudicando in quanto connazionale di uno dei più feroci criminali verso l’umanità.

E gia’ questo mi aveva sconvolta. Come e’ possibile che una ragazza, non nata qui ma cresciuta in Usa da quando aveva dieci anni, non abbia mai sentito parlare di Hitler? Sapra’ almeno qualcosa di Pearl Harbor, no? E come fa a non sapere nulla di Hitler? Li’ per li’ mi sono detta che sicuramente in Italia c’e’ chi non ha sentito parlare di Fidel Castro (no, lui purtroppo per molti e’ un mito) Hugo Chavez o Augusto Pinochet. E sono sicura che questa sia la spiegazione: ignorano (e non sto facendo un discorso generazionale, eh. Anche io a vent’anni ignoravo tante cose che ho imparato nei vent’anni successivi).

Nella classe di Ethics c’e’ una ragazza, anche lei vent’anni o giù di li’, molto carina. Partecipa molto in classe, anche se spesso se ne esce con delle cose assurde, e la prof non batte ciglio. Tipo una volta spiegava Aristotele e tutta la sua bella teoria sulla felicita’, inquadrandolo nel periodo storico (scritto alla lavagna, a scanso di equivoci).
Questa ragazza chiede: Is he dead? Lo scrivo in inglese perche’ mi ha fatto riderissimo, con quell’accento su he. Oh si’, fa la prof, Definitely. Piu’ di duemila anni fa.

Un’altra volta la prof parla di Mark Twain e dice, Beh effettivamente Mark Twain non era il suo vero nome, in realta’ si chiamava Samuel Langhorne Clemens. E la ragazza, serissima, quasi dispiaciuta, Oh ma perche’ ha fatto questo? E la prof, sempre più paziente, prima spiega cosa sia un nick name e poi aggiunge ironica, In fondo anche Lady Gaga non credo sia il vero nome.

E l’ultima oggi: la prof spiega la posizione di tre filosofi sul tema dell’aborto – ‘sta classe di Ethics e’ una fi-ga-ta – e per spiegare ancora più nel dettaglio quello che Steinbock intendeva con moralmente accettabile fa un paragone con le cellule e poi con i batteri, dei quali dice In fondo noi abbiamo milioni di batteri nella nostra pancia che non uccidiamo, e la ragazza inorridita urla Oh no, che schifo! Come e’ possibile? Noi scoppiamo a ridere, e la prof Ma sono essenziali alla nostra vita! E lei, Non posso sentirla questa cosa! Al che la prof pazientemente le spiega perché e’ importante che i neonati mettano le cose in bocca, proprio per far si’ che ingeriscano batteri utili a digerire il cibo che mangiano (capito, maniache dell’igiene?).

Ma da questo atteggiamento naif non vengono risparmiate nemmeno le relazioni interpersonali. Nella classe di English Composition c’e’ una ragazza incinta, molto carina anche lei, sui 25-30. Un giorno decido di attaccare bottone.
How many weeks are you going so far?
Cosa?
(Oddio forse ho detto male, eppure a me non dicevano cosi’?) Quante settimane?
24.
Oh, bello!
Perche’ – Senza punto interrogativo.
Glom. Oh no cosi’, per sapere.

La dice lunga sui suoi sentimenti.

Ho una figlia di sedici mesi.
Cosa????
Siiii’! Sorrido.
Mi guarda la pancia.
Noooo, my daughter is sixteen months old!
Are you sixteen… weeks?
(Lasciamo perdere? Sono in imbarazzo)
No. Ripeto. My daughter is sixteen months old.
Oooh credevo che fossi incinta da sedici mesi!
Heheheh no, non sono un elefante!
Non ha riso.


Scopri di più da Lucy in Florida

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

51 commenti

  1. Mi chiedo quanto capiscano dei concetti fighi che vengono espressi a lezione, con queste basi :)Ps Per la questione Hitler: ma un po' di storia contemporanea alle scuole superiori non la studiano? Pinochet non si studia, ma la seconda guerra mondiale sì.

    "Mi piace"

  2. Allibita più di tutto per Hitler.. Dovremo chiedere a Renata come studiano la storia i suoi ragazzi a scuola. Ma poi….. Ti sarà capitato una volta nella vita di vedere quell'immagine di “buffo” uomo con baffetti in qualche contesto….. Impossibile il contrario su! Oppure manca proprio di base una sana curiosità nello scoprire e impare cose nuove al di fuori della scuola…… O ancora.. Sono dei caso umani irrecuperbili!! 🙂

    "Mi piace"

  3. Il mio professore di Storia si chiama Peter é inglese e racconta un aneddoto di quando bambino ancora studente nelle classi di sua maestà ne ha combinata con il compagno di banco di quei tempi anch'esso di nome Peter…alla domanda che é seguita in classe da una mia compagna ha dovuto spiegare che no non tutti in Inghilterra si chiamano Peter ma che essendo un nome molto comune oltremanica puó capitare che ci siano due Peter in una classe insieme a tanti Howard, Nigel, Arthur e via di seguito…puó valere anche questa?

    "Mi piace"

  4. Io credo che vivere queste scene da compagna di classe sia estremamente divertente, mio marito all'inizio si divertiva adesso lo vive un po' con frustrazione. Potrei raccontarne centinaia ma tra le perle: “Platone ha tradotto Socrate in inglese” ” per il suo mito della caverna Platone si è ispirato alla guerra di secessione americana” , “Come! la Bibbia non è stata scritta in inglese???” “ah quindi sei di origine tedesche, sei mai stato in Germania? Sì in Svezia, è la stessa cosa no?”

    "Mi piace"

  5. Che desolazione… d'altra parte alcuni compagni di classe di mia figlia (4 liceo) stanno frequentando l'anno negli Usa è dicono che studiano pochissime materie e nulla di umanistico. Non so come faranno a recuperare per frequentare la quinta… La scuola italiana avrà anche tanti problemi ma dà una cultura di base migliore.

    "Mi piace"

  6. Chissa' perche' non mi meraviglio…comunque ci sono anche tanti adulti ignorantissimi. Quando ero in Egitto ho preso l'aereo per andare a vedere i templi che sononstati spostati per fare la diga e accanto a me c'era una signora americana che pensava stessimo andando a vedere le piramidi e io cercavo di spiegarle che quelle erano a Giza, poco fuori il cairo ma che non c'era bisogno dell'aereo e lei era abbastanza stranita ma non credo le importasse molto, in realta' loro arrivano trasportati e spostati qua e la' senza sapere neanche bene dove sono.L'unico vero paese al mondo per loro e' l'America con tutta la sua cultura e il resto non conta davvero, se ne fregano moltissimo del resto del mondo….

    "Mi piace"

  7. Una cosa che mi preoccupa molto delle scuole americane e inglesi è appunto la scarsità di tempo dedicata alla storia. Qui poi per problemi legati alla censura non ti dico. Si mettono intere pagine bianche su argomenti importanti . La scienza non si studia o si saltano interi capitoli dedicati alla procreazione. Dico sempre speriamo di andare via prima e quando dovrò colmare io. Magari sono bravissimi in matematica…e materie scientifiche ma le umanistiche lasciano davvero a desiderare. Comunque gli americani sono unici. una sera eravamo ad un ricevimento, al nostro tavolo due veri americani, c'è un cantante che canta una canzone famosa, storica, che ora non ricordo. Mio marito ..si mette a spiegargli che qs canzone è così famosa da loro perchè parla della nostalgia dell'Irlanda..perchè sai tanti americani hanno origine irlandese. Questi lo guardano con occhi spalancati…e lui mi fa “ma devo spiegargli io la loro storia e musica???”.

    "Mi piace"

  8. Lezione di letteratura 1800 – la prof. chiede: chi vuole fare una breve introduzione sul romanticismo? Io sto zitta, ho 10 anni più di tutti gli altri e non voglio parlare sempre io. Si lancia Yvelisse, gasatissima: il romanticismo è quando il tuo ragazzo a San Valentino ti regala fiori, o ti porta fuori a cena. O vedere un film romantico insieme invece di 2 fast 2 furious …. – è andata avanti così per due minuti, la prof. impassibile, io volevo defenestrarla … Successo in USA ovviamente!

    "Mi piace"

  9. No, nn ce la èposso fare ahahahhahaha incinta da 16 mesi!!!!!Sai che ho un figlio di 21 anni e devo dire che sia lui, sia i suoi amici, hanno delle lacune pazzesche in fatto di storia. Non che io sia una cima, ma caspita, le cose principali. pare che finita la scuola resettino il cervello e lo mettono in una modalità a noi incomprensibile

    "Mi piace"

  10. Hmmm questo e' vero in parte. Quelli che viaggiano oltreoceano sono interessati a conoscere il mondo, ma non sanno niente dell'Europa e della storia, se non magari cose molto basilari. Credo che vivere in un paese che ha duecento anni di vita non faccia rendere granche' conto che la nostra parte di mondo ha duemila anni di cultura sulle spalle.

    "Mi piace"

  11. Vabbè il mio dentista mi ha chiesto se in Italia festeggiavamo il giorno del ringraziamento…gli ho dovuto spiegare perché LORO lo festeggiano e quindi ovviamente noi no e voglio dire è un dentista, una persona che un minimo di cultura dovrebbe averla. Però Tiz tu non vivi in Finlandia e se ho capito bene non ci hai mai vissuto o comunque per pochissimo? Piuttosto ma tu parli finlandese? Non te l'ho mai chiesto. E' legittimo che per esempio un americano nato e cresciuto in USA con origini tedesche non sappia nulla della Germania ma non che non sappia nulla di storia americana.

    "Mi piace"

  12. no ma io parlavo della loro musica americana, non certo irlandese e del fatto che comunità irlandese è stata la prima, la più grossa. Clinton ha origini irlandesi per dirne una. Io so da chi noi siamo stati dominati, che in sicilia ci sono tanti biondi e occhi azzurri per via dei normanni. poi non dico di sapere l'anno, e una volta lo sapevo, ma insomma la storia a grandi linee la so.

    "Mi piace"

  13. E tutta la manfrina dei “severissimi” esami di ammissione al college? Per superarli e' sufficiente scrivree correttamente il propio nome sul foglio con dei test?Monica

    "Mi piace"

  14. Che urto questo tipo di commenti. Comunque.Per essere ammessi al college ci sono una serie di test standardizzati. Non so dirti di quelli che vengono chiesti agli studenti di high school; posso dirti che quelli che ho fatto io non erano facili per nientehttp://erolucyvanpelt.blogspot.com/2013/01/bene-e-male.htmlhttp://erolucyvanpelt.blogspot.com/2013/04/una-settimana-da-lucy.htmlhttp://erolucyvanpelt.blogspot.com/2013/06/vittorie-separazioni-e-altra.htmlPoi se vuoi parliamo dell'appena pubblicato articolo sugli aspiranti medici italiani che non hanno superato i quiz di cultura generale http://www.lastampa.it/2014/04/22/blogs/skuola/test-medicina-boom-di-insufficienze-scivoloni-su-cultura-generale-tqlhOG2RyhUDp4WKq2RkYI/pagina.html Aaaaah ma quanto e' figo parlare male dell'America.

    "Mi piace"

  15. Ovviamente mi riferivo ai test propinati agli studenti di high school, dato che gli esempi che hai citato ineriscono ragazzi americani diplomati da poco. Come ovviamente era ironico il mio commento, ironia che non e' stata affatto colta, e me ne dispiace. Lungi da me voler parlare male degli USA, cosi come voler esaltare l'Italia. È però vero che come metodi d'insegnamento e programmi a livello di scuole dell'obbligo qui da noi non siamo messi cosi male, anche solo per il fatto che la storia non viene studiata da un'ottica “italiacentrica”.

    "Mi piace"

Scrivi una risposta a sfollicolatamente Cancella risposta

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.