10 anni e nozze di latta

E’ iniziato tutto la sera del 28 giugno di 10 anni fa. Roma era calda, bollente, ed entrambi eravamo stati invitati al matrimonio di una amica comune in una bellissima villa sulla Appia Antica. Poche ore dopo averlo conosciuto iniziamo a frequentarci, anche se questo era solo quello che pensavo io. Un mese dopo viveva da me, che a quel matrimonio nemmeno volevo andare.

Per otto mesi io gli cucino felafel e lui mi cucina filetti con le pere. Amore, che buono, mi dai la ricetta? Non lo so, ho fatto al momento. Lui che il suo rifugio preferito era l’autogrill, e andavamo a prendere il cappuccino a Fiano Romano alle 4 del mattino.
A marzo 2009 si trasferisce in Florida, poi torna per poco e riva’ via, tre anni dopo lo raggiungo io, e dopo una figlia, quattro traslochi, un uragano e parecchi chili in piu’ siamo arrivati a dieci anni.
Letteralmente volati.

Della nostra prima casa ricordo praticamente solo il salone, dove ho vissuto buttata su un divano per i miei primi 10 giorni floridiani, grazie ad una terribile influenza. La casa del basilico dava su un canale, non l’ho mai visto. Entrai in quella casa il 13 dicembre 2011, il 25 dicembre mio marito si licenzia e il 1 gennaio 2012, 7 del mattino, traslochiamo. In fondo dovevo averlo gia’ capito che a lui piace vivere pericolosamente.

Tre mesi dopo sono incinta, dopo tutto quello che avevo passato chi ci sperava piu’. Non posso dimenticare quanto e’ stato emozionante andare a comprare il test insieme e poi aspettarne l’esito. E’ ancora chiuso in un cassetto insieme ad altri piccoli oggetti di quando mi sono trasferita qui. La gravidanza e’ stata bellissima e lui si era gia’ rivelato un papa’ premuroso. Quando laPicci e’ nata lui era cosi’ felice che ha portato ciambelle a tutto il reparto! Era Thanksgiving, d’altronde a noi piace agganciare i nostri milestones a date importanti.

Un mese dopo la nascita della bimba ci sposiamo, poche settimane dopo un altro trasloco, e io ricomincio il College. Picci aveva solo 6 settimane. E’ stata dura conciliare la maternita’ e lo studio, ma ce l’abbiamo fatta. Se riguardo le foto del suo primo anno di vita siamo praticamente sempre solo io e lei. Lo Chef ha sempre lavorato tantissimo, la sua e’ una professione davvero poco compatibile con la famiglia, meno che mai con la coppia, se non si hanno altri aiuti a disposizione. E noi non ne abbiamo mai avuti. Questo ha inciso molto su di noi, tutto e’ sempre stato sulle nostre spalle, nel bene e nel male. Abbiamo sempre contato l’uno sull’altra, e tra discussioni e chiarimenti, infinite ore di sonno perso, fatica estrema, abbiamo imparato a fare i genitori. In fondo e’ quello che succede in tutte le famiglie, no? Ma a differenza di alcuni, forse perche’ quando vivi all’estero la tenuta di coppia diventa essenziale, abbiamo passato sereni la boa della difficile vita dei neogenitori.

Abbiamo ricevuto visite dei nostri amici romani, che speriamo sempre tornino, perche’ ci mancano, e dalle mie amiche blogger. Abbiamo conosciuto tante persone nuove, grazie soprattutto al tempo che dedico a queste pagine e ai social. Qualcuno a cui vogliamo bene e’ con noi fin dal babyshower, qualcuno a cui vogliamo bene e’ andato via ma e’ sempre nei nostri cuori. Chef, dai, nonostante tutto da quella scatola riesco sempre a tirarne fuori qualcosa di buono per noi.

In questo bellissimo parco in tempi differenti ho conosciuto due donne, entrambe italiane, che con i loro mariti e bimbe sono diventate la nostra nuova famiglia. Poco dopo abbiamo conosciuto altri italiani. Da allora le cose hanno preso una dimensione tridimensionale, passiamo insieme molto del nostro tempo libero, sono quel supporto indispensabile che aggiunge qualita’ alla vita. Quando ci si trasferisce all’estero si perdono tutti i riferimenti e si ricomincia da zero sotto ogni punto di vista. Noi siamo stati molto fortunati. LaPicci e le sue quasisorelline si sono conosciute 5 anni fa proprio su questo rettangolo di sabbia.
Nonostante la frequenza obbligatoria e lo studio avevo mezza giornata libera, cosi’ passavo molto tempo da sola con la bimba, che nel frattempo aveva iniziato il nido. I giorni liberi dello Chef erano invece tutti per noi, durante i quali facevamo magari qualche escursione nei dintorni. Non ci siamo mai fatti mancare nulla, nelle nostre possibilita’. Lui ha sempre assecondato la mia voglia di uscire e conoscere il mondo intorno a noi.

Abbiamo Lo Chef ha fatto i salti mortali con i soldi. Grazie alla sua finanza creativa l’avevo soprannominato Tremonti, non so come faceva col suo stipendio da solo, ora che con due non ci stiamo dentro comunque. Nonostante i chiari di luna ha sempre voluto che la bimba andasse al nido, ed e’ stata la sua fortuna, se no altro che broken English. Dal giorno in cui faccio richiesta di Green Card resto a casa dal College, passano sei mesi per ottenerla, e poi altri sei per avere un lavoro perfetto per la nostra piccola famiglia su turni, insperato davvero, per il quale devo sempre ringraziare i nostri amici. Il lavoro mi catapulta in una nuova realta’ e finalmente esco dal calore della coperta della mamma a quasi tempo pieno, bellissima ma pur sempre troppo corta. E se iniziamo a respirare un po’ meglio, il tempo per noi si esaurisce. Ma continuiamo a guardare avanti nella stessa direzione, ci mettiamo a cercare una casa da comprare, lui con il suo temperamento da giocatore d’azzardo riesce a spuntare in pochissime settimane quella che quando ci siamo guardati ci siamo detti E’ lei!

E la vita del giocatore d’azzardo e’ cosi’, a volte hai delle mani buone, altre diventano un circolo vizioso dove nessun bluff e nessuna strategia funzionano. Il lavoro che lo doveva portare a migliorare soldi e posizione si rivela un boomerang. Disoccupato per mesi, con decine di colloqui andati a vuoto, lo Chef accetta poi una qualsiasi posizione e torna indietro piu’ o meno da dove aveva iniziato. La cosa buona e’ che in America trovi sempre una porta aperta. Ma perdere tutto e ricominciare e’ dura, emotivamente e concretamente. Lui ha stretto i denti e non troppe settimane fa e’ tornato dove era, annunciato in un 24 dicembre mentre accompagnava me e la bimba all’aeroporto, e diventato realta’ solo intorno Pasqua. Durante questi due lunghissimi anni ci sono state altre discussioni, altri chiarimenti, altre ore di sonno perso, altra fatica. Ho capito in questi due anni che lo Chef, un workaholic, quando andra’ in pensione passera’ il tempo a smontare e rimontare la nostra casa.

Quanto tempo e’ passato, e quante cose. Non abbiamo piu’ tempo per noi, questo e’ quello che mi manca davvero. Da quando la nostra babysitter, inesperta ma bravissima, ha trovato un lavoro vero e proprio non ho piu’ avuto il coraggio di cercarne un’altra. E tra gli orari dello Chef e quelli della Picci la nostra vita di coppia e’ sparita. Siamo felici, io lo sono. So che la sua strada e’ ancora in salita, lo aspetto.

Promettiamoci che da oggi in poi questo e’ il nostro impegno, per noi. Alla vigilia del nostro viaggio, che ci meritiamo davvero, soprattutto tu, dopo i tuoi ultimi due anni, troppo pesanti, troppo stressanti, insostenibili per chiunque eppure tu non hai perso la bussola. Auguri amore mio. Dieci anni di latta, siamo un metallo non prezioso ma resistente e malleabile.


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22 commenti

  1. Bellissimo Lucy, io c’ero ai tempi del divano che hai venduto a Nina, madonna è davvero passata una vita, quante cose, quanto ero felice quando sei rimasta incinta. Il problema è sempre quello del timone, tenerlo saldo e magari cercare, durante la traversata, di godersi anche un po’ il panorama. Vento in poppa e mille auguri.

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    • Quanta verita’ Sandra! Godersi il panorama negli ultimi anni e’ stato un po’ difficile, spero
      che ora la traversta sia piu’ serena. E si’ che tu ed io ci conosciamo praticamente da quando ho iniziato a scrivere. Una vita e mille cose nel mezzo. Grazie Sandra, ti abbraccio forte.

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  2. La tua storia è una di quelle che mi piace sempre leggere! Mi riconosco nei tanti sacrifici e traslochi, nel supportarsi sempre e comunque. Tanti auguri, noi siamo arrivati a 25 anni e quest’anno siamo anche diventati nonni (io nonnigna in verità), siate sempre uniti come siete stati e niente potrà fermarvi!

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  3. Tantissimi Auguri Tiziana !!! 💕 La vita premia sempre la perseveranza e la fatica, non bisogna mai mollare ne prendere scorciatoie che ci snaturino. La mia vita per tanti anni mi è sembrata una salita impervia e spesso mi toccava caricare anche massi altrui. Nei momenti più duri e lunghi mi chiedevo sempre “ ma quando arriverà la mia fetta di torta ?” Ma andavo avanti .Ed alla fine è arrivata una torta intera !!! La felicità arriva per chi non molla 😘💕🍾🥂

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  4. Meno male che hai scritto questo post! E` bello e fa capire che la vita reale non e` mai da mulino bianco, ma se ci si vuole bene si supera tutto. Saluti da chi e` insieme da 30anni ( 31 fra due settimane…oh mamma mia)

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  5. Tanti auguri a te allo Chef e alla vostra coppia! Avete forza da vendere ragazzi: vi ammiro tanto e vi auguro tutto il meglio che la vita vi può offrire, davvero di cuore!

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  6. Auguri e complimenti per la tenacia e la volontà tue e di tuo marito. Ripercorrere le tappe fa sempre bene, ognuno di noi scrive una propria storia e alcune storie sono più interessanti di altre e ispirano chi le legge quindi grazie per aver condiviso.

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