La mia amica di chat Georgia Peach e’ venuta in vacanza in Florida. Una delle sue destinazioni è Cocoa Beach, una bellissima spiaggia vicino al NASA Center a circa tre ore e mezzo da Miami. Pur di conoscerla smuovo tutta la famiglia e decidiamo di raggiungerla, ieri.

Qualche disavventura stradale per arrivare a Cocoa Beach, FL

Come pagare una multa a Miami

Il viaggio ci ha messi davvero alla prova. Appena imboccato il Florida Turnpike veniamo fermati dalla stradale per eccesso di velocità. Mio marito appena vede avvicinare l’agente sbianca e fa, “Non ci credo, è quello dell’altra volta“. Ammetto che non gli avevo creduto e invece sui verbali ci sono lo stesso nome e matricola. Statisticamente sarebbe impossibile, giusto? Ecco, lui c’è riuscito. Quindi se anche voi avete preso una multa a Miami o in Florida, ecco come fare.

Come pagare il pedaggio in Florida

Ripartiamo e all’altezza del primo toll ci rendiamo conto di non avere contanti. Totò e Peppino.

In Florida non ci sono più i caselli, ne sono rimasti forse 3 di cui 2 sulla i75 che porta a Naples. Le strade a pagamento hanno il toll by plate, con una telecamera che prende la targa e manda il conto a casa (o all’autonoleggio) e si paga online senza spese aggiuntive. Tuttavia, all’epoca l’addetta a quell’unico casello rimasto e che sarebbe stato demolito tipo due giorni dopo ci dice che sul Florida Turnpike non è possibile. Ci abbuonano il dollaro del momento ma ci dicono di uscire per prelevare e per evitare la multa. Troviamo quasi subito un CVS che però non ha cashback disponibile, ci mandano alla banca più vicina. Alla fine abbiamo perso più di un’ora, ma abbiamo comprato dei popcorn buonerrimi, piaciuti pure a bimba.

Confidando nelle previsioni che a destinazione danno solo il 40% di probabilità di pioggia nell’ottimismo di Georgia, arriviamo a Cocoa Beach in 4 ore.
Beh, la costa è meravigliosa.

Fare il bagno a Cocoa Beach: Lori Wilson Park

Ci fiondiamo piu’ o meno sulla prima spiaggia che incontriamo dove Georgia avrebbe potuto raggiungerci senza grosse difficolta’, per poi scoprire che era proprio di fronte al suo albergo: Lori Wilson Park.

La spiaggia di Cocoa Beach e’ bellissima, enorme e con una lunghissima risacca. Sembra fatta per tutti, i bambini possono giocare a riva e i piu’ grandi cavalcano le onde con le tavole. La sottoscritta invece appena entrata prende un’onda in piena faccia che le sminchia la cara piega di ieri. Ma figuriamoci se io son tipa da non bagnarmi la testa.

A quei tempi ancora mandavamo laPicci col solo costumino sotto, poi ci siamo americanizzati 🙂

Il sole non c’e’, e per fortuna, vista l’ora; ma al ritorno a casa scopriremo di esserci scottati dove la protezione 70 non era stata spalmata bene (o affatto, come nel caso di ogni uomo mio marito).

Georgia e la sua famiglia ci trovano incredibilmente subito, e sono stata davvero felice di avere avuto ancora una volta conferma del fatto che l’affinita’ virtuale e’ poi tale anche dal vivo. Nel suo caso, la sorpresa e’ stata anche doppia perche’ non l’avevo mai vista nemmeno in foto, non in pieno viso intendo, e me la ero immaginata un po’ diversa; ma resta la persona divertente, autoironica e semplice che conoscevo. Si e’ pure spupazzata laPicci che la chiamava Aia come ha gia’ fatto con Ilaria, Claudia, Letizia e mia sorella.

La generosita’ di Aia Georgia e’ stata tale che ci ha portato la sponda per il letto di bimba, un vestitino dei Georgia Dogs, ed un libriccino illustrato donato da suo figlio ♥

Is everything ok in here?

La parte meno divertente ma se vogliamo rassicurante della faccenda e’ stata quando ho lasciato marito e bimba in spiaggia per andare a prendere in macchina queste cose, da sola, visto che avevamo gia’ troppo da portare indietro dal mare. LaPicci, vedendomi andar via con loro tre ha iniziato a piangere come non aveva mai fatto – e in effetti non mi aveva mai vista andar via cosi’. Quello che poi mi ha raccontato My al ritorno e’ stato che un vicino di asciugamano ha visto laPicci che si dimenava in braccio a lui e lo prendeva a schiaffi per la disperazione, e credendo chissa’ cosa si e’ avvicinato dicendo con fare un po’ intimidatorio, Is everything ok here?

Alla fine siamo stati pochissimo, le tre ore e mezza che ci aspettano per il rientro da Cocoa Beach premevano sui nostri orari. Arriviamo a Miami per cena, stanchi ma felici, ma ne e’ valsa la pena, e lo sapevamo.