Una delle frasi che piu’ spesso sento pronunciare a sproposito e’ Ma perche’ non adotti?, come se fosse una procedura semplice. In Italia non lo e’ di certo. Ci sono tanti bambini che hanno bisogno, perche’ accanirsi con la fecondazione assistita?
Non entro nel merito della pma, di cui sono completamente a favore in ogni sua sfaccettatura, seppure in alcuni casi ne riconosca i limiti etici. In questo post voglio pero’ parlare solo di adozione, e in particolare di un tipo di adozione che qui in America segna un modello di grande civilta’ e amore incondizionato.
Negli Stati Uniti ci sono 108mila bambini e giovani in foster care, in attesa di essere adottati.

e solitamente una gravidanza indesiderata porta con se’ un alto rischio di ricorso all’aborto.


La Open adoption e’ una forma di adozione in cui le birthmoms, le mamme biologiche, restano in contatto con i bambini e le famiglie adottive per tutta la loro vita, diversamente dalla adozione classica (ce ne sono di diversi tipi, ma per praticita’ consideriamo una fully open adoption).
Nella Open Adoption le birthmoms si rivolgono ad una agenzia la quale ha una lista di persone, vagliate, interessate ad adottare. Ci sono criteri molto stretti per le mamme biologiche e lo sono anche quelli per le famiglie adottive, anche se cambiano da Stato a Stato. La open adoption ha un costo variabile tra i 15k ed i 30k, quindi non esattamente alla portata di tutti, ma qui in Usa non impossibile.
Alla fine anziche’ finanziare l’acquisto di una macchina prendi un prestito per un atto di amore che dura una vita.
Solitamente le birthmoms (ma non e’ una regola) sono donne molto giovani con vite un poco incasinate, ma mi preme sottolineare che le agenzie sono ben attente ad evitare che la open adoption diventi una fonte di “guadagno” per queste persone. L’unico e principale motivo della open adoption deve essere il comune interesse per il bambino.
Durante la gravidanza la birthmom prende contatto con le famiglie in lista e sceglie a chi affidare il proprio bambino dopo la nascita. Le due famiglie, biologica e adottiva, si tengono in contatto per tutta la durata della gravidanza, si e’ informati sugli esami prenatali ed eventualmente sullo stile di vita che la birthmom sta tenendo. Esattamente come nel caso dell’adozione classica si puo’ decidere di diventare genitori adottivi di bimbi con handicap, o le cui mamme biologiche hanno fatto uso di sostanze stupefacenti, o hanno malattie mentali (alcune hanno una ricorrenza genetica), o hanno assunto alcool, fumato, condotto una vita un po’ borderline. E’ tutto nero su bianco. Al contrario, molte agenzie si rifiutano di coordinare la scelta sulla base del sesso del nascituro.
Dopo la nascita c’e’ un periodo finestra entro il quale la birthmom puo’ cambiare idea e tenere il bimbo, trascorso il quale la birthmom ed il birthdad (se c’e’, spesso no) perdono la potesta’ genitoriale e l’adozione si conclude. Ma le due famiglie continueranno a tenersi in contatto e a visitarsi reciprocamente.
Qui di seguito il mio progetto, in inglese ovviamente, per il corso di Event Planning. C’e una breve introduzione alla open adoption in una lettera (fittizia ma verosimile) indirizzata all’Event Coordinator del National Adoption Day (tutto reale) per proporre una serata-evento informativa sulla Open Adoption all’interno del Pregnancy Awareness Month, che cade in maggio.
La mia presentazione ebbe un grande successo, la maggior parte dei miei compagni non sapeva assolutamente che esistesse questa possibilita’.
Il principale beneficio della open adoption e’ la possibilita’ per il bimbo di conoscere le sue radici e non avere nella testa domande senza risposta, cosa che spesso purtroppo accade con le adozioni chiuse. E questo e’ il motivo principale per cui trovo assurda la legge italiana, che non solo rende il processo adottivo estremamente complicato e a volte appeso ad una valutazione arbitraria, ma che impone anche un silenzio di 99 anni tra la madre biologica ed il proprio figlio, al quale e’ reso praticamente impossibile risalire alle proprie origini e al motivo per cui e’ stato posto in adozione.
A volte la realta’ e’ molto piu’ banale dei fantasmi che riescono a popolare la mente di un bambino che si sente rifiutato o che pensa di non essere stato degno di essere amato.
“Family isn’t always blood. It’s the people in your life who want you in theirs; the ones who accept you for who you are. The ones who would do anything to see you smile and who love you no matter what.”
Link utili:
Blog in italiano, Due scimmie, un panda… ed un panda rosso.
Open Adoption is your decision.
Open adoption, The most beautiful pain you could ever choose.
Alcune agenzie per l’adozione a Miami e Fort Lauderdale (per donne incinte e per genitori adottivi):
- South Florida Department of Children and Families http://www.myflfamilies.com/ 401 NW 2nd Avenue N1007 Miami Florida 33128 Ph: (305) 377-5055
- Adopt America http://www.adoptamerica411.com 111 N.E. 1st Street, Suite 902 Miami, Florida 33132 Ph: 305 358 2442/2445
- Adoption Star http://www.adoptionstar.com/ 1040 Bayview Drive, Suite 318, Fort Lauderdale, FL 33304 Ph: 954-566-6055
- Our Kids of Miami-Dade/Monroe, Inc. http://www.ourkids.us/ 401 NW 2nd Avenue, 10th Floor, South Tower, Miami, FL 33128-1740 Ph: 305.455.6000
Scopri di più da Lucy in Florida
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Ho sempre pensato che la “open adoption” sia un esempio di grande civiltà e amore da entrambe le parti, sia dei genitori biologici che adottivi. In Italia non c’è e non credo sia fattibile per le solite antiche chiusure mentali.
Seguo alcune blogger che hanno fatto lo stesso percorso e leggere i loro aggiornamenti sull’evoluzione del loro caso specifico, mi riempie sempre gli occhi di lacrime e il cuore di sconfinata ammirazione. Il loro essere mamme in quel contesto richiede un amore smisurato e un’aperura mentale notevole. Ma del resto, chi ama ed è abituato a farlo, non ha né pregiudizi e ne paure.
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La penso come te.
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I tuoi post sono sempre fonte infinita di ricchezza, grazie ❤️
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Grazie Lucy ❤
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Ci vuole un cuore grande per accogliere e per lasciare andare.
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Volevo poi aggiungere che in diversi stati (tra cui la California) si può perseguire un solo tipo di adozione. Mi spiego meglio…. Noi siamo in attesa da ormai tempo per una seconda open adoption, ma durante l’attesa si è sviluppata la consapevolezza /desiderio /disponibilità per un bambino non necessariamente neonato, anzi…magari più vicino di età con Dani…. Quindi abbiamo pensato al Foster care, ma siccome siamo in attesa per open adoption non possiamo rivolgerci anche al Foster care….
Chissà, magari per il terzo…. Se mai arriverà il secondo 🙂
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Credo nemmeno in Italia si possa fare doppia richiesta.
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E niente belle donne, volevo solo dirvi che io alla fine ci sto ancora un po’ male, ecco.
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Sandra, e ci credo ♡ ne hai tutte le ragioni.
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[…] E questo e’ invece un edificio magnifico. The Cruz Building e’ stato costruito recentemente ma sembra avere una lunga storia. La sua architettura, anche quella interiore, si ispira allo stile di New Orleans ed e’ una splendida location per cerimonie ed eventi. Anche se a mio parere la piu’ bella e’ Villa Woodbine. Ne avevo parlato nella presentazione inserita nel mio post sulla Open Adoption. […]
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wow,bello questo articolo! io ho iniziato la procedura x adoption qui in u.k. (in realtà,vorrei fare adoption internazionale,quindi internazionale da residente all’estero….),vi farò saxe come procederà!
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In bocca al lupo Roberta ❤ si tienimi aggiornata!
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