Little Havana, meglio conosciuta qui come la Calle Ocho o La Pequena Habana, e’ un quartiere di Miami cosi’ chiamato perche’ un tempo era il quartiere che gli esuli Cubani scelsero per iniziare la loro nuova vita. Qui, tra il 1950 ed il ’70, si rifugiarono infatti coloro che lasciarono, volontariamente o meno, l’isola di Cuba perche’ oppositori di Fidel Castro.
Qui di seguito alcuni articoli per approfondire la storia degli esuli cubani a Miami:
- Bienvenido a Miami: lo spiegone
- L’altra faccia dell’embargo: cosa pensano i cubani a Miami
- Ma com’e’ Miami?
- La doppia cultura di Miami
- L’altra storia
Il quartiere cubano di Miami
L’arrivo degli esuli cubani cambio’ radicalmente la cultura e l’economia di Miami, fino ad allora una qualsiasi citta’ agricola degli Stati del Sud, dandole una identita’ ed un fascino totalmente diversi da quelli del resto degli Stati Uniti. Ma ha portato con se’ anche un forte radicalismo politico verso Cuba. Chi visita la pequena Habana deve essere consapevole che trovera’ l’allegro folclore cubano ma anche idee politiche decisamente, e comprensibilmente, conservatrici.
La SW 8th street attraversa completamente la citta’, da est a ovest, dalle Everglades al Downtown e durante il suo percorso cambia nome diverse volte, passando dalla Tamiami Trail alla Calle Ocho. Lungo un discreto tratto ospita negozi latini e alberghi ad ore, ma la zona piu’ turistica della Calle Ocho e’ quella che inizia piu’ o meno dalla 18th Ave e prosegue per pochi blocchi fino alla 13th, e la riconoscete dalla presenza dei galli a lato della strada.


La Calle Ocho
La Calle Ocho ha due anime, che riflettono in pieno la personalita’ cubana. Ad un livello molto superficiale e’ allegra, chiassosa, colorata.

Sulla strada si trovano in fila caffetterie con la finestra che da’ sull’esterno dove ordinerete il buonissimo caffe’ cubano. Troverete negozi di articoli cubani, con i sigari fatti a mano, le guayaberas (le camicie),i cappelli. Ci sono saloni di bellezza e parrucchieri, negozi di fiori, frutta, souvenir e molte cinesate.

I cubani vivono moltissimo in strada, non diversamente da quello che si vede nei nostri paesi. Li vedrete giocare a domino, e urlano, esattamente come noi italiani. Abbiamo molte cose in comune.
E musica ad alto volume, sempre.
Il Tower Theater
Il Tower Theater e’ uno dei piu’ antichi teatri di Miami, aperto nel 1926 e in stile deco. Di fronte vi si trova la piccola Calle Ocho Walk of Fame. Se mai vi capitera’, andate a vedere il musical I love Lucy: non ha sicuramente piu’ il fascino della serie degli anni ’50, ma racconta come la cultura cubana ha fortemente influenzato quella americana. Tra i personaggi piu’ rappresentativi della cultura musicale cubana ci sono Gloria Estefan, Celia Cruz, Desi Arnaz.

Leggi e ascolta:
Domino Park

Il Domino Park e’ dedicato al Generale Maximo Gomez, colui che aveva guidato l’armata cubana di liberazione nella guerra di indipendenza dalla Spagna.
Il Domino Park e’ il luogo dove vedrete tanti cubani riunirsi per giocare a domino, il passatempo cubano per eccellenza, E qui si giocano le partite piu’ accanite!

Ma proprio in fondo a questa foto potete intravedere l’anima piu’ profonda del popolo cubano, intriso di politica e nostalgia.
L’opposizione cubana
Per gli italiani e’ inconcepibile pensare che il comunismo venga contestato. I cubani che hanno vissuto sotto la piu’ ferrea dittatura, e potrete leggerlo nei titoli elencati all’inizio di questo articolo, sono invece i piu’ fieri oppositori del regime castrista. Alla Calle Ocho si respira molta politica, e molta nostalgia, espresse attraverso l’arte.
La Calle Ocho e’ un tripudio di celebrazione e ricordo, come il famoso murales che ritrae i piu’ famosi cubani nel mondo.

Questo sopra e’ il murales che celebra Celia Cruz, Tito Puente, Olga Guillot, e soprattutto Jose Marti: poeta, eroe, padre della patria.
Il Cuban Memorial Boulevard e il monumento alla Baia dei Porci

E una frase di Jose Marti incornicia il Cuban Memorial, che celebra insieme il dolore dell’esilio e l’uccisione dei cubani alla Baia dei Porci del 1961. “La patria e’ agonia e dovere“.
I cubani ormai non vivono piu’ in questa zona ma ne mantengono alta la tradizione ad uso turistico. Pero’ qui non troverete il Che, ne’ Fidel.
Il Cuban Memorial Boulevard e’ una piccola strada, apparentemente anonima e poco frequentata, dove sono raccolti tutti i simboli della popolazione cubana. Oltre al memoriale della Baia dei Porci, si trovano anche la fiamma eterna della Torcia della Brigata 2506 dedicata ai soldati che morirono alla Baia dei Porci.
Un altro simbolo che si trova nel viale e’ la Plaza de Los Periodistas Cubanos, una targa a memoria dei giornalisti cubani che con i loro articoli hanno avuto il coraggio di contestare il regime Castrista. Gli altri due busti sono dedicati a Antonio Maceo Grajales, anche lui eroe nella guerra di indipendenza cubana, e Tony Izquierdo, un celebre oppositore comunista
Il fatto che tutti questi aspetti siano concentrati un po’ alla rinfusa e in una via laterale sembra decisamente simbolico di come il popolo cubano e’ stato costretto a vivere per piu’ di 50 anni, coltivando la propria identita’ politica segretamente poiche’ soggetto a spionaggio e delazioni da parte di comuni concittadini, al costo di terribili interrogatori ed eventualmente detenzione – o peggio.
La religione per i cubani
Accanto al Memoriale c’e’ la statua della Vergine Maria, un altro forte simbolo che per noi italiani magari poco si accosta alla cultura cubana. A poca distanza da qui, d’altronde, si trova la Ermita de la Caridad.

e i residenti toccano e offrono fiori alla statua della Vergine Maria. E alle sue spalle potete intravedere qualcosa alla base del grande albero ceiba pentandra, o kapok, un tipico albero tropical diffusissimo qui, dalle radici contorte e ramificate.

Il ceiba tree e’ un albero dal grande potere spirituale per molte religioni. A Cuba e Miami si pratica la Santeria, di origine afro-cubana, e il ceiba tree e’ chiamato anche Iroko. E’ l’albero a cui ci si rivolge per ottenere la grazia degli Orishas che vi abitano, come Olofi, Obbatalá, Olorum, Oloddumare, e Ochanlá.
Dentro o alla base di questi alberi trovere cibo, frutta, denaro, candele, o buste di plastica, o anche animali sacrificati. Non toccate nulla, e’ un sacrilegio. In questo articolo vi spiego un po’ meglio di cosa si tratta.
Le farmacie latine e le botanicas
Molti articoli per praticare la Santeria sono venduti nelle botanicas. Sono dei negozi un po’ strani, tra il soprannaturale e la superstizione. Vendono statue di santi, candele profumate e pozioni.
A volte le botanicas sono nascoste dentro le farmacie latine, dove potrete andare per comprare dei medicinali spesso senza ricetta medica. Il farmacista pero’ vi soppesera’ con lo sguardo e decidera’ se vendervi l’antibiotico o mandarvi all’urgent care.
Altre volte le botanicas sono nascoste nel retro dei negozi di frutta tropicale, che comunque vi consiglio per bere un ottimo frullato o meglio ancora una noce di cocco con la cannuccia, e sedervi all’ombra per riprendervi dal caldo.


Dove mangiare alla Calle 8
Versailles Cafe
Il ristorante piu’ noto sulla Calle 8 e’ sicuramente Versailles, il luogo storico dove gli esuli si ritrovavano per urlare la loro contrarieta’ alla dittatura di Castro, ed e’ tuttora il luogo-simbolo dove i candidati presidenziali, vengono a fare campagna elettorale per conquistarne il voto. Qui non vi consiglio di pranzare, a mio parere non e’ il migliore indirizzo della zona, ma senza dubbio provate la pasticceria con i buonissimi pastelitos di guava.
Azucar


La gelateria Azucar e’ una delle piu’ antiche della Calle Ocho. Provate il loro gusto piu’ famoso, chiamato Abuela Maria (nonna Maria) fatto di cream cheese, pezzetti di guava, gallette Maria e vaniglia. Altra chicca qui, le poltroncine rivestite con le guayaberas, le famose camicie cubane da uomo.

Se cercate un ristorante andate al Cafe La Trova, consigliato per cena soprattutto. Qui potrete ascoltare musica dal vivo e ballare salsa. Nell’articolo qui sotto trovate una panoramica della cucina cubana.
E se cercate alta pasticceria, Exquisito Fine Chocolates, pluri premiato dalla Britain’s Academy of Chocolate, ha aperto proprio qui. Offre anche dei laboratori di cioccolateria, se vi interessa ecco le info.
Cosa comprare a Miami
Come detto, qui ci sono tanti negozi per acquistare piccoli ricordi di una vacanza a Miami.
Bambole, sigari, tazzine per il caffe’, magliette, portachiavi, calamite e tanti tanti altri articoli di souvenir si trovano al Little Havana Visitors Center, che si divide la piazza con il concorrente Little Havana To Go.
Romero Britto e’ un artista contemporaneo, non cubano ma amatissimo a Miami che ne ha fatto la sua seconda casa. Con i suoi colori sgargianti e lo stile inconfondibile, e’ sempre molto rappresentato nell’oggettistica. La sua galleria d’arte si trova a Miami Beach, ma qui ovunque troverete oggetti di Britto.
Un brand recente e molto apprezzato dai locali e’ invece Martha of Miami. Il negozio non si trova in zona turistica ma potrebbe interessarvi visitare La tiendecita.

I viernes culturales
La Calle Ocho mantiene alta la tradizione storico-culturale cubana anche con i Viernes Culturales, ogni ultimo venerdi’ del mese: il Latin Quarter Cultural Center e’ una organizzazione non profit che organizza concerti, esibizioni d’arte e conferenze a tema.
Ogni terzo venerdi’ del mese, alle 19:30, lo storico Dr. George di History Museum conduce un tour gratuito della Calle Ocho, a cui potete iscrivervi qui.




Se volete leggere articoli in inglese su la Calle Ocho e la cultura cubana:
- A brief history of Little Havana, Miami
- Cuba’s influence on America runs deep
- Time to visit Little Havana before it changes
Se invece siete curiosi di sapere come si vive in una citta’ di frontiera, cosi’ duplice e latina, leggete il mio articolo Shock Culturale.
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Cara “Lucy”
è sempre un piacere scoprire attraverso i tuoi racconti un pezzetto di mondo, grazie !!
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Grazie Robby 🙂
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Chissà perché calle ocho , è nel mio cuore , è bellissima,e anche travolgente, o forse perché mia nuora è nata a Cuba!!
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