Fine kindergarten e conquiste dei sei anni

La scuola e’ finita da una settimana, anche qui a Miami come in Italia fine preannunciata da feste e gite. Mia figlia poteva scegliere tra due field trip, uno a zoo Miami (quello di diciamo cosi’ istruzione) e uno alla sala giochi. Indovinate quale ha scelto? Ovviamente con mio beneplacito visto che per lo zoo abbiamo l’abbonamento annuale e ci andiamo sempre.

LaPicci e’ stata brava, al Kindergarten ha avuto tutti ottimi voti. In un anno ha imparato a leggere e a scrivere (in corsivo! Non me lo aspettavo!) da sola, e ha fatto addizioni e sottrazioni a una e due cifra, in riga e in colonna. Io ero sbalordita, credo da noi si faccia in terza elementare? Lei e’ bravissima e le riesce tutto estremamente facile. Per chi non mi conosce, laPicci aveva iniziato pre-lettura, pre-scrittura e matematica gia’ alla preschool, a 3 anni.

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Non vorrei inserire incisi su incisi in questo post (sorry, fatto), ma ecco avevo letto in un gruppo facebook mamme lamentarsi che i bambini in America non fanno grammatica. Volevo rassicurare tutti che mia figlia oltre a inglese (lettura, spelling e scrittura) e matematica ha fatto grammatica, spagnolo, scienze, e musica. E grammatica le e’ piaciuta pure tanto.

I test

Qui funziona che i bambini hanno compiti settimanali sui quali vengono giudicati, test in classe, e test di livello. Questi test sono routinari e servono a classificare le prestazioni dei bambini e di conseguenza gli insegnanti e il livello della scuola, che va da A+ a F (il peggiore). Esattamente come il contestatissimo Invalsi italiano, a cui sono sempre stata favorevole. Ad aprile mia figlia ha fatto il SAT-10 dove ci sono domande di comprensione del testo, matematica, e abilita’ generali come leggere l’orologio e riconoscere le monete. Il suo punteggio e’ caduto nel 98 percentile.

via Teachers pay Teachers

In Florida c’e’ un altro test standardizzato che si chiama FCAT che pero’ viene somministrato ai bambini piu’ grandi, sempre con le stesse finalita’. Per chi pensa che questi test servano ad inquadrare i bambini, sappiate che invece grazie a loro, i cui risultati sono facilmente reperibili online, un paio di anni fa ho potuto scegliere la scuola piu’ adatta per mia figlia. E sono super attendibili: una delle scuole migliori e piu’ serie del Miami Dade, la Archimedean Academy, ha avuto il 100% dei bambini al Kindergarten con punteggi sopra la media sia in matematica che in lettura. Nel file che vi allego ho filtrato i risultati per kindergarten, ma potete cliccare sulla tendina in alto (“grade”) e scegliere classi 1 o 2 a seconda di quello che vi serve. I risultati dei bambini piu’ grandi, Miami-Dade County, li trovate qui.

Il gifted program

Durante l’anno laPicci era anche stata segnalata per il gifted program: e’ un programma di studi avanzato per bambini che hanno particolari capacita’. Non pensiate che si tratti di una cosa per geni, e’ assolutamente alla portata della maggior parte dei bambini capaci. I figli di italiani sono generalmente molto portati per la scuola e non tanto perche’ abbiamo delle capacita’ particolari, ma perche’ veniamo da una nazione ricca dove l’istruzione scolastica ha un valore. Provate a pensare che negli Stati Uniti ci sono persone analfabete, che arrivano in USA per avere un futuro che nei loro paesi non possono avere, paesi dove non ci sono strade, fogne, elettricita’ o pavimenti nelle case. I pavimenti, capite. Impensabile per noi.

Dicevamo del gifted. E’ venuto uno psicologo del Miami-Dade County a valutarla con dei test specifici. Per qualche oscuro motivo non e’ rientrata, la cosa mi ha un po’ dispiaciuta, ma sono certa che e’ perche’ e’ troppo piccola. Ci hanno comunque dato il referto dei test cognitivi e il risultato e’ assolutamente lusinghiero.

I bambini che vengono classificati gifted hanno compiti e test di livello piu’ avanzato proprio per stimolare le capacita’ di apprendimento. Quello che apprezzo tantissimo della scuola americana e’ proprio questo: i bambini meno capaci sono stimolati ad apprendere grazie all’essere in classe con i bambini piu’ veloci, ma al contrario delle scuole italiane si premiano gli studenti migliori permettendogli di andare avanti sui programmi (perfino quelli delle classi piu’ avanzate) se ne sono in grado. Non e’ infatti infrequente che so, in terza elementare seguire il programma di matematica, e solo quello, della quinta. Allo stesso modo ci sono ragazzi delle scuole medie che fanno i programmi delle superiori, e per lo stesso principio ragazzi delle superiori che si diplomano e contemporaneamente prendono la laurea in scienze. Il discorso e’ un po’ lungo, mi limito a questo accenno ma e’ una gran figata.

E tanto per concludere la sviolinata su mia figlia, che e’ bravissima e ha una mente molto logica, ha anche preso un premio speciale in musica, unica nella sua classe.

I costi

Un’altra cosa che ho molto apprezzato della scuola americana e’ l’essere totalmente gratuita. I libri vengono consegnati ai bambini all’inizio dell’anno, sono forniti dallo Stato della Florida, e sono uguali per tutti. Non esiste che in una scuola un maestro scelga un libro anziche’ un altro. L’unica cosa che pago e’ il doposcuola, dalle 2 alle 6 del pomeriggio (140$ al mese) durante il quale bimba fa un po’ di compiti e gioca. I compiti sono dati al lunedi’ e si consegnano il venerdi’. Per i bambini che hanno bisogno di ripetizioni o assistenza nello studio, si paga un tot a parte, mi pare 5$ per un giorno a settimana, ma questo vale solo per la nostra scuola. L’aftercare infatti e’ privato. LaPicci ha fatto anche hip-hop, due volte a settimana, e cheerleading, una volta a settimana, sempre a scuola. Per questi programmi ho pagato 70$ a semestre.

Cheerleading

Cheerleading e’ stata una vera sorpresa per noi, laPicci ha conquistato una confidenza con il suo corpo che prima non aveva. Questo sport include bambine e ragazze dai 4 ai 14 anni, quindi lei si e’ relazionata prevalentemente con bambine piu’ grandi di lei, cosa che a lei piace tantissimo. Ha imparato a fare la ruota e nonostante di fondo sia una protagonista, ha accettato di essere una carrier (quella che sostiene) anziche’ una flyer (quella che vola): ha forse imparato prima di me che essere molto piu’ alte e pesanti delle altre puo’ avere un suo indubbio vantaggio. Non ne sono sicura, ma io cerco di ricordarglielo ogni volta che ce n’e’ occasione. E vorrei fare un discorso super ampio su come il corpo influenza la personalita’ fin da piccoli, ma me lo tengo per un’altra volta.

Lo scorso gennaio la sua squadra e’ stata scelta per esibirsi all’American Airlines Arena nel pre-game dei Miami Heat. Mia madre era appena arrivata a Miami e siamo andati a vederla, e’ stato emozionantissimo e sono state tutte bravissime.

Le maestre

L’insegnante principale di Picci e’ stata molto carina, ma il passaggio dalle maestre dell’asilo a quelle del Kindergarten e’ stato abbastanza deciso. Dal primo giorno di scuola la maestra non ha piu’ aiutato e sorretto come succedeva fino a poche settimane prima, i bambini sono stati resi autonomi fin da subito. Addirittura l’insegnante di cheerleading le ha detto che non poteva farle la coda ai capelli e doveva imparare da sola. La maestra di spagnolo simpatica ma sfuggente, e quella di musica molto gentile ma estremamente introversa, al limite della sociopatia. Non ho avuto contatti con nessuna maestra tranne quella principale, con la quale ho prevalentemente comunicato tramite app. Mi sentivo strana al punto che a meta’ dell’anno ho iniziato a chiedermi se dovessi richiedere un appuntamento per parlare con loro, che ne so, poi ho desistito pensando che se c’era qualcosa mi avrebbero chiamato loro. Spogliarsi della cultura che si porta addosso non e’ facile.

Agli inizi di marzo la maestra principale ha avuto un parto prematuro e si e’ assentata. Al suo posto e’ arrivata una maestra che proveniva dal 2nd grade (seconda elementare) e mia figlia ha improvvisamente iniziato a raccontare entusiasta quello che faceva in classe, soprattutto scienze. Ho capito che mia figlia sta decisamente avanti, in fondo lei e’ quasi un anno piu’ grande di molti bambini della sua classe, e la differenza cognitiva a quell’eta’ e’ enorme. Spero che dal prossimo anno le consentano di seguire un programma diverso.

Le assenze

La presenza scolastica e’ estremamente valutata, con fior fiori di studi che dimostrano la relazione diretta tra frequenza scolastica e successo professionale. Non esistono vacanze al di fuori di quelle previste dal calendario scolastico, e se un bambino si assenta piu ‘di dieci giorni durante l’anno senza giustificazione medica possono esserci delle ripercussioni legali. Gia’ a cinque sei sulla lista nera comunque.
Nel giorno dell’assenza, alle 6 del pomeriggio arriva una telefonata (come quella che ricevevo sempre anni fa) dal sovrintendente del distretto scolastico, una chiamata registrata che ti dice Ue’, tuo figlio non era a scuola oggi, vedi che puoi fare. Perche’ questa chiamata non arrivi alle 10 del mattino e’ un mistero per me, che se avessi un figlio che fa sega o che viene rapito almeno potrei fare qualcosa.

Noi abbiamo fatto due assenze perche’ laPicci si e’ beccata la polmonite, ovviamente giustificate con certificato medico. Al primo giorno Ue’ tuo figlio non era a scuola. Al secondo giorno, ore sei piemme, parte un pippone registrato su quanto sia importante la frequenza scolastica, e quanto la scuola potrebbe decidere di prendere provvedimenti nel caso in cui io non valutassi fondamentale per mio figlio fargli frequentare le lezioni eccetera. Non oso pensare che je dicono a chi sta a casa piu’ di cinque giorni.

Il gruppo whatsapp delle mamme miamensi

Attraverso la app arrivano comunicazioni ufficiali, reminders e fotografie degli eventi di classe. Molte delle ricorrenze scolastiche sono festeggiate senza i genitori. La app non consente ai genitori di comunicare tra loro, per questo esiste una mail di classe e un gruppo whatsapp ai quali sono stata aggiunta molto in ritardo e quindi non so se si sono consumati gli stessi drammi come in quelle italiane. Posso pero’ confermare che whatsapp rende tutti un po’ ottusi e le persone si fanno venire dubbi su cose assurde pure qui. Tipo, la maestra fa sapere che per festeggiare la fine dell’anno si puo’ andare a scuola in pigiama. Sul gruppo whatsapp inizia una serie di messaggi tipo: “ma intendeva pigiami gialli? Noi li abbiamo solo a pallini”. Oppure “oddio ha detto domani, ma intendeva domani mercoledi’ oppure domani giovedi’?”. Roba cosi’.

pajama day, ultimo giorno di scuola

Ovviamente il gruppo whatsapp delle mamme miamensi e’ in spagnolo, con buona pace mia e della mamma indiana che porella non capira’ una mazza. Devo pero’ dire che spesso alternano le due lingue, soprattutto le mamme che lavorano. Entonces listen, se haces.

In prima elementare pero’ la situazione e’ precipitata. Leggi anche: Lindisimo dia, cafecitooooo? Il gruppo whatsapp delle mamme di Miami.

La prima elementare

Qui ho delle lacune che colmero’ nelle prossime settimane. Ho capito che laPicci cambiera’ maestra, e questo sistema mi piace molto. Sono convinta che la maestra che insegna in prima elementare non puo’ essere la stessa che segue i bambini di quinta, in 4 anni si cresce tantissimo e non tutte hanno la capacita’ e la resistenza di gestire bambini che sono pieni di incontenibile energia come quelli che arrivano dall’asilo o dalla cura delle famiglie. Questo al di la’ della didattica e della formazione professionale. Certo puoi cascare male, ma pensa a cascare male per 5 anni.

Ho capito che cambiera’ anche alcuni compagni, questo a causa della scuola dove si trova mia figlia: se hanno fratelli maggiori che iniziano la prima media, i piccoli vengono trasferiti nel plesso delle medie. Da noi ci sono solo 2 sezioni e non so se in generale le scuole americane usino mischiare le sezioni per consentire alle classi di socializzare e migliorare il rendimento scolastico, ditemi voi che avete esperienza. In generale pero’ apprezzo i rimescolamenti. Come raccontai anni fa quando ancora ero una psicologa scolastica, la scuola in cui lavoravo dove c’era lo stesso gruppo classe dall’asilo alla terza media aveva prestazioni cognitive inferiori a quelle in cui le classi avevano una dinamica piu’ ampia (sperimentato per almeno 6 anni eh, mica uno).

Riceveremo a giorni una lettera che ci annuncera’ il nome della nuova maestra, e i voti della fine dell’anno (che comunque sono consultabili durante l’anno scolastico sul sito del Miami Dade County Public Schools). Gia’ da adesso invece – ma ripeto, questa e’ la nostra scuola, che ho scelto anche perche’ e’ veeramente super organizzata – abbiamo a disposizione la lista del materiale scolastico da comprare, le uniformi e i compiti delle vacanze: leggere 4 libri.

Gli amici

Ultima considerazione di questo post fiume. LaPicci e’ estremamente socievole (“She’s very popular“, come mi hanno detto alcune mamme) e ha fatto parecchie nuove amicizie, anche se le sue amichette del cuore sono due (e una cambiera’ scuola, sigh!). Ha legato tanto anche con i maschi, con i quali tende a stare. Essendo una bambina molto vivace preferisce i bambini chiassosi e in continuo movimento. A causa di questo suo temperamento si e’ beccata un paio di note 🙂

Ho osservato durante l’anno l’atteggiamento dei ragazzini piu’ grandi. Qui non esiste quell’atteggiamento bullesco verso i piccoli, non nella nostra scuola almeno. Non sto dicendo che non esiste il bullismo, attenzione. Ma durante l’anno mia figlia vedeva i bambini grandi e correva ad abbracciarli, come si usa qui. Mai visto uno scansarsi, mai visto qualcuno far finta di non vederla/sentirla, mai visto lei non essere accolta in questo. Avevo dentro di me quello che succede nelle scuole romane, visto da adulta, e ne sono rimasta molto sorpresa. E se pensate che fosse perche’ c’ero io nei paraggi, sappiate che al mattino quando lascio mia figlia lei scende dalla macchina da sola e cammina verso il cancello. Io resto in fila dietro alle macchine che vanno verso l’uscita e lei cammina 100-150 metri circa. Alcuni studenti sono volontari e aiutano il personale scolastico in questa operazione di drop off (il compito dei bambini e’ aprire le portiere per far scendere gli studenti, dire Buongiorno e poi Have a nice day). Mentre sono in macchina vedo mia figlia andare dagli altri bambini e abbracciarli, piccoli o grandi. Mai visto nessuno scansarla.

Questo anno e’ stato molto, molto bello, e laPicci e’ stata felice di andare a scuola. Ha imparato tantissimo, ha giocato, fatto sport e nuove amicizie. Ora ha iniziato il summer camp, che frequentera’ fino ai primi di agosto. E poi iniziera’ la prima elementare! Raccontatemi dei vostri!

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8 commenti

  1. Che bel post. Io trovo molto interessante e giusto frequentare i corsi in base alle proprie capacità per potenziarle e senza avere il rischio di annoiarti se sai già le cose. Mi piace anche il fatto che cambino insegnanti e compagni, tieniti tu cinque o tre anni compagni o insegnanti odiosi, almeno hai una possibilità di cambiarli.

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  2. anche uio trovo giusto i corsi suddivisi per capacità: mio figlio a 4 anni faceva moltiplicazioni e divisioni, leggeva ovviamente benissimo, a 7 anni risolveva sistemi di equazioni di primo grado a 3 incognite, faceva le potenze e le radici quadrate. la sua maestra di prima e seconda, quando in classe lui terminava in tempo zero gli esercizi, gli dava le schede della quinta in modo che non passasse il resto del tempo a guardare il soffitto mentre i compagni finivano gli esercizi. purtroppo in terza e quarta ha cambiato maestra, che non lo stimola, per cui ha iniziato a odiare la matematica per cui fino a quel momento aveva avuto una passione smodata: per forza, si annoia a morte in classe e coi compiti a casa, prende solo 10 e lode consegnando le verifiche dopo 15 minuti a far tanto, e viene tenuto a freno. per carità, è giusto che faccia quello che fanno i compagni, ma sarebbe altrettanto giusto dargli cose alla sua portata quando ha consegnato in modo da non fargli passare il resto del tempo a far nulla

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