Miami è spesso accompagnata da una serie di stereotipi che si rinforzano fondamentalmente a causa del tipo di turismo che la contraddistingue. Miami è infatti una destinazione di viaggio molto popolare, per chi vuole fondamentalmente rilassarsi e fare un po’ di mare con la movida serale. Ma quella, ehi , è Miami Beach, lo sapevate? Ho allora deciso di scrivere un post per smentire le tante voci che non rendono giustizia alla città che mi ha accolta a braccia aperte tanti anni fa.
Come accennato, partiamo innanzitutto dalla geolocalizzazione: Miami è quella indicata dalla freccia.
SI TROVA SULLA TERRAFERMA.
Quella che voi turisti frequentate esclusivamente maggiormente, quella cosa sulla destra barrata da una X, no, quella si chiama Miami Beach, è un’altra città, ha un altro sindaco, la sua polizia, le sue leggi, e soprattutto non assomiglia per niente a Miami.
Passiamo ora a discutere i vari stereotipi:
1. A Miami non c’è niente da vedere
Chiaro che no, se quando venite state solo sulla spiaggia. E chiaro che no, se paragoniamo le Everglades al Colosseo.
Miami è una delle grandi città più giovani degli Stati Uniti. Venire qui e pretendere di trovare pietre di 3000 anni fa come in Europa è un preconcetto, proprio perché non siamo in Europa. Ma sapevate che a Miami ci sono i resti degli insediamenti dei nativi americani risalenti a 2000 anni fa?
Le Everglades, sebbene minacciate, sono ancora pressoché’ inalterate e meravigliose come un tempo. Posso capire che questo sia meno interessante rispetto alle città d’arte su cui si fondano i nostri canoni culturali, ma allora non muoviamoci dall’Europa, no?
Buttarsi sulla spiaggia a Miami Beach e non andare mai una volta dall’altro lato del ponte, magari passando dalla bellissima Venetian Causeway, fatevelo dire è un errore. Cioè, liberissimi di fare una vacanza di questo tipo, ma poi non dite Eh a Miami non c’è niente da vedere. Siete voi che non avete voluto vedere niente!
In alternativa o dopo la spiaggia potete vedere:
- Coconut Grove, il quartiere dove originariamente vivevano gli schiavi Bahamensi che hanno costruito la città nel 1896
- Coral Gables, costruita a immagine europea
- La Calle Ocho, o Little Havana, dove invece si stabilirono i primi esuli cubani a partire dal 1960
- Virginia Key, la spiaggia della segregazione razziale
- Downtown Miami, il distretto finanziario della città con la nuova Manhattan sul mare
- Wynwood fatta di sperimentazione e controcultura
- La moda esclusiva al Miami Design District
Lo so che mi dilungo troppo. Volete una piccola guida?
2. Beati voi che state in spiaggia tutto l’anno
Come tante persone che vivono al mare, noi miamensi la spiaggia la vediamo poco. Un po’ perché quando ci vivi la dai per scontata, un po’ perché al fine settimana ci sono feste di compleanno di classe o attività sportive, un po’ perché se fanno 18 gradi abbiamo freddo, un po’ perché lavoriamo.
Però ecco, io come tanti locals, a Miami Beach non ci vado ma spesso scelgo una delle sedici bellissime spiagge che ci sono qui.
3. Ma come non vai a Miami Beach?!
Parcheggio introvabile, traffico, confusione, tutto e’ piu’ caro, perfino la benzina. Dovrei? L’unica zona che a volte frequento e’ SoFi, proprio quella cerchiata che dice Wow it’s quiet!
4. Ma come non conosci il locale che ha appena aperto su Lincoln Road
No, appunto.
5. I residenti di Miami Beach non attraversano mai il ponte
Che poi i ponti sono 3 e ci vuole proprio impegno ad evitarli! Ma ecco, chi vive a Miami Beach non ha il benche’ minimo interesse a percorrere quelle poche miglia di distanza dal ponte per andare, che so, a Wynwood, il Design District, il Downtown, o alla bellissima Saint Bernand de Clairvoix. Gli dici “ci vediamo a Coral Gables”: Cheeeeeeee???? Ma sei matto? Ma e’ mezz’ora di strada! Sapessi caro mio, per venire da te il traffico e’ molto di piu’!
6. Che figa la movida ogni sera
La movida e’ solo in quel posto che dicevamo all’inizio con la X sopra. E non e’ un caso che io abbia scelto proprio la X.
A Miami siamo abbastanza allineati con gli orari americani, e se abbiamo bambini in eta’ scolastica si va a letto molto presto. Miami, a differenza di molte grandi citta’ americane, ha locali aperti fino tardi, ci sono tanti servizi h24 domenica compresa e ci sono macchine in strada a qualsiasi ora. Perche’ essendo una citta’ che vive molto di turismo e servizi, tantissime persone hanno turni notturni.
7. Ma come ti svegli alle 6?!
Vorrei qui aprire una parentesi su cosa e’ socialmente accettato in USA e cosa e’ socialmente accettato in Italia.
In Nord America e’ abitudine svegliarsi presto. Le persone si alzano alle 5, che so, per fare sport. Quasi tutte le mie amiche mamme latine si svegliano alle 4 per preparare colazioni e pranzi alla famiglia. La mia sveglia suona alle 6, non cosi’ presto alla fine. Ma per qualche motivo, secondo gli italiani io che vado a letto alle 10 e mi sveglio alle 6 dopo aver dormito 8 ore sono da ricovero, mentre quelli che vanno a letto alle 3 di notte e si svegliano alle 7 dopo averne dormite 4 sono normalissimi.
A Miami c’e’ sempre traffico e per andare da A a B in ora di punta (cioe’ quasi sempre) ci vuole almeno mezz’ora un’ora. A Miami c’e’ un buon clima e le persone si svegliano presto per fare sport all’aria aperta, oppure perche’ il pulmino della scuola passa alle 6.15. Conosco genitori che iniziano il turno alle 7.30 in ospedale e lasciano i figli a scuola alle 7.
In America ci si sveglia presto in generale, vuoi per frequentare le lezioni, vuoi perche’ in inverno, altrove, la luce e’ poca e le giornate sono corte ma il fuso di Miami e’ lo stesso di New York. Non e’ ancora certo se la Florida avra’ il suo fuso orario, ma qui nonostante il clima sia decisamente buono tutto l’anno gli orari restano nordamericani. Se la proposta di legge verra’ approvata avremo piu’ luce al pomeriggio, con grande disappunto dei Floridiani perche’ i bambini andranno a prendere lo scuolabus in piena notte.
8. Miami e’ una citta’ violenta
Questo stereotipo e’ in parte vero. Miami e’ una citta’ che storicamente e’ stata molto violenta, soprattutto per quanto riguarda Miami Beach. Negli anni ’80 il traffico di droga e la criminalita’ che vi girava intorno erano incredibili. Ora e’ diventata una citta’ molto piu’ sicura, anche se statisticamente resta piu’ pericolosa di altre citta’.
Ovviamente tutti noi evitiamo la maggior parte delle zone calde e dovreste anche voi.
Al di la’ delle statistiche resta il fatto che in otto anni qui la cosa peggiore che ci sia capitata e’ stato il furto del motorino. Ah si’ e qualche carta clonata. E il mio motorino e’ stato ritrovato.
9. Miami non e’ una citta’ a misura di famiglia
Ok, non conosco gli Stati Uniti e non so quali siano i parametri per giudicare una citta’ piu’ a misura di bambino. Indubbiamente una metropoli non e’ di per se‘ a misura di bambino. Ma a me Miami sembra offrire molto alle famiglie. Piu’ della bellissima e tranquillissima Naples. Ma che dirvi, magari sono strana io che cerco una grande offerta culturale.
Se volete sapere come si vive qui, date un’occhiata al sito areavibes, dove trovate una onestissima review di Miami, e potrete guardare quartiere per quartiere.
Leggi anche: Miami per bambini
10. Non c’e’ bisogno di sapere l’inglese a Miami
E’ verissimo, non c’e’ bisogno di sapere l’inglese. Si puo’ vivere benissimo parlicchiando spagnolo e il nostro amato italiano, soprattutto a Miami Beach. Ma se volete avere un lavoro migliore e guadagnare di piu’, un buon inglese e’ indispensabile. A volte un broken English con un titolo di studio fanno la differenza per iniziare a fare carriera. E noi italiani si sa che siamo grandi lavoratori. Rispetto alla media qui, credetemi, facciamo la differenza.
Ah: quando cercate lavoro e dite che parlate due lingue (italiano e inglese) pensate che qui la stragrande maggioranza ne parla 3 se non 4.
11. A Miami si mangia male
Miami e’ la food and drink city che sta crescendo piu’ velocemente di tutte. Sono arrivata qui che era una citta’ depressa per la crisi immobiliare e in 8 anni ho visto le cose cambiare ad una velocita’ pazzesca. La qualita’ dell’offerta turistica cresce in rapporto al benessere che ruota intorno a questa citta’. Non e’ una metropoli dal reddito pro-capite elevato, esiste ancora una grande disparita’ sociale che solo una citta’ di frontiera puo’ avere. Ma da 8 anni attira investimenti. Ho visto nascere Wynwood dal niente (come niente e’ quello che la circonda) e farne un quartiere trendy e di sperimentazione culinaria. Il Design District idem, e si e’ costruito un identita’ opposta e di tutto rispetto.
Un certo tipo di residenti resta nella sicurezza offerta da arroz y frijoles (esattamente come gli italiani con gli spaghetti al pomodoro) e da li’ non si sposta, ma la maggior parte dei miamensi e dei turisti stranieri cerca altro. Le Miami Vibes sono caldo, palme, mare, musica latina, alcool e buon cibo internazionale.
Ma in fondo pure questo e’ un po’ uno stereotipo.
Scopri di più da Lucy in Florida
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Per tante cose sembra Melbourne! Nemmeno io vado spesso al mare, nonostante ci viva vicina 😅
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Vedi? Allora sono pronta anche per Melbourne 😊😊
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Dai dai! 😃
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Veramente chiaro e utile come altri post di Erolucy. Siamo prossimi a trasferirci io e mia moglie, abbiamo il visto E2, ed io ho difficoltà a distinguere Miami da Beach nonostante sia già venuto parecchie volte. E poi questa descrizione della città me la sta facendo sentire più ” vicina”.
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Ahahah ottimo Gregorio, si parte col piede giusto!!
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Grazie per la d’estinzione Miami Beach e sempre carinissima e non te solo ocean drive . Prova West Ave . Abiamo wholefood , tradejoe , ritostorants e passiegiate paradizica 🤗…. Io amo Miami Beach .
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🙂 grazie Bea!
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[…] Allora siccome la gente pensa che noi che ci viviamo stiamo sempre col mojito in mano e balliamo a piedi nudi sulla spiaggia fino al mattino, ho deciso di raccontare un po’ come invece viviamo noi residenti a Miami. Siete curiosi? Continuate a leggere il mio post: Stereotipi su Miami. […]
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