Siamo finalmente giunti alle elezioni presidenziali americane! Sara’ vincitore Trump, o Biden? Non vedevo l’ora che arrivassero, non tanto perche’ e’ il mio primo voto presidenziale, ma perche’ cosi’ Facebook la smette di tempestarmi di messaggi tipo Vota! Hai votato? Spedisci il tuo ballot! Lo sai che in Florida puoi fare early voting?

Si’, lo sapevo. Al netto delle polemiche tra gli schieramenti, queste sono tutte le possibilità per chi risiede negli Stati Uniti:

1. chiedere che la scheda elettorale venga inviata per posta, e rispedirla via posta oppure consegnarla in uno dei siti dove si fa voto anticipato.
2. Si puo’ appunto votare anticipatamente, qui in Florida per le due settimane precedenti election day. Oppure
3. Aspettare il giorno delle elezioni e votare di persona.

Leggi anche: Midterm Elections: il voto in America

Come raccontavo nel post linkato qui sopra, che vi invito a leggere per conoscere in dettaglio il sistema di voto negli Stati Uniti, anche questa volta siamo chiamati ad esprimerci su una serie di altri quesiti, che in parte riguardano la composizione del Congresso; in parte, qui in Florida, un referendum per innalzare il minimum wage ai lavoratori; e in parte, qui a Miami, riguardano l ‘elezione dei rappresentanti dei distretti scolastici e della giustizia.

La campagna elettorale

Negli ultimi mesi televisioni, giornali e social media ci hanno tempestati di informazioni sui due candidati alla presidenza, Donald Trump e Joe Biden, di cui conosciamo i misfatti meglio delle virtù. Ma su tutte le altre questioni non c’e’ assolutamente informazione: qui negli Stati Uniti infatti non esistono tutte quelle trasmissioni di approfondimento politico che abbiamo in Italia, e che permettono – giusta o sbagliata – di costruirsi una opinione politica. Qui sono le piccole tv locali, ispaniche, che in parte svolgono questa funzione, ma il grosso bisogna fare la fatica di cercarselo in rete. Se infatti si vuole tentare un punto di vista indipendente e super partes, l’unica e’ mettersi alla ricerca attiva di informazioni. Richiedere un sample ballot a casa semplifica tantissimo le cose, perche’ ci si puo’ prendere tutto il tempo necessario a riflettere su questioni della societa’ in cui si vive.

La Florida e le elezioni presidenziali americane

La Florida, lo saprete, e’ uno stato chiave durante le elezioni presidenziali. Uno di quelli che fino all’ultimo tiene in sospeso i risultati elettorali. Composta da moltissimi ispanici, la Florida e’ piuttosto equamente divisa tra, a grandi linee, un voto liberal nelle grandi citta’ come Miami o Orlando, e un voto repubblicano nelle zone piu’ interne e rurali. Quest’anno inoltre, a livello nazionale, il numero dei votanti di origine latina supererà quello dei votanti di origine afroamericana.

Contrariamente a quello che si pensa intuitivamente, i latini non votano per i liberali. La stragrande maggioranza dei cubani vota un presidente repubblicano, proprio a causa della dittatura socialista a cui sono stati costretti. E uno dei capisaldi del partito repubblicano – e dei suoi elettori – e’ bollare come socialista qualsiasi tentativo di dare piu’ opportunità a chi ha meno.

Per i democratici, questo concetto e’ davvero arduo da comprendere.

Perché i latini votano repubblicano?

Oggi vi propongo un articolo che spiega chiaramente perché i latini generalmente votano repubblicano. E spiega anche come i democratici abbiano fallito ogni tentativo di agganciare quel tipo di voto. Nel link qui sopra trovate l’articolo completo, in inglese. Qui sotto tradurro’ alcuni passaggi:

“[…] milioni di Latini voteranno (o hanno gia’ votato) per Trump. Circa un terzo dei Latini generalmente vota repubblicano durante le elezioni, e la campagna elettorale di Trump ha parlato direttamente a loro, dimostrando di avere una profonda comprensione del loro particolare punto di vista, le cui radici solide e profonde si concentrano nei concetti di individualismo, opportunita’ economica, e valori sociali tradizionali. Questo pensiero e’ trasversale a qualsiasi classe sociale, provenienza geografica, o eta’. I Latini che votano per Trump hanno una sola cosa in comune: sanno cosa significa essere Americani.

I liberali potrebbero accusare questi Latini di votare contro i propri interessi, ad esempio la malagestione della pandemia, il tentativo di Trump di cancellare Obamacare, oppure tutte le restrizioni introdotte sull’immigrazione. […] I Latini che votano per Trump ovviamente comprendono perché si cerchi di venire a vivere negli Stati Uniti, ma vogliono che sia fatto in modo legale. La massiccia immigrazione che si sta verificando negli ultimi anni non e’ lontanamente paragonabile a quella dei loro antenati che arrivarono negli Stati Uniti. […] Secondo loro, una immigrazione senza regole ha un effetto negativo […] sull’economia e il benessere delle loro famiglie, perche’ quando l’economia crolla i Latini sono i primi a risentirne.

La campagna elettorale di Trump sembra parlare direttamente alla giovane generazione di Latinos nati negli Stati Uniti, con messaggi che puntano alla imprenditorialità e alla mobilità economica. Affermazioni come Sono fiero dei lavoratori ispanici e di come loro contribuiscano alla spina dorsale degli Stati Uniti, potrebbero determinare una svolta di voto in Stati chiave confinanti con il Messico.”

Se siete interessati ad approfondire questi argomenti, vi propongo un altro articolo che analizza più in dettaglio la composizione del voto latino. Se invece siete interessati alla questione cubana nello specifico, questo e’ un altro articolo interessante.

Staremo a vedere cosa accadra’ nelle prossime ore!