Quel giorno di ordinaria follia: 3 isn’t the magic number

Dal momento che prima o poi mi trasferirò ho deciso di revocare il mio contratto con la 3 e rientrare in Vodafone con la ricaricabile. Il passaggio è avvenuto in pochi giorni, il problema è stato voler riconsegnare il telefono per non pagare anche quella penale.

Fino al 16 agosto il servizio clienti business non è stato disponibile, ma prendo delle informazioni in rete: dicono di riportare il telefono presso il rivenditore da cui lo si è acquistato, e così faccio il giorno dopo. Il consulente mi dice che del ritiro se ne occupano soltanto i punti 3 “diretti”, tutti in centro. La mia santa amica si propone per accompagnarmi al negozio di stazione Termini.

In questi giorni Roma è un cantiere, un po’ per i lavori della metro C, un po’ perché d’estate si approfitta per riparare quelle buche che il 2 settembre torneranno voragini. Andiamo in macchina perché la metro A è chiusa per adeguamento della linea.

Troviamo un parcheggio a pagamento accanto alla stazione, prendiamo il bigliettino ed entriamo. Subito ci viene incontro un gruppetto di zingari da cui si distacca una donna che ci dà indicazioni verso un posto libero. La ignoriamo e parcheggiamo altrove. Ci segue e appena scendiamo la solita litania “BuOngiOoooornoooo signOoooooora”. La mia amica: ”Ma questo è un parcheggio a pagamento!” e la tipa: ”Sì, dopo”.

Cioè paghi prima loro e poi il parcheggio privato. Poi dici che non e’ racket.

Sfidando la incolumità della macchina e anatemi vari ce ne andiamo, ma passando davanti al gabbiotto noto un dipendente e non resisto: “Mi scusi, ma qui dentro è pieno di parcheggiatori abusivi!” “Signora, è diciassette anni che è così. Questo è un parcheggio NON CUSTODITO E NON ASSICURATO. Se vuole reclamare scriva a Grandi Stazioni.”

Edit: l’ho fatto, non mi hanno minimamente ca**ta.

un giorno di ordinaria follia

Ci incamminiamo verso la stazione. Il percorso è accidentato, per i lavori hanno chiuso un tratto enorme di strada e per arrivare all’ingresso dobbiamo attraversare i capolinea degli autobus. Sembra di stare a Beirut. Uno schifo assurdo. Transenne, bancarelle che vendono cineserie, puzza, barboni, tassisti che ti falciano… No, questa non è la mia città. Chi l’ha fatta diventare cosi’?

Arriviamo finalmente a ‘sto negozio 3, nel centro commerciale sotterraneo. La consulente prende i miei dati, il documento, inserisce tutto al pc poi mi guarda con aria inquisitoria e mi chiede: ”Ma lei dove l’ha preso questo telefono? A me non risulta associato ad alcun portafoglio clienti” insinuando che lo abbia rubato o che stia tentando una ricettazione. Chiama il servizio clienti e solo dopo dieci minuti vengono a capo del busillis: è un contratto business. “Ma signora, noi non trattiamo i clienti business!! Deve chiamare il 139 e farsi dare il codice per far venire il corriere a casa che le ritirerà il telefono a domicilio!

Ho già provato a chiamare il 139, ma da cellulare non riesco perché non sono più cliente, e da casa ho provato ma non sono riuscita a parlare con un operatore. “Perché erano chiusi per ferragosto. Oggi ci riuscirà.
Quando sento queste cose amo sempre ricordare che quando lavoravo ai vari call center (vodafone e telecom) noi operatori facevamo i turni e lavoravamo pure a natale e capodanno, una sorta di telefono amico per maniaci e cuori solitari; ma se ti si guastava il telefono no, dovevi aspettare dopo le feste perché i tecnici non lavorano 24/7 come gli operatori sfigati. Utili i sindacati, eh?
Abbiate pietà di chi fa quello schifo di lavoro a tutele zero.

Andiamo a pranzo, poi continuiamo i nostri giretti e alle 18.15, da casa, chiamo il 139: “il servizio è attivo dalle 10 alle 18, grazie!” GRRRRRRRRRRR!!!!

La mattina dopo alle 10 richiamo. La prima volta l’IVR non registra bene il mio numero di telefono. Riattacco e richiamo. “Per parlare con un operatore digitare 9.” Silenzio. Dopo due minuti di vuoto riaggancio e richiamo per la terza volta. Finalmente risponde una voce. Straniera. Cioè parla italiano ma è una donna straniera, hanno sicuramente delocalizzato il servizio clienti. Non riesco a capire se è romena o marocchina, ma tant’è: “No signora, lei deve chiamare il 139” “Ma io ho chiamato il 139!” “No, questo è il numero verde furti e smarrimenti” “Guardi, io ho fatto il 139, poi non so perché è arrivata a lei la chiamata” “Comunque non posso aiutarla, o richiama il 139 o manda un fax” “Sì, e il telefono glielo riconsegno via fax?

Mi attacca in faccia.

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Scrivo il fax arrabbiatissima e vado in tabaccheria per spedirlo. La prima è chiusa per ferie, la seconda ha il fax rotto, la terza mi dice:” Signora, certo che funziona! Lei quando deve mandare un fax venga qui da noi!” Ero a Montesacro, io abito a Cesano. “Ma lo sa dove abito? Per trovare una tabaccheria aperta sono arrivata fin qui!!” Iniziamo a chiacchierare dei lavori stradali e di strade intasate, poi le racconto le difficoltà di riconsegnare ‘sto cavolo di telefono e la signora, materna: “Sì vabbè, mò il fax l’hai mandato, ora però vatte a prende un po’ di sole che sei bianca bianca!

Questa e’ la mia Roma.

Il giorno dopo vado in banca e revoco la domiciliazione, per stare sicura. Un’ora dopo mi chiama il famigerato servizio clienti, sempre quello delocalizzato. “Signora la chiamo per il fax che ci ha inviato, però non riesco ad inserire il suo indirizzo, può fornirmene uno alternativo?” Le do quello della mia santa amica. “Allora signora, ho inserito l’indirizzo ma non trovo il cap. Ora cerco con i nostri sistemi, se non mi risente vuol dire che è andato tutto bene e la chiamerà il corriere per il ritiro.

Due ore dopo scarico le email. Mi scrive la 3: 

Gentile Sig.ra, a seguito della sua richiesta le comunichiamo che abbiamo inserito i due indirizzi da Lei forniti ma non siamo riusciti a inserire la richiesta. La preghiamo gentilmente di chiamare a DHL al numero 199199345 e fornire il nostro codice cliente così la spedizione viene a nostro carico. Debe informare che non abbiamo potuto inserire la richiesta e per quello stà chiamando. Siamo a disposizione per eventuali comunicazioni al numero 139*, disponibile anche dal menu Preferiti del suo cellulare 3.

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Fate mpo’ come ve pare. Io lunedi’ sono in Florida.


Scopri di più da Lucy in Florida

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7 commenti

  1. […] Io so gia’ come sarebbe stato in Italia: siccome avrei avuto torto a prescindere, sarei arrivata allo sportello col coltello tra i denti per ottenere quello a cui avevo diritto e mi avrebbero detto che avevo sbagliato io a fare qualcosa. D’altronde quella volta che dovetti restituire il telefono della Tre fu un incubo. […]

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