Le regole della strada

Negli ultimi giorni almeno cinque persone mi hanno scritto dall’Italia chiedendomi info su Miami. Inevitabilmente, quando vogliono sapere come mi trovi dico Molto bene! Per molti versi la citta’ e’ simile a Roma, c’e’ tanto traffico, i mezzi pubblici fanno pieta’, il clima e’ umido, e c’e’ tanta immigrazione. Poi pero’ ci penso e mi dico Eh, ma mica e’ proprio uguale il traffico qui.

Tanto per cominciare, i motorini non possono sfrecciare come je pare. Se hai moto o motorino e non sei in fila al semaforo – ergo, c’e’ coda – non puoi passare avanti ma aspetterai il tuo turno come se fossi un’automobile. Certo, qui in Florida il casco non e’ obbligatorio mentre lo sono gli occhiali. Come dire, se non vuoi indossare il casco, il rischio di romperti la testa, e’ solo tuo; ma se ti va una cosa negli occhi metti a repentaglio anche gli altri, pedoni e automobilisti.

La svolta a destra, a meno che non sia espressamente scritto, ci siano problemi di visuale o attraversamenti pedonali, e’ sempre consentita. Questo permette di far defluire il traffico.

Il limite di velocita’ in citta’ e’ di solito ben segnalato, 35 o 40 miglia all’ora. Sulle rampe di accesso scende fino a 15 o 20 – ne sappiamo bene qualcosa.

Avete preso una multa anche voi? Andate alla Ticket Clinic.

 

Una cosa che trovo tanto, tanto civile e’ il rispetto per il pulmino della scuola. Ce ne sono tanti che girano, pubblici e privati, e ciascuno fa un percorso predefinito ad un certo orario per venire incontro alle esigenze di tutti. Quando il pullman si ferma per far scendere gli studenti, a meno che la strada non sia divisa da uno spartitraffico, si fermano le macchine in entrambe le direzioni. Dal pullman esce fuori un cartello con scritto stop sia avanti che dietro, e in alcuni casi una sbarra. Le macchine sono in coda su entrambi i lati fino a che i pedoni non hanno completato l’attraversamento.

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A proposito di pedoni, qui ovviamente si lasciano attraversare, non si aggirano come facciamo a Roma. Anzi, veramente e’ buona norma star fermi almeno un paio di metri dietro le strisce finche’ non sono saliti sul marciapiede.

Lo stop significa stop. Ci si ferma, si guarda ai due lati, e si riparte.

Il parcheggio non e’ mai in doppia fila. A parte gli interi palazzi adibiti a parcheggio, sulle strade ci sono i parchimetri, la cui tariffa varia a seconda della zona. Si puo’ pagare con monete, banconote, carta di credito o pay by phone, una app su cui si digita il numero della location del parcheggio e la durata. Poco prima della scadenza arriva un sms sul telefono e se necessario si estende la durata. Il controllo avviene random e con un aggeggio che verifica il pagamento virtuale, e pagano tutti.

Questo invece e’ uno sports bar come tanti ce ne sono qui, cioe’ una birreria con seicentomila tv dove seguire qualsiasi sport. Annesso a Flanigan’s c’e’ un liquor store, sempre dello stesso proprietario, che ha pensato bene di mettere in chiaro le modalita’ di sosta davanti al suo negozio.

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Questo buffo cartello invece e’ nel parcheggio di Kohl’s. Non c’entra niente ma mi ricorda di quando laPicci era nella mia pancia 😀

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Ho gia’ raccontato della multa di mio marito. Questo invece e’ accaduto a me qualche settimana fa. Accanto al supermercato dove faccio la spesa c’e’ un mall dal parcheggio odioso, perche’ ospita, tra i vari negozi, anche una palestra aperta 24/7 che ovviamente e’ gremita di gente. Le distanze in questo parcheggio sono strette e ogni volta che vado devo stare in coda ad aspettare che le persone facciano manovra tra colonne, auto parcheggiate e spazi particolarmente angusti. Insomma, mi dico, lascio la macchina e vado al mall a piedi, e poi torno a fare la spesa.

Poco prima di uscire dal parcheggio del supermercato mi spunta davanti un security in bici. You’re not allowed to leave the car and go away.

Giuro che mi e’ preso un colpo. In tanti anni che vado in quel supermercato, anche quando ero in vacanza, mai vista security. Ora so che c’e’, e che fa il suo dovere fino in fondo.


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27 commenti

  1. E sai quanti ne son stati fatti fuori qui perche' all'uscita dell'autobus attraversavano senza guardare.E si' che il mondo si ferma per un misero scuolabus.In Kentucky e' l'unico posto in cui mi e' capitato di incontrarne uno in fermata. Su una strada di campagna a quattro corsie in mezzo al nulla dove chiunque potrebbe sfrecciare a 200 senza che nessuno dica niente. Dall'altro senso lo scuolabus si ferma e tira fuori lo stop, e tutto si ferma. L'autista ha aspettato anche che i bambini attraversavano la strada DI FRONTE l'autobus ed e' ripartito solo quando erano dall'altra parte. Figurati che qui il consiglio quando scendi dall'autobus e' “passa dietro, perche' se attraversi davanti l'autobus ti mette sotto quando riparte”.

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  2. la cosa che mi più mi sconvolge ogni volta qui è il rispetto per i pedoni, qui attraverso sempre senza paura. E ora abbiamo preso l'abitudine anche noi a fermarci quando i pedoni sono ancora sul marciapiede ma con l'intenzione di attraversare 🙂

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  3. Carina quella degli occhiali da sole senza casco obbligatorio, sembra surreale! Qui in Oz il casco e' obbligatorio anche per le bici. Per le strisce pedonali stesso massimo rispetto ma per ibambini che attraversano ci sono degli addetti con cartello stop che si piazzano in mezzo alla strada e sono quasi un'istituzione del proprio quartiere. Comunque Miami e' divertente, anche solo guardare le tipologie di macchine che guidano fa spettacolo. Mi ricordo tutti i rappers che guidavano assurdi fuori strada tipo carriarmati fermi ai semafori con la musica a tutto volume, tamarri ma divertente! L'Australia e' piu' hippy, pace e relax e vogliamoci tutti bene…piu' California anni 70 direi anche a giudicare dalle macchine!

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  4. Io ieri mi sono trovata davanti una scena incredibile… due signore anzianotte erano con l'auto tra le barriere del passaggio a livello, sguardo perso nel niente ed immobili accato all'auto, per fortuna c'era spazio tra le rotaie e le barriere, però insomma, è da cerebrolesi passare mentre si abbassano!in compenso giovedi mentre ero in bici un'auto mi ha tagliato la strada per svoltare a destra…ormai quì sembra di guidare in India…

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  5. Mia cognata a 12 anni è scesa dal bus scolastico e mentre attraversava una macchina in sorpasso l'ha investita causdandole un trauma cranico, una profonda cicatrice sul viso, una frattura del menisco,che poi ha dovuto asportare e una frattura del gomito con una parziale invalidità…e tutto per non voler aspettare un minuto.

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  6. Cadi a fagiolo, giusto oggi pomeriggio ho avuto un acceso diverbio (eufemismo) con un altro guidatore. Non è solo Roma eh, guarda io se c'è una categoria che ultimamente odio sono proprio le persone al volante (o al manubrio). Purtroppo però c'è un tipo di maleducazione che non si riesce a sradicare. L'idea che tutto ci sia dovuto: anche la precedenza in strada, magari a discapito di un povero pedone, come ha scritto anche Moky. Credo che in strada si veda il peggio di quello che la civiltà italiana sta diventando.(I miei ultimi commenti sono di un pessimismo cosmico… ma su certi argomenti… 😉 )

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  7. In California, dove ho avuto l'auto a noleggio, guidare e' facilissimo. Persino attorno e dentro Los Angeles, una megalopoli con autostrade a 12 corsie. Traffico copioso ma disciplinato. Strade dritte e immense. Si va anche senza gps come noi, e' tutto supersegnalato, impossibile perdersi. Per non parlare dei semafori intelligenti, almeno noi li soprannominammo cosi': agli incroci scattava un meccanismo per cui se c'erano poche auto il rosso durava meno.Qui non si può certo dire che il traffico sia ordinato e composto, anche se ovviamente ho visto di peggio da noi…ma sulla questione attraversamento pedonale credo abbiano una “morale di ferro”. Si fermano sempre, sempre e comunque per lasciar passare, e mi fa un po' strano vedere i miei ospiti italiani che esitano sempre prima di attraversare le strisce. Sono abituati male! In Svizzera (Zurigo) sono talmente precisi che se non attraversi sulle strisce rischi invece che l'auto in arrivo non si fermi affatto, provato sulla mia pelle 😀

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  8. Io ho Avuto il trauma a Natale al rientro..a Bg guidavano tt come pazzi e un sacco di maleducati.. Le bici e i motorini che to sfrecciavano da tt e 2 i lati.. Insomma abituata qui che rispettano tutto e tutti.. 'Naltromondoproprio!

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  9. […] Vengo da Roma dove la gente sul Raccordo sembra essere sempre su GT Racing. Miami e’ famosa per essere la citta’ in America dove si guida peggio. Ma io non rimpiango affatto la precedenza mancata, i sorpassi in tripla corsia, i 150 all’ora sulla strada statale e i pedoni falciati. Qui ci si ferma sempre a far passare i pedoni, stop significa davvero STOP e se sgarri sbuca dal nulla la volante che ti ferma. Ahem, spesso. Ma potete leggere qualcos’altro in Le regole della strada. […]

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