Costruire il credito – building credit and credit history

Nell’ultima settimana mi hanno scritto tre persone per sapere da dove iniziare per poter costruire il proprio credito una volta trasferiti negli Stati Uniti, perche’ la confusione e’ davvero tanta. Provero’ quindi a tracciare delle linee guida che sono delle indicazioni generiche su come funziona qui il sistema del credito.

La prima cosa che dovete fare e’ dimenticare i concetti italiani di bancomat e carta ricaricabile.
Reset.
Qui esistono solo carta di debito e carta di credito.

La debit card e’ a tutti gli effetti il nostro bancomat, quindi spendi quello che c’e’ nel tuo conto e niente di piu’. Le differenze con i nostri conti correnti italiani sono essenzialmente due: ogni checking account (conto corrente) e’ spessissimo collegato anche ad un savings account, che sarebbero i risparmi. Ad ogni busta paga paycheck io trasferisco tramite app della banca una somma sul mio savings account e accumulo un po’ di risparmi, magari per far fronte a delle spese impreviste. La seconda differenza e’ il plafond per poter ritirare (withdraw): a parte che qui nessuno gira con i contanti in tasca perche’ pure il caffe’ si paga con la carta (no, ieri ho pagato 0.08 centesimi di differenza in un negozio), il limite giornaliero e’ di solito $1000. Gia’ che ci sono, aggiungo pure l’altra enorme differenza con le banche italiane: il deposito di assegni, che insieme alla carta sono usati per pagare quasi qualsiasi cosa, e’ possibile anche caricando foto del check sulla app della banca senza uscire di casa.

La carta di credito e’ invece, esattamente come in Italia, una somma di denaro virtuale che un istituto di credito vi presta e che poi vuole restituiti con degli interessi. Avere una credit card e’ il passo fondamentale per iniziare a costruire la propria credit history, e viene rilasciata a chiunque sia un discreto pagatore. Ma come si fa ad averne una se si e’ appena arrivati e il proprio credit score e’ quindi 0 (zero)?

La prima cosa da fare dopo aver ottenuto il SSN (Social Security Number) e’ chiedere una secured credit card. Si tratta di carte di credito erogate a chi, appunto, non ha una credit history o ad esempio ha fatto bancarotta. Certo bisogna dimostrare di avere un certo reddito annuale, individuale o familiare. La secured card si collega al proprio checking o savings account, si versa una somma variabile tra $49, $99, o $200 e si e’ approvati per una somma proporzionale. Io feci la mia prima richiesta ad un paio di istituti, uno mi rifiuto’, Capital One mi pre-approvo’. Se non mi sbaglio versai $49 ed ottenni un credito di $250. Non era molto ma era qualcosa.

Iniziai a spendere i soldi facendo la spesa o comprando qualcosa per me. Il consiglio e’ di non superare i due terzi del totale della carta. Dopo qualche settimana vi arriva un estratto conto (digitale o cartaceo, fate voi) e iniziate a rimborsare il prestito. Il minimo pagamento mensile e’ $25, ed e’ estremamente importante che siate puntuali prima della scadenza per essere considerati affidabili.

Cosa ho fatto io? Ho rimborsato tutto il totale al mese successivo, “riempiendo” di nuovo la carta. Ha giovato al mio portafogli? Si’, perche’ avevo di nuovo $250 da poter spendere. Ha giovato al mio credito? Per niente.

Ho continuato a spendere e a ripagare ogni mese, imparando pero’ a rifondere $50 alla volta. Usare una carta di credito e’ comodo perche’ non ti togli i soldi dal conto dal checking account e hai quelle tre/quattro settimane di tempo prima di dover rimborsare la banca. Quattro settimane sono qui in Usa due paychecks, avete capito ora come si muove l’economia? E’ come quando dicevamo all’alimentari Me lo segni e ti pago il 27? E gli interessi non sono da strozzinaggio come in Italia, perche’ qui tutti usano carte.

Dopo quattro/cinque mesi di pagamenti regolari Capital One mi ha alzato il credito sulla carta da $250 a $500. Contemporaneamente hanno iniziato ad arrivarmi offerte di altre carte da aprire: ho fatto la richiesta per una di quelle che mi aveva pre-approvata, e senza depositare nulla mi hanno offerto $500. In totale quindi avevo ora $1000 su due carte.

Ho continuato cosi’ a pagare puntuale ogni mese prima della scadenza, senza spendere tutto il credito che avevo. In otto mesi il mio credito era schizzato a 780, excellent credit score.
Questa figura spiega da che cosa e’ costituito il proprio credit score:

Poi abbiamo comprato casa.
Nel frattempo avevo aperto una terza carta, e ho deciso di comprare la cucina nuova. Una delle tre carte e’ stata usata per intero per pagarla. Contemporaneamente ho continuato ad usare le altre due, ho prenotato gli alberghi a Disneyworld e a Naples. In poche parole mi sono esposta troppo e ora il mio credito e’ sceso a 600.

Cosa cambia questo nel concreto? Nulla, se non che mi verranno negate nuove carte di credito. Ma continuando a pagare regolarmente per estinguere i debiti senza contrarne di nuovi il mio credito salira’ di nuovo in tempi brevi.

Oltre a troppe spese, cosa altro influisce negativamente sul proprio credit score? Controllare il proprio credit score (sic!) e fare richiesta di nuove carte di credito: si presume che tu sia in bisogno di denaro e che faccia una vita al di sopra delle tue possibilita’, quindi non sei considerato un pagatore affidabile. Aggiungo che una delle mie carte mi da’ la possibilita’ di controllare gratuitamente il mio credit score. Si’ lo so e’ paradossale dover pagare per sapere quale sia il proprio credito.

Ci sono poi altri modi per ottenere velocemente un buon credito, ma ecco in poche righe cosa e’ opportuno fare per costruire il proprio credito e per mantenere una buona credit history negli Stati Uniti: farsi prestare dei soldi da una banca e ripagare il debito in un tempo ragionevole.


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22 commenti

  1. Io non trovo che sia
    “Esattamente come in italia”. Mai pagato ibteressi sulla mia carta di credito italiana, ne’ mi sono mai dovuta preoccupare ti estinguere il debit. La carta era associata al conto, se ad aprile spendevo 10 a maggio la banca automaticamente se li riprendeva dal conto senza interessi!

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      • non mi preoccupavo di estingeure il debito nel senso che la banca li prelevava automaticamente dal mio conto! Non dovevo “ricaricare” o “spostare” denaro, il 12 di ogno mese la banca prelevava da sè quanto mi aveva prestato il mese prima 🙂

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  2. Ecco, io non capisco cosa intendi quando dici, a proposito della credit card “esattamente come in Italia”. Io in Italia non ho mai pagato interessi sulle spese fatte con la carta di credito e non ho mai dovuto provvedere personalmente al rimborso: se in un mese spendevo 100 euro con la carta di credito, il 12 del mese successivo la banca in automatico mi prelevava dal mio conto 100 euro. Il meccanismo qui mi sembra molto diverso.

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    • Puoi farlo anche qui, la differenza sta nel fatto che in Italia il tuo istituto di credito ti apre una carta e la collega al tuo conto. Qui puoi averla da banche diverse, ma ogni mese puoi impostare il pagamento automatico dal tuo conto, è uguale.

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  3. E’ difficile da capire in linea teorica ma credo che il sistema americano sia nettamente migliore. Ora che per ben due volte mi sono trovata a che fare con le banche italiane pagherei per poter avere un sistema come quello statunitense! Non ho mai avuto debiti, abbiamo sempre pagato o ripagato tutto puntuale eppure il mutuo sulla nostra casa è cointestato a mio papà e a breve dovremo pagare 800€ per togliere il suo nome.
    Non ti sto a spiegare la rabbia. Trentatrè anni: undici di vita fuori casa come coppia, quindici anni di lavoro a tempo indeterminato di mio marito, la richiesta di un prestito equivalente a metà del valore della casa e senza mio padre non avrei potuto ottenere un mutuo (e quindi una casa – tra parentesi con una rata ridicola rispetto allo stipendio di Salvo).
    Il sistema italiano ci svilisce. In USA mi sembra che si ottenga in proporzione a quello che si dà, in termini di affidabilità. Dovrebbe essere così anche qui, penso ne gioverebbe anche l’economia.

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  4. Ti danno fiducia, ma cosa succede se non paghi? Perchè in Italia non succede nulla, ovvero si, ti ipotecano la casa e bla bla bla ma prima che ti possano cacciare da lì passano anni, magari la differenza di trattamento risiede in questo

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    • Mah, più o meno è lo stesso all’inizio. Dipende dal tipo di debito chiaramente, nei casi peggiori vengono pignorati i beni e si va in bancarotta, ma anche questo è diverso dall’italia, ci si può riprendere.
      E la maggior parte delle carte di credito ti offrono una protezione nel caso tu perda il lavoro o se non si possano pagare delle rate, credo si paghi qualcosa in più o si firmi una clausola particolare.

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