Nido ni

Abbiamo iniziato lunedi’ il nuovo nido. In realta’ questo e’ un ripiego in attesa di poter entrare in quello richiestissimo, dove siamo in lista e si prevede per gennaio/febbraio, speriamo prima. Nonna non verra’ quindi ciao. Abbiamo visitato due montessoriani, fighissimi eh, ma ci e’ stato subito evidente che fanno selezione sul censo: non ci hanno manco fatto fare un tour, “datemi la mail e vi mando le informazioni”. 550$ a settimana, ovviamente non abbiamo mai risposto, ovviamente loro sanno e non ci perdono tempo. Un altro non aveva posto (e comunque pessima comunicazione, manco ci hanno fatti entrare, non ci sarei tornata). Altri due qui in zona prendono solo dai 18 mesi. Insomma, siamo tornati in quello che vedemmo un anno e passa fa, quello con le brandine allestite, avevano posto, ci hanno fatto vedere che i bimbini sotto l’anno li tengono in box e un po’ in terra, got it! E cosi’, lunedi’ abbiamo iniziato.
Picci e’ stata accompagnata dal papa’, visto che un traffico schifoso ci aveva fatto temere che non sarei mai arrivata in tempo al college, quindi hanno portato me e poi sono tornati a prendermi. In tutto ha fatto tre ore, si e’ separata abbastanza tranquillamente, e quando l’ho rivista aveva un bel faccino sorridente. Non aveva pianto. Punto a favore per il nuovo nido!
Martedi’ la porto io, altre tre ore. Bimba piagnucola un po’ quando l’educatrice la prende, pero’ si tranquillizza subito quando la porta in mezzo agli altri bimbi tenendola in braccio. Io faccio in tempo a scambiare due parole in croce con l’altra maestra, sono le 9 e c’e’ ancora viavai di monelli, vabbe’. Vado a rinnovare la patente, torno alle 12.45. Bimba e’ intirizzita di freddo nel box, con un lenzuolino addosso, cacata. La maestra del pomeriggio la cambia al volo e mi rida’ i pantaloni sporchi, che ha l’accortezza di sciacquare, gesto che apprezzo, ma resta il fatto che mia figlia indossava bodino a maniche corte e pantaloncini sotto un lenzuolino con l’aria condizionata a 10 gradi, e non le hanno messo le cose lunghe che avevo lasciato in caso di necessita’. Coperta no, mi avevano detto che la biancheria la forniva la scuola, ma evidentemente non valeva per le coperte.
La situazione mi sconcerta un po’, e la lingua che mastico poco – mica parlano inglese, chiaro – non mi aiuta a poter esprimere un concetto una protesta vibrata.
Mercoledi’ bimba ha la febbre. Capirai, sopra la bronchite che stavamo curando. Due volte le diamo l’antipiretico, due volte vomita dopo mezz’ora averlo assunto. La febbre un po’ scende, ma quando risale e’ piu’ forte di prima e sfiora i 39. Chiamo la pediatra e ci consigliano di portarla in visita. Io ho lezione, gia’ ho perso troppi giorni tra malanni vari, stavolta si immola My – siamo sempre alla ricerca di una babysitter on call senza doverci rivolgere ad agenzie. Mi portano a lezione, attraversano la citta’ per andare dalla pediatra – si’ noi abbiamo lasciato tutto in Kendall, neghiamo l’evidenza di aver traslocato – e poi mi rivengono a prendere. Vivere all’estero ed essere neogenitori significa anche dover imparare cose sulle medicine. Qui il paracetamolo si chiama acetaminofene; in questo caso la prescrizione riguarda supposte, oltre ad un antibiotico per scongiurare il pericolo che ci sia (o si sviluppi) un focolaio di polmonite.
Giovedi’ bimba sta meglio, la febbre scende, lei e’ sempre strafelice e anche con 39 mica era mogia.
Venerdi’ la riporto al nido. Al momento di separarci stessa dinamica funzionante, le maestre tra l’altro ci accolgono con grande entusiasmo, la chiamano La princesa, sempre meglio della vecia che diceva loca, no? Vado a lezione, torno alle 14. La stanza non e’ piu’ gelata, ma mentre tutti i bimbini stanno dormendo, lei e’ sveglia su una sdraietta – e vabbe’, che novita’ che Picci non dorme – con le due maestre attorno a dondolarla, indossa felpa e coperta, Cosi’ siamo sicure che non ha freddo. Il teatrino mi indispettisce. A che pro? Le mani sono calde calde, non gliel’hanno messa prima di aprirmi la porta, ma comunque mi sembra una messinscena. Non ha pianto nemmeno oggi, buon segno. Siiii, ha mangiato e ha dormito. Riprendo la borsa e le sue cose, ce ne torniamo a casa con questa pulce nell’orecchio.
Appena varco la soglia di casa, con la luce del giorno, noto le occhiaie: non ha dormito; ok, lo avevo messo in conto. Svuoto la borsa e lei mi piagnucola intorno, ma avra’ fame?, mi chiedo. La metto al seggiolone e le do’ un po’ della carne che mi preparo, la mangia. Hmmmm. Controllo il porta formula, manca solo una dose. Quindi vuole dire che in sei ore hanno preparato solo un bibe, che ho riportato a casa praticamente sano. Infatti dalle 13 alle 19 il pannolino e’ rimasto asciutto. E questo non va bene per niente.

un’oretta al parco aspettando papa’

Insomma, al momento nido ni. Ora non abbiamo un’alternativa, settimana prossima andremo ancora a cercarne. Lunedi’ senz’altro parlero’ con la maestra, che pero’ non sara’ quella del pomeriggio, e non so di quale delle due e’ la responsabilita’ di quello che e’ accaduto in due giorni. Parlero’ in spagnolo pero’, e il rischio che sia troppo asciutta e diretta c’e’, con le tre parole in croce che conosco. Non vedo l’ora che arriveremo al nuovo asilo, li’ la segretaria ci ha accolti in inglese, spero valga anche per le maestre. Non ne posso piu’ di questa falsita’ nascosta dietro No, no te intiendo di chi vive negli Stati Uniti. Mi da’ la nausea. E detesto le bugie. Ha mangiato? Ha dormito? Dimmi di no, non dirmi di si’ e poi scopro da me che mi hai detto una cazzata.


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55 commenti

  1. La capisco la frustrazione. Ed il non aver alternative.Ma come ti dico spesso ammirò il tuo pragmatismo, la ricerca di soluzione anziché la lagna di default.Se ti servono delle dispense in spagnolo, non hai che da dirlo, mi raccomandò:D

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  2. Beh, addirittura la Picci digiuna nooo! Povera lei. Com'è pacioccosella.Non fa niente se sarai troppo asciutta, l'importante è che capiscano il concetto sennò gli fai un paio di gesti che non potranno fraintendere!Ps leggendo di tutti questi giri in auto mi viene in mente una domanda stupida di curiosità, forse ne hai già parlato ma non ricordo: coi mezzi non si riesce a spostarsi in maniera ottimale?

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  3. Cavoli che brutta questa cosa del non poter parlare inglese con le educatrici :-/Non ti preoccupare se sarai asciutta e diretta, loro devono capire che le balle sono l'ultima cosa che ti devono dire…Forza forza che magari la buona volonta' non manca ed e' solo questione di ingranare..

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  4. Quando bisogna farsi sentire é veramente frustrante non avere padronanza totale della lingua e piuttosto che fare la figura di paperino (hai presente quando urla e strepita ma non si capisce nulla?) visto che si poteva ho lasciato perdere…pero'che barba!

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  5. No vabbè da essere inca***ti 10 giorni di seguito. anch'io odio bugie, l'aria condizionata a manetta….e la difficoltà mia di protestare con forza. speriamo vi prendino al nuovo nido. La tua storia mi ricorda un po' la mia a Milano. Visitai i nidi…il massimo era tenerla in braccio o nei box. Mi prese una tristezza che con il marito decidemmo di prendere l'esosa tata come ci aveva consigliato la pediatra vista la familiarità di patata con le laringiti, faringiti, laringo spasmo….e di farle iniziare il nido a 18 mesi…che poi si è ammalata uguale ma almeno si godeva la scuola di più…

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  6. urka ma allora questi box sono prassi?! Ma per box intendi dimensione tipo lettino? NOn so in Italia, Mamma Zizzo qui su dice che li ha visti a MIlano, ma nè in Olanda (e lì di nidi ne ho visitati un certo numero*) nè in Francia la cosa parrebbe accettabile. Cazzarola c'ha una certa età, non vorrà essere ingabbiata. *mi hai dato il là per rileggere i vecchi post di quando visitavamo nidi… che tenerezza misto malinconia misto nostalgia canaglia

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  7. oh no, povera Picci!!! :-(ma non ti hanno chiesto uno “schedule” sui suoi orari? tipo quando e quanto mangia? quando dorme? ecc :-(quando sono sotto l'anno, e' difficile che facciano tutti il riposino dopo pranzo per esempio :-(che rabbia…. e il non potersi esprimere al meglio peggiora le cose, te lo dico perche' anche per me e' cosi (ma mi riferisco all'inglese)

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  8. Ma ti pare??? Innanzitutto per prendersi cura di qualcuno devi almeno comprendere ciò che il genitore dice…Vivono negli Stati Uniti, non altrove, non mettono in conto che qualcuno può rivolgersi loro in inglese?..Povera stellina nemmeno da mangiare…Spero che la situazione evolve al meglio prima posssibile

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  9. Senza parole. Il discorso della lingua mi sembra davvero assurdo, capisco tutto, l'ambiente dove vivi, dove sei cresciuto, ma se vivi negli stati uniti l'inglese ti devi arrangiare a saperlo. Porca puzzola. E la Picci è davvero un tesoro, credo che insieme, superando tutti questi ostacoli, diventerete davvero delle macchine da guerra!Un bacio grande,Apina sloggata

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  10. ma visto che gi americani sono i pionieri del recensire tutto e tutti, professori, fast food, dentisti etc ..non esiste un qualche sito dove i genitori si scambiano opinioni sui vari asili in modo da sapere con che elementi hai a che fare? a me sembra allucinante che gente che ha a che fare coi bimbi li lasci digiuni..e chissa' poverina quanto ha pianto.speriamo che vi diano il posto al nido che volete, hai tutta la mia incazzatissima solidarieta'

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  11. In effetti che palle! Esser presi per cretini è frustrante, soprattutto quando non si hanno alternative. Come pensano che una mamma non si accorga? Che poi è normale che i primi tempi sia un prendere le misure tra bimbi ed educatrici, ma cazzo un po' di sincerità con la mamma! Se ma ca la fiducia poi è ovvio che appena puoi scappi, no? E poi saranno anche brave a fingere, ma se hanno detto “ha mangiato” e poi ti hanno lasciato tutto nella borsa non mi sembra proprio proprio acuto…

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  12. Ma cosa pensavano? Che non vi sareste accorti di niente? Fai bene a fare le tue rimostranze, ecchecavolo!!!!!Ps qui nella landa padana di box nei nidi non ho mai visti: solo tappeti imbottiti, cuscinoni e grande libertà di movimento.

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  13. Lo chiamo box, sarebbe il lettino da campo, come si chiama in Italia. Qui si chiamano pack and play, i bimbi ci giocano e ci dormono. La differenza pero' e' che dalla nanny ci stava all day long, e soprattutto che qui al nido a 12 mesi la tolgono da li e la mettono coi bimbi grandi.

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  14. Mi sorprwnsw sempre che tu a san Diego non abbia di questi problemi, pur essendo piu' o meno una border town. Al nido che io sappia, ma anche in Italia, la schedule e' fissa ed e' il bimbo ad adeguarsi.

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  15. Certo che non sentire piena fiducia per chi deve accudire bambini così piccoli non dev'essere facile. Di sicuro hanno capito che siete parecchio attenti, per questo faranno mediamente più attenzione, però raccontare bugie no, non è accettabile.Buona caccia per un nuovo nido che vi dia tutta la serenità necessaria.

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  16. Tocchi un tasto dolente, Moky. Vero quel che dici, ma Miami e' diversa. Il rapporto tra ispanici e americani e' tipo 9:1 😀 e tutti I latini si fanno forti di questa supremazia. Nei due post linkati ho scritto come si puo' vivere qui da anni senza conoscere l'inglese. Metti pure che lo spagnolo e' la lingua piu' parlata al mondo, lascia sta' il cinese che lo parlano solo in cina pure se son tanti: essere consapevoli di detenere un primato linguistico li rende ancora piu' impermeabili a qualsiasi altra.Le maestre in questione: come tutti qui, l'inglese lo capiscono, ma fanno finta di no.

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  17. Una mia amica milanese mi ha detto lo stesso, e quindi chiedo anche a te: e I neonati 0-12 dove li tengono? Lei mi ha risposto nelle culle. Ecco, qui dei nidi hanno le cullette in legno, altri il pack and play. Svolgono la stessa funzione. E' solo una differenza culturale.

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  18. Che tristezza. Mi sembro io l'anno scorso, quando ho scoperto che dietro la patina di perfezione si nascondevano maestre che tenevano i bimbi davanti alla tv o che imboccavano mia figlia che mangia da sola da quando ha un anno (ora ne ha tre)…E pensare che mesi prima le avevo cambiato asilo nido perchè non erano in grado di star dietro a una bimba spannolinata a due anni, invece che tre.Tutto il mondo è paese allora?Claudia

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  19. Mi spiace proprio che la nonna non riesca a venire un po' da voi, sia perchè sarebbe stata la soluzione perfetta per la vostra situazione, sia perchè immagino la delusione del non potervi vedere (soprattutto la sua di non potersi godere la nipotina, da quando diventano nonni, il loro primo desiderio è quello di vedere i nipoti, i figli passano decisamente in secondo piano!)

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  20. eh no, qui lo spagnolo non lo parla nessuno, a parte i messicani tra di loronon sapevo che i nidi avessero la schedule fissa :-/cioe' ora dove va Little D si, ma pensavo che per i bimbi piu' piccoli fossero piu' elastici, ohibo'

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  21. Che stress.. immagino che non sia una situazione idilliaca.. per fortuna i bimbi sono fortissimi…PS: acetaminofene e paracetamolo sono due nomi diversi per la stessa identica cosa… quindi stai tranquilla 😀

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  22. Cara mi dispiace tanto… Immagino la frustrazione data dall impotenza della situazione. Spero davvero che riuscirai a importi e farti capire un po' di più ma soprattutto che il ni diventi presto si li o altrove. Rimane la certezza che la picci e' fantastica!!

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