Sono arrivata qui la prima volta nel marzo 2009, e nonostante sia passato del tempo ancora trovo un sacco di cose che mi fanno stare con gli occhi appesi per aria e la bocca spalancata con espressione di incredulita’. Ecco per che cosa Miami e’ stupefacente:
Il cielo. Aperto, senza limiti, sembra avvolgerti. Qui in Florida almeno e’ cosi’, non ci sono montagne (manco colline…) e a parte il Downtown la citta’ si estende in orizzontale, non in verticale come ero abituata a vedere a Roma. E il cielo e’ enorme.
La banca drive thru:
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Il cashback, e cioe’ paghi alla cassa del supermercato o della farmacia e il display ti chiede “Ti servono contanti?” Puoi prelevare fino a 80$, e risparmi il giro al bancomat.
I negozi aperti 24/7, i supermercati che aprono alle 6.30, le millemiliardi di offerte BOGO (Buy One Get One) che ci sono purche’ entri e compri.
La possibilita’ di restituire la merce, anche se la confezione e’ aperta, anche se e’ passata piu’ di una settimana, anche se usata, e non ti chiedono il perche’.
Gli alberi:
Coral Gables, le sue case e la sua biblioteca.
Brickell, stupefacente al cubo:
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Le confezioni giganti, e io sono un metro e ottanta scarso:
Le biblioteche e sale computer dei college che ho frequentato.
La sensazione di sicurezza in strada, non succede mai nulla di strano, mai quasi mai un clacson, mai un urlo, mai gente che litiga e macchine della polizia incrociate ogni 500 metri.
Il rispetto per i pedoni, e Miami e’ la citta’ con il peggior traffico di SudAmerica.
Il fatto che nessuno ti guarda per come sei vestito, pettinato, borsa fuori moda, se vuoi indossare un lenzuolo, qui tutti si fanno i fatti loro, ma in ascensore ci si augura sempre Buon giorno, Buona notte, Passatela bene, Abbi un buon weekend, Divertiti, insomma, duecento modi di dire la stessa cosa ed essere gentile.
Le dimensioni del cibo. Voi dite gli Americani, ma credete che i latini magnino de meno? Non ne avete un’idea. Questo e’ un petto di pollo. No, guardate il limone. Stupefacente.
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19 ottobre 2013 at 8:44 PM
Adoro, ma leggo e rileggo e mi viene da piangere…d.
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19 ottobre 2013 at 9:38 PM
Ma non hai parenti che vivono in Piemonte?
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19 ottobre 2013 at 9:40 PM
Si ma siamo solo adottati 🙂 mia sorella e' arrivata li' tipo dieci anni fa e poi l'ha raggiunta mia madre. Io ho la residenza ma non ci ho mai vissuto.
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19 ottobre 2013 at 11:11 PM
La cosa piú bella è riuscire a trovare motivo di meraviglia nel posto in cui si vive, ogni giorno. È la chiave per sentirsi a casa. A volte bisogna avere occhi attenti, altre volte è piú facile, ma se si perde quel senso di stupore è finita.
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20 ottobre 2013 at 3:20 AM
Saggia Elle, verissimo! :*
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20 ottobre 2013 at 5:58 PM
Il mio noto animo poetico è rimasto inchiodato alla cotoletta, e non s'è più mosso da lì. Devo dire che un poco ci sono rimasta male perchè tutti al primo posto o quasi mettete la cortesia delle persone, le piccole cose, il buongiorno, il sorriso, la gentilezza degli sconosciuti, ed io che provo a praticarla quotidianamente mi sento defraudata dal fatto che i nostri concittadini siano diventati così cafoni da far STUPIRE chi se ne va della gentilezza altrui. Che pena.E CHE FAME!!!!
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20 ottobre 2013 at 10:34 PM
L'ho fatto anche io, anche se non ci vivo, ma ormai ci sono affezionata…. http://ilmondodici.blogspot.it/2013/10/meraviglie-in-america.html
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20 ottobre 2013 at 10:49 PM
mi fa piacere averti 'ispirato' questo post, un bacione 🙂
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21 ottobre 2013 at 12:39 AM
Ne volete uno con tutti i lati negativi?
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21 ottobre 2013 at 5:43 PM
se lo stupore è riferibile solo a cose negative ci si può sentire a casa lo stesso? no perchè nel grande paesone dove abitavo prima mi stupivo tutti i giorni, in maniera negativa, e consideravo casa solo il tetto sotto il quale stavo con lui e grazie al cielo c'era lui, che poi vicino ci fosse la grande città bellissima un pò mitigava ma casa proprio non l'ho mai sentita.
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21 ottobre 2013 at 9:08 PM
Hmmmm no, io credo molto nell'attitude of gratitude 🙂
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21 ottobre 2013 at 9:12 PM
Lo sai che hai ragione? E per me romana bastava andare a torino, dove i negozianti erano sempre gentili.
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21 ottobre 2013 at 9:13 PM
Letto e commentato!
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21 ottobre 2013 at 9:13 PM
Se aumentano fai un post dei post, vero? 🙂
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24 ottobre 2013 at 9:38 PM
Questo l'avevo perso! Bellissimo. Io lo faccio ogni giorno nella mia “piccola” Torino, ma non avevo mai pensato di scriverne in questo modo. Mi hai messa di buon umore ^_^
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25 ottobre 2013 at 9:23 PM
:* grazie Ciccola!
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31 ottobre 2013 at 3:36 PM
Stati Uniti patria della civiltà, della gentilezza, delle buone maniere…Ma per favore!
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31 ottobre 2013 at 9:12 PM
Di certo non come certi italiani.
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