No ma che problema avete con il progresso? Non e’ possibile leggere nel 2012 post come quello pubblicato dal Corriere, nella sezione piu’ retrograda e scovapolemiche che si puo’ chiamata La 27a ora. Una che scrive che ha una passione sfrenata per il catalogo Ikea, che le da’ pace, pero’ poi puntualizza, dovesse rilassarsi troppo:
In realtà io detesto andare all’Ikea – quelle poche volte che è capitato ne sono uscita col capello dritto -, non sopporto la polpetta svedese e tendenzialmente non ho grande simpatia per le multinazionali. Ma di fronte al catalogo abbasso le difese.
Oh certo, attenta a non perdere la bussola della tua integrita’ morale. Combattiamo il nemico, la multinazionale, la pecunia, lo sfruttamento massivo, non lo so di preciso, perche’ a me quelle cazzate proprio non mi vengono in testa. A me le nevrosi, alimentari o di altra natura, piace tenerle lontane. E non e’ che non posso definirmi di sinistra perche’ vado a mangiare da Mc Donald’s. Cioe’, secondo te si’, secondo me no. Ah ma Steve Jobs e’ un illuminato e l’iPhone lo compri mica perche’ e’ uno status symbol, no, e’ perche’ hai tutto in un telefono, vero?, e metti le foto su Instagram. E poi fa tanto radical chic e non impegna, come twitter anziche’ facebook. Marchionne invece e’ un imperialista da combattere perche’ dopo aver sfruttato l’Italia se ne va in America. Ma quante ve ne fanno bere ogni giorno, che ripetete a pappagallo?? Di tutti i miei amici che dicono e scrivono ‘ste cazzate c’e’ n’e’ solo uno che apprezzo, coerente fino in fondo, che e’ emigrato per lavorare (ebbene si’, non abbiamo piu’ le valigie di cartone ma una laurea in tasca e ce ne andiamo per avere possibilita’ che in Italia, per chi vuole vivere di cultura o creativita’, sono precluse), e vive in Canada perche’ degli Americani non vuole sentire parlare. Gli altri, solo idiozie e frasi fatte. Pure chi vive qua e sputa nel piatto in cui mangia.
Infatti come la maggior parte delle mie amiche conferma di parlare male di multinazionali e globalizzazione, poi però si siede, apre l’iPad, lo estrae dalla borsetta LV, lì di fianco al Kindle…, e scrive allegramente dell’IKEA, mentre magari sorseggia un cosmo. Prenda una volta carta e matita, si disegni qualcosa, si rechi in provincia o in periferia da un falegname e si faccia fare quel che ha disegnato, vedrà che alla fine sarà molto più soddisfatta. Tenga anche presente che a furia di comprare solo IKEA, il falegname in questione oramai non è più troppo caro e nemmeno la farà aspettare molto, dato nemmeno lui attualmente sa che pesci pigliare.
Una volta ho commentato un post di qualcuno di voi che su fb sbraitava contro l’apertura di Ikea, o un centro commerciale, ora non ricordo, dietro casa, nel nord est. Chiedo: ma non sei felice che invece portera’ posti di lavoro?
Voglio dire, a PortA (non portE) di Roma, che era la mia seconda casa, ci sono duecento negozi, e Ikea, e Decathlon, e Leroy Merlin, e un cinema e una palestra, e ognuno ha bisogno di una commessa, uno che pulisce, cassiere al supermercato, magazzinieri… No. E’ il male assoluto. E’ lo sfruttamento padronale perche’ non abbiamo piu’ sere, sabati e domeniche.
Cioe’, io, psicologa a contratto con partita iva senza ferie senza malattia senza permessi, lavor(av)o ogni giorno dalle 8 alle 18, piu’ o meno eh, girando tutta Roma sul raccordo anulare, e se sono a scuola per incontrare i genitori devo aspettare le 16 che tu finisca il tuo turno al ministero e ci metti un’ora a tornare per venire a parlare con me di tuo figlio. O mi chiedi una psicoterapia, ma dalle 19 alle 20 perche’ sei un pendolare. O dalle 7 alle 8, o dalle 13 alle 14, perche’ ovviamente tu lavori, e a me va bene perche’ grazie a te lavoro io. Ma io quando la faccio la spesa? Quando ci vado alla posta? (Per chi non lo sapesse, a Porta di Roma l’ufficio postale e’ aperto fino alle 19, e il fatto che si trovi sul Raccordo facilita le cose. Provate ad infilarvi in una qualsiasi strada romana ad una corsia per tornare a casa e fare la spesa al bottegaiuccio di quartiere che alle 19 ha gia’ tirato giu’ la serranda. O ha finito il pane. Tu abiti a Raperonzolo e lavori a Ciurmasco? Buon per te. A Roma le cose sono un pochino diverse, volendoci anche un’ora da un quartiere all’altro). Quando ci vado dal parrucchiere? Quando vado a comprare il regalo per tuo figlio che fa la festa sabato pomeriggio? Io, bellina, ci vado il fine settimana, o la sera alle 20. E benedetto sia il mall che mi sta aperto fino alle 22, e tu devi essere contenta, commessa oppressa e sfruttata dal cattivone che ti ha assunta, sto scemo, perche’ il tuo stipendio te lo pago anche io che grazie al tuo datore di lavoro posso venire a comprare, che so, la bistecca (ovvove!!) e una boccia di vino alle 20.30 di un mercoledi’ dopo aver fatto il rogito dal notaio.
E vi dico che in casi estremi, siccome la purissima citta’delvaticano – che e’ uno Stato confessionale in una Regione laica di uno Stato laico ma legifera anche per gli altri e i baciapile accettano – ha deciso che le domeniche del periodo di Quaresima, da dopo natale a dopo pasqua, i centri commerciali di Roma sono chiusi, io me ne vado a Fiumicino, dove invece sono aperti e faccio le mie compere. Perche’ al mondo, mamme che dovete stare a casa con le vostre famiglie e invece vi fanno lavorare e non potete godervi figli e mariti, non ci siete solo voi. Io vi aspetto, il sabato alle 11 allo studio di Montemario, dove mi appoggio oltre al mio studio e alle 4 scuole, perche’ durante la settimana lavorate e potete venire solo il sabato e arrivate pure tardi e vi lamentate pure che non potete partire per il weekend. Non ci siete solo voi. Ci siamo anche noi sfigati liberi professionisti, pendolari, single per scelta o di ritorno perche’ i fidanzati sono in America, che non sanno che caz fare la domenica pomeriggio e si sentono sole e guarda un po’, decidono di andare a fare un giro per negozi per comprare l’ennesimo paio di scarpe salva salute mentale che finiranno nell’armadio messe un paio di volte, ma avendole pagate 40 euro (si’ non mi piace spendere tanto) contribuiscono al tuo stipendio. Perche’ se io e altre ventimila romani non uscissimo per negozi la domenica pomeriggio a chiederti quel paio di scarpe da quaranta pulciosi euro e tu me le porti sbuffando, il tuo datore di lavoro ti licenzierebbe perche’ non ha bisogno di te per una cosa che puo’ fare lui da solo con due clienti scarsi nel negozio. Aaaah i soldi ti servono. Anche a me sai. E’ per questo che io lavoro mediamente dalle 8 alle 18 tutti i giorni e faccio shopping la domenica o il mercoledi’ sera dopo le 20.30. Dovresti essere contenta, come lo sono io che mi vieni in terapia dalle 13 alle 14 del martedi’ e io mi scapicollo da scuola a studio e non posso comprare il pane ma so che un’ora dopo avro’ i soldi per farlo, grazie a te, ma lo mangero’ la sera, perche’ spesso non ho nemmeno il tempo per pranzare.
Tornando a quella di fb, cosa mi ha risposto? No perche’ i falegnami della zona chiudono.
Ma tu lo sai che Ikea ha scelto la manifattura italiana al posto di quella cinese o serba o polacca? Ma tu lo sai che la globalizzazione associata alla parola crisi a volte porta anche delle migliorie, nel nostro paese? Vuol dire che in un paese economicamente messo male pagare i fornitori, o i lavoratori, costa meno al capitalista divoratore che in uno dall’economia florida. E questo non significa sfruttamento del lavoratore, bellina: significa appalti, commesse, soldi e quindi stipendi per i dipendenti. Ma no, noi ci limitiamo a criticare e a bloccare ideologicamente, mica pensiamo, il padrone e’ cattivo e va contrastato. Ma tu la conosci la storia del signor Ford, quello delle auto? Lui diceva (1930 o giu’ di li’) che il prezzo delle sue auto avrebbe dovuto essere accessibile alle tasche dei suoi operai. Ma non voleva dire che lui aveva il cuore d’oro e che amava i suoi dipendenti piu’ dei suoi soldi. Vuol dire che aveva perfettamente capito come l’economia, la sua economia, potesse girare. E infatti ‘ndo sta la Ford? E ‘ndo sta la Fiat? Esatto, a Detroit. Risposta esatta. E mo’ se ne va pure la Barilla, tranquilli. Ah ma voi i giornali non li leggete, no, perche’ la politica (che chissa’ cos’e’, se non la societa’) vi fa schifo, e sui giornali infatti non si trova altro, vero? Meglio leggere il Capitale, o la Granma, sono molto piu’ avanti.
Come hanno scritto bene su Il Fatto Quotidiano Antonio Nicita
Negli slogan politici torna la vecchia contrapposizione tra Stato e Mercato che ha caratterizzato il Novecento. L’avevamo superata fiduciosi, alla fine del secolo, all’inizio degli anni novanta, quando il ‘second wave neoliberalism’ […] sembrava poter coniugare Stato e Mercato, con un intervento pubblico che da proprietario-gestore si trasformava in controllore-regolatore dei mercati. Con il lavoratore che era ‘anche’ consumatore-cittadino e che con la ‘libera scelta’ nei consumi e nel lavoro che orientava le decisioni delle imprese. Quel modello post-ideologico non ha retto al fenomeno che intendeva governare, ovvero alla globalizzazione dei mercati. Bisogna capire il perché. Cosa salvare e cosa eliminare.
Cosa dice la sinistra sulla globalizzazione? I movimenti radicali la rifiutano, ma in questo riprendono spesso parole d’ordine della destra estrema di inizio novecento, tornano termini come plutocrazia, oligarchie finanziarie, mercatismo. Cosa dice la sinistra davanti alla crescita impetuosa della Cina, dell’India, del Brasile? Che vanno ripristinati i dazi e le tariffe? Che si devono proteggere le industrie europee? O è a favore del commercio, dell’apertura, dello scambio? Ha la sinistra una sua analisi del disagio giovanile, della marginalizzazione dei giovani? Ha delle proposte per evitare le fiammate di violenza negli stadi, o nelle periferie francesi o inglesi? E sul ruolo dell’Europa nel mondo? E sul riscaldamento climatico e sul disastro ambientale? E sulla scuola?
Perche’ e’ facile puntare il ditino ed essere contro. Ma avete proposte?
E di cosa avete paura? Qual e’ il contagio che vi preoccupa, se entrate da Ikea, o da Mc Donald’s, o da Decathlon? Perche’ posso capire chi dice La qualita’ e’ bassa. E certo, che ti aspetti da un tavolino che paghi 6 euro scarsi? E poi vanno dal negozio figo sull’Aurelia per spenderne cento Ma noooo mica la fanno in Cina quella roba li’, noi salviamo l’economia locale.
Ma la crociata contro il capitalismo mi fa solo ridere. Perche’ allora le banche, e le scarpe, e la pasta, come fate? Dove vivete? Ah gia’, vale solo per le cose che fanno gli altri, non per il vostro iPhone ne’ per le vostre case col mutuo ne’ per le vostre Lotto al posto delle Adidas che sfrutta i bambini cinesi. Per citare il divertente post di Verbasequentur
Sono stufa di te, e di te, ed anche di te, col vostro cazzo di ditino puntato sempre contro gli altri, che sono normali, banali, che si permettono le loro vite da criceto sulla ruota, che mangiano la bistecca – ORRORE – che non ascoltano indie-afro-jazz-sperimentale ma gli piacciono i Ricchi&Poveri – DISGRAZIA!!- che rimangono nel loro paese invece di migrare in papuasia a coltivare barbabietole transgeniche, però in America NO – l’america è l’impero del Male! – vale solo se ti trasferisci in qualche luogo sperduto del terzo mondo a sentirti più pioniere degli altri, facendo il figo in una reggia che costa quanto un garage in italia e con la casa piena di indigeni che ti fanno pure il bidè.
Perche’ il punto e’ proprio questo. A me sembrate come quelli che hanno il terrore dei germi e disinfettano tutto per paura di essere assaliti. Ve lo confesso: non e’ lavando bene bene bene fuori che vi sentirete meno sporchi dentro. In certi casi tocca fa’ pulizia nell’anima.
Scopri di più da Lucy in Florida
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.


Post da applauso.D'altra parte si sentono fighi così: cuore a sinistra e portafoglio a destra.
"Mi piace""Mi piace"
Ecco…esattamente tutto quello che tu hai scritto io lo pensavo, senza riuscire ad esprimerlo così bene. Quanto hai ragione!
"Mi piace""Mi piace"
L'ho letto tutto d'un fiato e mentre lo facevo,immaginavo te incazzata che mi sbraitavi contro (in realtà non ne avresti motivo perché mi trovi d'accordissimo!).Condivido appieno la tua posizione, faccio lo stesso discorso per chi dice di non trovare lavoro ma non muove il sedere dalla sedia.Il capitalismo ha i suoi pro e i suoi contro, ognuno di noi può avere un'idea in merito, ma assecondare in toto un modo di vedere deve anche avere un riscontro concreto nella vita di tutti i giorni.Io per esempio sono contro il Mc Donald's, ma questo non significa che non ci metto piede quando sono fuori (uno dei pochi posti dove mangiare ad un prezzo accessibile per le mie finanze, anche se male) o che se, se ne dovesse aprire uno dalle mie parti, sarei contraria.E poi diciamolo, gli stessi che criticano il centro commerciale, l'Ikea o altro, sono quelli che finiscono per passarci le domeniche pomeriggio quando piove o si annoiano a stare in casa.
"Mi piace""Mi piace"
Prima ti applaudo, perchè sai che condivido ogni riga.Poi però ci sono delle cose che, pur non essendo una radical chic coi milioni in banca e la microcar fucsia ad energia solare, mi sento di ricordare. Uno è quell'immonda testa di cazzo di Marchionne, colui che s'è permesso di dire che LUI, alla Fiat, non ha preso un centesimo dallo stato italiano. No, dico. C'è qualcuno qui che può dire di non sapere quanti cazzo di soldi abbiamo messo noi cittadini, e i nostri padri e i nostri NONNI, dentro alla fiat, volenti o nolenti? E' grazie a sovvenzioni e rottamazioni e casseintegrazioni pagate dall'italia (quindi da noi. tutti noi.) che adesso, con una crisi terrificante e le vacche più magre dal dopoguerra, che lui può dire “beh i soldi non me li date in america sì e quindi ci vado, che gli operai hanno anche meno pretese”. Poi vedi che da noi, fonte l'ultimo rapporto dell'associazione dei produttori europei di automobili, risulta che la capacità produttiva europea supera ancora, dopo i licenziamenti e le chiusure, la capacità di acquisto del 30%. Mentre in america, fonte il radiogiornale della AFN EAGLE (io vivo non lontana da una base americana, quindi la piglio la loro radio) le vendite delle automobili (le nuove utilitarie fiat prodotte per il mercato americano prevalentemente) sono sparaflashate in alto come non accadeva da anni.Allora io – che sono una piccola bestia ignorante – io penso ma puttana galera, se io per boh 30 anni presto o regalo ogni mese 30 euro al mio lattaio per mantenersi le mucche – e quello quando io non ho più una lira non mi dice beh dai per qualche mese ti faccio credito, che ho avuto da te credito a mia volta, no lui ti dice ah non ci sono soldi? allora vado dal tuo vicino, che ne ha ancora, e vendo il latte a meno prezzo a lui (ma è grazie ai miei soldi che hai il negozio!!), beh io gli sparerei al lattaio, no? E anche tu penso.Ed il Signor-Ikea con un passato nel nazismo? Da volontario?E i nuovi contratti del week end (per gli ipermercati) per l'inserimento lavorativo dei ragazzini delle scuole? Che abbiamo applaudito tutti, salvo scoprire che coi contrattini agevolati prendono sì, i ragazzini delle scuole, ma ci lasciano a casa i dipendenti adulti!vivere si deve vivere. ma se pensi a quello che ci stanno facendo inghiottire in questo paese, dove tutti sono puttane il lunedì, e il martedì berciano di avere l'imene intatto, ci sarebbe veramente di che impazzire del tutto.(scusa se sono pesante)
"Mi piace""Mi piace"
C'è una mia amica che sta cercando una tata convivente che l'aiuti nelle pulizie domestiche.La vorrebbe italiana percè vive nella svizzera italiana e lì bene che sono razzisti se non sei europeo di seria A non ti fanno entrare (serie B sarebbero i paesi più poveri per intenderci).Lo sai che non la trova perchè tutte quelle che ha provato dicono che è un lavoro troppo impegnativo?E questa avrebbe uno stipendio garantito e fisso.w l'ikea e anche il falegname dietro casa.
"Mi piace""Mi piace"
@Lucy: ah la storia dell'Ikea, ma che e' tornata di nuovo in giro?@verbasequentur: la questione Marchionne-Italia e' piu' complicata del “ha rubato i soldi e se ne e' andato”. L'Italia e' fatta di dementi che regalano soldi alle imprese piu' grandi, non li prestano. L'Europa investe allo stesso modo in queste imprese. Se gli investimenti non portano a nulla non ottengono nulla. Alcuni accordi prevedono ad esempio che: se Italia ti finanzia questa cosa, te lasci aperto uno stabilimento produttivo per tot anni o fai qualcos'altro per mantenere lavoro in Italia.Adesso se Marchionne dice che non ha ottenuto aiuto pubblici e' sicuramente una bugia, ma non credo siano tenuti a ridare neanche un centesimo per via degli accordi presi. In America la Chrysler e tutte le altre compagnie hanno ottenuto prestiti, prestiti che sono stati restituiti con tanto di interessi. Quello secondo me e' una cosa che dovevano fare anche qui.Marchionne fa l'AD di un'impresa, fa quello che deve fare per far profitti e per farla sopravvivere. E per farla sopravvivere vuol dire abbandonare completamente l'Italia (cosa che avverra' nel 2013 o giu' di li') e l'Europa. Lo hanno fatto in molti, tutti i marchi Italiani piu' famosi sono stati venduti, e adesso come dice ero Lucy pure Barilla investe all'estero piu' di quanto faccia in Italia. Questo, secondo me, e' successo per via delle sbagliate scelte politiche nel campo dell'industria e del lavoro in generale. Non solo Fiat infatti sta chiudendo tutto, si leggono sui giornali proprio in questi giorni di molte altre aziende. L'Italia e l'Europa (dell'ovest) hanno distrutto da sole il proprio settore industriale.Per i supermercati, questa cosa non la condivido, vuoi dire che gli adulti hanno piu' diritto di lavorare dei ragazzi? (sono ragazzi, usciti dalle superiori hanno quasi 20 anni e potrebbero anche vivere per conto loro). Quando ci fu la liberalizzazione degli orari per certe attivita' commerciali, la maggior parte degli “adulti” protesto' a gran voce perche' i weekend sono sacri come anche le festivita' e i negozi devono essere rigorosamente chiusi durante quei giorni. Idem per gli orari di lavoro continuati nei giorni stessi, nemmeno divisi in turni: i negozi devono chiudere agli orari di sempre perche' non far chiudere i supermercati alle 13 o alle 20 e' il male piu' profondo per chi vive qui, la gente piu' bigotta si offende quando vede le luci accese di un'attivita' commerciale dopo le 20.Un ragazzo qualunque che vuole cominciare a staccarsi dai genitori e vuole diventare un cittadino degno del suo nome ci lavorerebbe eccome, sia nei weekend sia la notte, anche solo per pagarci l'affitto.Pero' non so che tipi di contratto fanno ai ragazzi, tornando alla questione dei supermercati che infatti e' uscita fuori qualche mese fa (e oddio, adesso abitero' in un paese del cavolo, ma non e' cambiato nulla, nemmeno in provincia). Molti ci marciano con la storia che i ragazzi hanno poche pretese e sono contenti anche con quei pochi spiccioli che gli si da' perche' tanto vivono coi genitori finche' morte non li separi. In quel caso direi di no, non sono d'accordo perche' quando un ragazzo trova lavoro deve essere in grado almeno di autosostentarsi completamente.
"Mi piace""Mi piace"
negozietto in un paese di 400 anime, con supermercato a circa un km.Supermercato che la vecchietta con le borse non riesce a raggiungere, soprattutto in inverno quando la strada è spesso ghiacciata perchè lì la montagna copre l'arrivo del sole. Il negozietto di alimentari e detersivi diciamo un droghiere toh orario del pomeriggio estivo 16-45/18 giuro. Allora io villeggiante se voglio un gelato verso le 16 è ancora chiuso, se mi viene in mente che mi manca una cosa per la cena verso le 19 è chiuso. Morale non ci vado, morale non mi saluta più anche se ci conosciamo da 25 anni. Ma vaffanculo ma chiudi ma fai quello che vuoi. E passiamo a Milano MILANO non un buco. Panettiere sotto casa chiudo 1 mese io alla sera passo di lì prendo il pane, magari ci scappa qualcosa d'altro, c'è il centro commerciale a 200 metri, ma dovrei salire scendere bla bla la coda alle casse, mi sarebbe + comodo il panettiere, già se fosse aperto. No a me non sta bene che i grossi ipermercati l'ikea e compagnia bella ammazzano i piccoli commercianti, perchè si sono suicidati altro che palle.
"Mi piace""Mi piace"
Questi scambi di opinioni fanno aprire la mente, meno male! Io credo che il nostro tipo di sviluppo sia in rallentamento perché fisiologicamente la velocità a cui si stava andando non poteva essere mantenuta. Ma demonizzare il progresso e' inutile e sciocco, così come fare crociate contro le merendine confezionate e poi lasciare i figli a giocare livello strada in mezzo allo smog cittadino … Insomma qui e ora viviamo, e con questa realtà dobbiamo venire a patti, criticare e basta cosa porta?Intanto io l'Ikea ce l'ho dietro casa, chi ci lavora e' contento, chi come me arriva al venerdì sera col frigo con l'eco ci va a mangiare polpette x 3 a meno di 10€ …
"Mi piace""Mi piace"
Grande come al solito. Troppo stanca per commentare bene , un applauso!
"Mi piace""Mi piace"
Mi piace molto la tua versione dente avvelenato e concordo su tutta la linea. Però anzichè fare un commento intelligente ti dico che mi sono immaginata te che scrivi il post tutta infervorata, e la Picci (tutta sua mamma..) che dentro la pancia agita il pugno, pure lei infervorata 😉
"Mi piace""Mi piace"
I dentini avvelenati mi fanno sempre ridere! Io lavoro per una multinazionale americana e non ho mai avuto un datore di lavoro così fantastico.
"Mi piace""Mi piace"
Io ho questa impressione, dimmi poi se è sbagliata. Ho molti amici laureati che non trovano lavoro. Hanno messo l'anima e tutto l'impegno possibile e non trovano l'occupazione adatta alle loro capacità. Capisco il loro sconforto, così come l'incazzatura. Condivido un po' meno il non “piegarsi” a fare lavori che per il loro status sociale sono considerati troppo umili. Apre un nuovo supermercato, nel frattempo prova a vedere se ti prendono, mica firmi un patto col diavolo. No, meglio stare ancora a casa con mamma e papà e lamentarsi della mancanza di lavoro.Io lavoro dal martedì alla domenica, dalle 15 alle 24 festivi compresi. Tutto l'anno, da 10 anni. Non mi sono “seduta”, mi sono solo data da fare. Ogni tanto ho la malinconia di non aver realizzato i miei obiettivi, ma ho dovuto adattarli alle esigenze.Ma agli occhi dei miei illustri “amici” laureati sono una poverina che avrebbe potuto avere di più.Ultimamente mi sfugge il significato di destra e sinistra, ma ho chiaro il concetto di dignità. Credo sia più dignitoso lavorare che stare a casa sperando che il lavoro ti venga a cercare, oppure puntando il dito contro quelli che il lavoro se lo vanno a cercare all'estero.
"Mi piace""Mi piace"
Grazie 🙂 concordo.
"Mi piace""Mi piace"
Grazie. E' che purtroppo conosco troppa gente fatta in questo modo.
"Mi piace""Mi piace"
Qualche settimana fa ho scritto in un'altro dentino di una conoscente ipercommunista, come dico io, che dovendo comprare un ombrellone, una domenica mattina, si e' infilata in uno dei piu' grandi centri commerciali di roma e quando e' arrivata in spiaggia faceva tutta la sconvolta. Voglio dire, una cosa che compravi al negozio “Tutto a 1000” per 5 euro e in 5 minuti.Pero' ora si e' comprata l'iPad. Ma la mela e' di sinistra, si sa.
"Mi piace""Mi piace"
io invece lavoro per la classica ditta padronale, che seppur sfoggi un SRL nel senso non è una ditta individuale, c'è il classico proprietario che urla perchè l'azienda è sua e se tu non lavori come dico io prendo un qualsiasi marocchino per strada che tanto le cose che fai tu le sa fare anche lui!!Parole sue. Una mia amica lavora per una multinazionale danese e c'è un rispetto per il lavoratore fantastico.
"Mi piace""Mi piace"
applausometro per ciccola. Io sono solo diplomata ma bene 54/60 3 lingue, ecc. dopo varie traversie ho accettato di demansionarmi mettendo timbri per 8 minimo ore al giorno,in un ufficio doganale, senza una scrivania che tanto computer e telefono per mettere i timbri mica servono, un tavolaccio una sedia e via. La gavetta proprio dell'inizio. E' brutto ma vero in sto periodo di gente a casa ce n'è tanta, ma tanta non ha neppure sta gran voglia di sbattersi.
"Mi piace""Mi piace"
Verba, faccio un po' la saccentona, me lo perdonerai dall'alto dei miei anni. Ne ho 40 e nel corso della mia vita ho assistito, con gli Agnelli, ai vari salvataggi della Fiat. Cosi' come dell'Alitalia. C'era sempre il bene patrio da salvaguardare a spese dei cittadini, anziche' lasciar fare, come dice Giacomo piu' sotto, alle spietate leggi di mercato. Ma se vuoi sapere la mia opinione, seppure mi trovi in parte d'accordo, quello che ci si dimentica e' che non e' che decideva Agnelli, ma c'era sempre un gran concerto di voci governative e sindacali per arrivare alla rianimazione dal letto di morte. E ora si da' la colpa a Marchionne, che e' un AD, e ha il compito di amministrare un bene, che non e' di sua proprieta', come nel passato con l'Avvocato. E onestamente preferisco essere orgogliosa di un marchio italiano che sta spopolando all'estero (qui a Miami di 500 se ne vendono tantissime) piuttosto che essere fiera di un protezionismo stantio che non porta alcun vantaggio economico ne' di immagine all'Italia. Sul nazismo del signor Ikea non mi pronuncio, ma anche illustri giornalisti italiani (oramai defunti) avevano militato nei balilla, ma non per questo abbiamo rinunciato a leggere i loro migliori articoli. Insomma, credo sia diverso da Priebke, no?Sui giovani contratti hai assolutamente ragione, ma mi spieghero' meglio al commento di Giacomo.
"Mi piace""Mi piace"
Ecco
"Mi piace""Mi piace"
Concordo con te sulla Fiat, come ho gia' scritto a Verba. Sulla questione dei contratti dei giovani, quello che lei vuole dire (credo) e' che ai giovani vengono fatti dei contratti ridicoli che sono puro sfruttamento – per dirne una, ho letto a porta di roma che cercavano stagiste commesse. Ora tu mi dici che ridicolaggine e' fare uno stage per diventare commessa? Prima si chiamavano apprendiste e dovevano avere al massimo 23 anni, ma almeno erano inquadrate e regolarmente retribuite, anche se poco; ora con lo stage ti tengo tre mesi con un rimborso spese ridicolo (quando c'e') e poi ti mando via con un calcio in Q perche' non sei stata abbastanza brava, e ne prendo un'altra, senza pagare nulla, contributi, stipendio, niente. Forza lavoro gratis e mascherata da inserimento.Ma il punto e': chi permette queste forme contrattuali? Non di certo il datore di lavoro, che, come sempre, si limita a sfruttare a suo assoluto vantaggio una voragine legislativa.
"Mi piace""Mi piace"
Vedi? E quando su un altro blog avevo scritto questa cosa, che mi aveva riferito Giacomo, dei negozi aperti 2 ore al giorno in un posto di mare mi avevano detto che non era possibile. E invece confermi anche tu, anche se non ce n'era bisogno, perche' lo sappiamo perfettamente come funziona. Inutile dire che la colpa e' dei mega centri commerciali. Se tu piccolo commerciante ti fai un mese di ferie e mi apri 2 ore al giorno vuol dire che non hai bisogno di soldi. Per non dire di interi quartieri – per esempio sotto casa di mia sorella – con i negozi chiusi dal 12 al 28 agosto. Come fanno i vecchietti ad arrivare al centro commerciale, anche se dista solo 3km? Mangiano fagioli in scatola per 3 settimane?
"Mi piace""Mi piace"
Esattamente, Marzia. Concordo.
"Mi piace""Mi piace"
Spero sia andato tutto bene 🙂
"Mi piace""Mi piace"
Ma noooo mica mi infervoro sul serio 😀 povera piccina mia!
"Mi piace""Mi piace"
Sandra sicura che non sei Ale che sta commentando con un nick diverso?
"Mi piace""Mi piace"
stagiste commesse?
no l'apprendistato c'e' ancora e si fa, per gli stage… credo sia illegale quella cosa O_O e se non lo e' c'e' da metter dentro il legislatorecomunque si' l'ho scritto, se i contratti fanno pena per i giovani (non li conosco, ma uno s'aspetta che siano uguali per tutti, l'ingenuita'…) allora direi che danno davvero uno svantaggio ai piu' adulti, perche' un ragazzo puo' sempre starsene coi genitori per svariati anni senza dover pagare affitti o fare la spesa e accontentarsi di meta' o addirittura un quarto dello stipendio di un adulto, in quel caso non sono d'accordo nemmeno io
"Mi piace""Mi piace"
Bravissimissima. Applauso.P.s. parli con una che ha lavorato al call center per tipo 8 anni. Mi dava da mangiare, orari flessibili, stavo seduta al fresco d'estate e al caldo d'inverno. E' un lavoro, mica un'identificazione. Ma tutti gli amici di sinistra e coi genitori che li avevano sistemati bene mi guardavano impietositi. E uno un giorno ha avuto pure da ridire perche' lavoravo per berlusconi (una delle commesse che avevamo erano i suoi famosi sondaggi). E' facile poter scegliere quando hai la pancia piena. O come dice PdC, il portafoglio a destra.
"Mi piace""Mi piace"
Esattamente.
"Mi piace""Mi piace"
Ormai fanno stage per qualsiasi cosa. Il punto e' che si rimanda l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro da anni. La mobilita' resta drammaticamente orizzontale perche' con contratti di tre mesi non c'e' possibilita' di crescita. Ed era cosi' gia' con i co.co.co mille anni fa, per dire.
"Mi piace""Mi piace"
quella del falegname che oggi costa poco perché ikea gli fa abbassare i prezzi mi ha fatto ridere tanto. i prezzi si sono alzati tantissimo, “signo' questa mica é robbba ikea”
"Mi piace""Mi piace"
Esattamente 😀 che poi e' sempre truciolato infame :DD
"Mi piace""Mi piace"
@giacomo: per il discorso “marchionne ha rubato”, mi sono spiegata male io probabilmente, non intendo dire “ha rubato” nè mi aspetto che venga restituito l'investimento a babbo morto fatto nella fiat, che di fatto è stato “restituito” in posti di lavoro (e qui si apre una parentesi luuunga…. su quei posti di lavoro). A me viene il voltastomaco a sentire “noi non abbiamo preso una lira”. I contratti, ora mi cerco l'articolo, non sono contratti di lavoro per giovani di 20 anni ma contrattini a “week end” per minori, studenti delle superiori, se non ricordo male, come “prova inserimento” nel mondo del lavoro, sul genere di quello che fanno, infinitamente più seriamente, per esempio in svizzera. Ora in molti me compresa abbiamo accolto festanti questi contrattini che di fatto permettono ad un ragazzino un primo approccio col mondo del lavoro, finchè non è venuto fuori, quantomeno nella mia città, che prendendo (e pagando una pera e una banana) i giovanissimi con questi contratti, hanno iniziato a lasciare a casa dipendenti fissi. Ed ovviamente, ad un ragazzino 200 euro al mese magari vanno benissimo. La cassiera 40enne con un figlio a casa spende più di babysitter nei week end in un mese di quanto guadagnerebbe in proporzione.Perchè si fa presto a dire che la gente non ha voglia di lavorare: bisogna vedere in che condizioni viene chiesto alle persone di lavorare.
"Mi piace""Mi piace"
@Lucy ma quello che dici tu è esattamente il motivo per cui sono furiosa: erano d'accordo. Era più facile continuare a buttare dentro soldi, e mantenere posti di lavoro che sembravano più pensioni che lavori, e mantenere dal lato dell'azienda il profitto e dal lato dello stato il consenso.Ma un'azienda come la Fiat o la lasciavi morire 30 anni fa oppure ADESSO, che c'è bisogno NERO di lavoro, fai di tutto per tenertela.Invece noi: abbiamo dato, ci viene pure negato in faccia, e ce la prendiamo in culo. Ma quelle macchine, il denaro per quegli investimenti, la tecnologia per produrle, beh quello “sarebbe” patrimonio nostro. Non è protezionismo quello che voglio, solo intelligenza.Poi avrei un discorso infinito sull'uscita da confindustia, sul contratto a parte (io lavoro nella medicina del lavoro… ho letto cose, studiandomi il contratto che sostituisce gli accordi nazionali, da far venire i crampi. Ed altre, invece, talmente ovvie da dire ma cazzo c'era bisogno di un contratto? Un'azienda costretta a dire che se continui a prendere malattia di venerdì o di lunedì, il primo giorno di malattia non te lo paga: io ci leggo “una buona parte dei nostri dipendenti hanno fatto week end lungo aggratis per ventanni”, tu no?)… no fermami, fermami, sento che sto diventando verde… 😀
"Mi piace""Mi piace"
Haivoglia che si'. Ecco perche' ora “noi” – e “voi” giovani – stiamo raccattando solo le briciole.Poi non e' che si sposta tutta la produzione, no? E a me piace sempre ricordare che alla Fiat di Pomigliano hanno fatto uno sciopero di due ore il giorno della finale dell'europeo, guarda caso proprio nelle due ore in cui giocava la nazionale. No, dico. A te pare normale? Se fossi stata Marchionne delocalizzavo pure io. Vedi se a Detroit scioperano per vedere il superbowl.
"Mi piace""Mi piace"
No pero' su questo non sono d'accordo, Verba. Perche' io sono superfavorevole ai contrattini del weekend per inserire i giovani (non mi pare che fossero “cosi'” giovani), tanto piu' che una commessa lavora, diciamo cosi', 5/7, i due giorni in piu' in cui i negozi sono aperti li puo' fare un'apprendista. E comunque anche qui una baby sitter costa una fucilata. Anche qui ci sono mamme che restano a casa perche' il bilancio tra stipendio e daycare e' sfavorevole. Io credo che se smettessimo di essere sempre “contro” per qualsiasi cosa sarebbe piu' produttivo per tutti, nel senso di provare a guardare il positivo di una proposta anziche' sempre e solo l'inculata. Pero' io capisco il tuo punto di vista, perche' alla tua eta' (che non so qual e') ero molto piu' estremista. Ora, come tutti quando invecchiano 😀 , comincio a vedere le cose diversamente.
"Mi piace""Mi piace"
AMEN SORELLA! AMEN!!!oh Dio ho riso (scusa) tutto il tempo del post perchè leggevo e dicevo “cacchio è vero” “e porca miseria è proprio così” e “porca paletta!”e imprecazioni a parte, io ci vivo a Porta di Roma, ce lo siamo già dette altre volte, è la mia seconda casa. Che poi davvero vivo a nord di Roma, nel paesello, e lavoro da libera professionista a Roma, quartiere Prati. Ed io ci combatto tutti i giorni con gli amici radical chic e finto-ecologisti, perchè hai dimenticato di citare una categoria a parte, gli ecologisti bio, quelli che fanno detersivi, pane, pasta, pannolini, farine, orti/terrazzi, giardini pensili, in casa. E va bene eh. Ci sta. Io pure c'ho l'orto (al paesello però, in campagna, non c'ho le zucchine nei vasi di terracotta, ce l'ho in terra, concimate naturalmente dal concime che ha fatto il cavallino carino, non lo so dove si compra il concime bio, e pure io il pane me lo faccio in casa, con la pasta madre “spacciata” ma certe volte mi dimentico e la impasto con la farina 00 (ovvoveee!) e non la compro la farina bio della cooperativa vattelapesca a km zero (che zero non sono mai), e poi pensa, faccio pure la salsa di pomodoro, con i pomodori bio del cavallino carino, però non consumo ore di gas sul fornello per fare 10 barattoli e bearmi che sono bio-issimi, il fuoco lo accendo in giardino, che è meglio. Ed è una scelta quella di vivere qui e lavorare in città, per carità. Ma non sono bio, uso pure l'aria condizionata in casa, ohhhh. Però, non ce l'ho la casa fighetta al centro, ed io in bici non posso andare in città: morirei prima di arrivarci per inquinamento e fatica. Devo usare la mia macchina puzzolente, che non ha l'aria condizionata. Compro i mobili di ikea, e ti dirò di più: faccio l'architetto e co' 'sta crisi, io negli ultimi due anni ho arredato solo case con mobili ikea. Non solo. Se ikea mi assume io ci vado pure, perchè poi fatti un giro in quelli che dicono essere i mobilifici italiani (che appunto fanno i mobili in cina) e vedi tu con quale professionalità lavorano. Siamo in Europa. Ce ne siamo accorti? L'ikea funziona, prima di tutto per la grande professionalità e poi, soprattutto, per la creatività e la funzionalità. E sai quanti colleghi fighetti io ho, a cui vengono i capelli dritti (rigorosamente lunghi e pulciosi) quando dici loro questo? uuuuuhhh sapessi. C'è un'altra cosa, e questa pure è una considerazione da architetto. I centri commerciali vengono creati affinchè TU (omo senza cervello a cui l'hanno tolto da piccolo, poraccio) faccia quello che dicono loro. Ok. L'omologazione no, non ne sono capace…brr. Epppppperò. Fatevelo un giro nel quartiere intorno a Porta di Roma. I costruttori belli (sempre i soliti èvveero?) ce l'hanno costruita la piazzetta come centro di aggregazione, di ritrovo, di compagnia, di scambio, di socializzazione? NO. Al centro commerciale c'è la piazzetta dove d'estate ti fanno il concertino i gruppi stonati dei giovani di zona? SI. Ci sta la pista di pattinaggio sul ghiaccio d'inverno e i gonfiabili per i bambini? sI. Ci stanno. E l'urbanistica del quartiere ce l'ha in previsione questi servizi? NO. Ce l'aveva. Quando era carta sul piano regolatore. Poi sono arrivati i costruttori (sempre i soliti vvvero?) e hanno costruito, macinato, occupato. Generando i loculi dove tu, radical chic orgoglioso, te lo sei comprato l'appartamentino con piscina condominiale e il giardino dove fai l'orto in vasetto, eh?!;-)
"Mi piace""Mi piace"
ah..e ti dò una notizia: ora la domenica Porta di Roma è aperta.:D
"Mi piace""Mi piace"
ma certo che li può fare un'apprendista, il problema è come viene presentata questa cosa.giornale: la catena di supermercati CICCIOPANZA in controtendenza col momento assumerò con contrattini orari e pagamento in noccioline 200 giovanissimi per dar modo loro di scoprire il mondo del lavoro.Io penso: FICO.giornale due mesi dopo: la catena di supermercati CICCIOPANZA licenzia 4 cassiere a ipermercato, perchè coprendo i turni del fine settimana (in settimana i ragazzini sono a scuola) ed i buchi può liberarsi di ben più onerosi dipendenti.Io penso: manigoldi.Il discorso è “più onerosi”. Certo che sono più onerosi, per colpa della tassazione sul lavoro, mica per colpa loro.Ma se siamo tutti d'accordo nel sostituire personale pagato decorosamente con contrattini volanti quasi a gratis, poi che ci aspettiamo? Torniamo ai crumiri?
"Mi piace""Mi piace"
hahahaha ma sai perchè scioperavano? perchè non gli avevano fatto mettere i maxischermi! 😀
"Mi piace""Mi piace"
Esattamente :DDD
"Mi piace""Mi piace"
Purtroppo in Italia, per tutta una serie di motivi, vige da decenni un immobilismo – sociale, politico ed economico – pressoché totale. Al punto che oramai, l'immobilismo è elevato a valore. Non si cambia niente, non si *deve* cambiare niente, facciamo finta di vivere ancora nell'”età dell'oro”, guai se chiude un panettiere, alimentari, drogheria, perché arriva un supermercato (o un falegname perché arriva Ikea). Sarebbe bene capire che il cambiamento non è necessariamente negativo (anzi, tutt'altro) ed iniziare ad averne meno paura, trattandolo con meno moralismi. In USA è periodo di campagna elettorale ed il paragone con l'Italia mi viene spontaneo (e forse spiega l'immobilismo): credo che il Bel Paese sia uno dei pochi ancora rimasti in cui la maggioranza delle persone vota i politici sulla base del partito a cui appartengono (DX, SX, Centro), invece che per i relativi programmi, per come vengono attuati, ed influiscono sulla vita delle persone. E quando parlo di vita, intendo: come si arriva a fine mese, le tasse che si pagano, i servizi sociali offerti, il denaro che si risparmia, le iniziative prese per lo sviluppo. Credo che agli italiani farebbe comodo, soprattutto adesso, un'iniezione di sano pragmatismo.
"Mi piace""Mi piace"
I love you. Ma sei un mito bella mia. Sull'argomento bio non sono ferrata, non me ne e' mai potuto fregare di meno – piu' o meno – ma giuro che ti ospito con un guest post agguerrito come quello che mi hai anticipato, perche' le tue argomentazioni sono perfette e le condivido tutte. Poi, siccome eravamo vicine di casa sia nei paeselli che a porta di roma, lo so che ora e' aperta; come ho scritto su, e' in quaresima che chiude: da dopo befana a pasqua. Evvaffanculo viva Parco Leonardo e viva il DaVinci. Che c'e' pure Le Maison du Monde. Tie'.
"Mi piace""Mi piace"
sicura sono
"Mi piace""Mi piace"
Vedi? Come sempre. E che altro vuoi aggiungere?Applauso, zio bello. E bentornati.
"Mi piace""Mi piace"
Ah finalmente un po' di ossigeno, ho riletto post e commenti d'un fiato!Ne parlavo proprio oggi con mia madre emigrata in Perù 50 anni fa convinta di andare in Giappone (non scherzo, senza feisbuic, scaip, imeil e via andare, ma con le lettere par avion che arrivavano quando la notizia da dare a casa non era più interessante).Si parlava di lavorare e darsi da fare, di quando gli sono arrivate due gemelle (io e la mia sister) convinti che arrivasse un figlio solo, e già era dura e quindi i pannolini si asciugavano in forno facendo da mangiare e abbiamo imparato a camminare presto che non si potevano permettere due passeggini.Poi mi capita di sentire gente che dice che siccome è laureata i suoi 10 anni di studio valgono più di 10 di lavoro e quindi deve partire subito con stipendio e livello più alti.E penso che anch'io volevo laurearmi, ma i soldi servivano per mille cose e già a 14 anni passavo i pomeriggi a dare ripetizioni ai 18 per pagarmi i libri, ed il mio primo lavoro come Sandra era in piedi a timbrare ricevute bancarie, col classico paròn veneto che ti metteva i minuti passati in bagno tra i permessi ma ero così felice. Sono passati oltre 25 anni dal mio primo giorno di lavoro, adesso sono una manager da anni, ho girato il mondo, mi sono fatta un Q così,ho cresciuto un figlio da sola, lavora che ti lavora ora gestisco un ufficio da 15 persone e come tutti quelli che sono partiti dal basso non mi dimentico come si stava dall'altra parte, mai, e questo è uno dei miei punti di forza. E so che adesso non è la stessa cosa, che adesso è fatica anche far la gavetta, ma son stufa di quelli che fanno la lotta tra laureati e non, tra mamme e single che lavorano, che siamo (noi, non quelli che hanno tempo da perdere) tutti qui a cercar di sopravvivere ma anche di dare un senso alle nostre giornate.Perciò io ti stimo come persona, come dicevi giustamente tu, ogni lavoro è un lavoro non sei necessariamente tu. Non sempre.Non ti stimo per la laurea o non laurea, perché vi dirò che conosco laureati umilissimi ed idraulici stronzi, per restare nello stereotipo.Ma avendo un figlio adolescente mi chiedo che mondo troverà domani e quindi oltre al mio oggi guardo avanti. Si chiama coscienza civica e peccato non si trovi a Porta di Roma la domenica in offerta speciale.Oh, qui ti abbiamo tutti scritto dei commenti più lunghi del post, ma l'occasione era irrinunciabile.Vado matta per i tuoi dentini.
"Mi piace""Mi piace"
Oh bella mia 🙂 che bel commento, grazie!! Applaudo anche te, non c'e' niente da aggiungere. E sono sicura, me lo auguro, che per quando il tuo pezzo di cuore si affaccera' all'eta' adulta saranno cambiate delle cose. Perche' a porta di roma non si trova la coscienza civica e nemmeno la nuova classe dirigenziale, ma se smettessimo di fare la guerra tra poveri le troveremmo guardandoci in faccia.
"Mi piace""Mi piace"
Sulla storia dei contratti, mi permetto di dire come funziona in uk, giusto per dare uno spunto. Dunque, in Inghilterra se sei studente non paghi le tasse su quello che guadagni, per cui le varie catene che vendono caffè, panini ecc. son sempre piene di studenti universitari che si danno il turno, sono flessibili, fanno quel lavoro un paio d'anni e poi passano ad altro. Per quel tipo di posti, molto volatili per definizione, mi sembra una buona soluzione, mentre ad esempio una commessa impiegata in una boutique sarebbe giusto fosse assunta a tempo indeterminato e con un vero stipendio su cui pagare anche le tasse.Sulle commesse stagiste, secoli fa lavoravo nelle risorse umane (in stage) ed ero, fra le altre cose, responsabile di stipulare le convenzioni per gli altri stagisti (di solito tramite le università). A meno che la normativa sia cambiata drasticamente, posso confermare che prendere una cassiera in stage e' un illecito (in realtà non si possono prendere neppure stagiste a fare le segretarie, per cui i reparti del personale sfornano sempre più titoli e non description assurdi quando in realtà tutto quello che cercano e' una ragazza che per sei mesi risponda al telefono gratis). D'altra parte anche dei contratti a progetto fanno un abuso assurdo: cosa cacchio me la apro a fare una partita IVA, se poi sei il mio unico cliente, mi imponi un orario rigido da impiegato e n'altro po' mi fai timbrare pure il cartellino? Sempre sugli stagisti, ci sono anche limiti numerici che non possono essere superati (uno stagista per tot contratti a tempo indeterminato), ma anche su questo temo nessuno veglio.Personalmente, se mia figlia mi tornasse a casa con un contratto di stage per fare la commessa, le comprerei un biglietto di sola andata per qualche capitale europea, le darei quattro-cinquemila euro da usare come seed money ed la metterei alla porta. E' dura anche solo da pensare, ma e' quello che la dura esperienza mi ha insegnato 😦
"Mi piace""Mi piace"
Vado OT, tanto per togliermi un sassolino dalla scarpa, e ti dico che io la 27esima ora mi sono ripromessa di non leggerla MAI più. Per la precisione da quando una delle loro giornaliste ha pubblicato un post assolutamente ridicolo in cui sosteneva che lo stato tedesco mette a diaposizione delle neomamme qualcuno che faccia da babysitter e all'occorenza da pure una botta di straccio per terra gratis! Inutile dire che, quando le hanno fatto notare che ha preso un grosso abbaglio e che quello che mettono a dispozione gratis in Germania (ma anche in Inghilterra) e' un'esperta di lattazione che ti da una mano con l'allattamento al seno, non solo non si e' scusata, ma ha pure preso aceto. No, perché non basta che in Italia fare il giornalista senza raccomandazione sia ormai più difficile che fare il notaio, non basta che giovani pieni di talento si buttino via per lustri interi a sei euro al pezzo (prima di rinunciare e darsi ad altro), non bastano gli errori grammaticali, le ripetizioni, le cacofonie e le traduzioni ad minchiam di cui sono imbottiti i giornali on line: ormai non si può nemmeno più pretendere che una giornalista iscritta all'albo e impiegata dal più importante quotidiano nazionale controlli le sue fonti prima di aprire bocca e dare fiato alle trombe!!
"Mi piace""Mi piace"
ahahhaah!!!è vero !! scusa ho letto male! hai ragione, ma io non avevo fatto mica fatto caso alla Quaresima, avevo capito che chiudeva dopo i saldi..vabbuo.Circa le maison du monde mi è capitato un catalogo tra le mani, gradito assai, ma mai andata. Devo allora.sull'argomento bio, magari non centrava nulla, ma davvero ce l'ho anche io il dentino avvelenato…è che, bio è di sinistra bada ben, ma di quella sinistra fighetta e benpensante per l'appunto e io che so' architetto de Valle Giulia, da dove partì la Pantera, certe cose, ce l'ho nei geni! Lasciati servire! 😉
"Mi piace""Mi piace"
pdc anche tu twin? oh non lo sapevo. baci
"Mi piace""Mi piace"