Veri (very) choosy

No vabbe’ cerchero’ di essere breve perche’ devo studiare.
Choosy? Ma sul serio?
Non ho sentito tutto il suo discorso e forse potrei prendere un abbaglio, ma conosco quell’atteggiamento, quello che ha portato la Fornero a dire che i giovani devono adattarsi ed essere un po’ meno schizzinosi. Choosy, per l’appunto. Tu guarda se sta parola la dovevo imparare in questo contesto.
Ok, non mi leggono e non sono nemmeno piu’ in contatto con loro, ma vorrei poter dire a Marta, e a Francesco, per esempio, che se ai tempi facevo volantinaggio o sondaggi telefonici, e capitava una commessa pagata dal PdL, non e’ che io potevo mettermi li’ a fare l’anima bella e dire No guardi io queste telefonate per il Berlusca non le faccio. Perche’ e’ questo quello che mi dissero Marta e Francesco e Stefano e non so quante altre persone, che oggi chiameremmo radical chic, tutti coi genitori che gli avevano blindato qualche posto in Rai o altrove. Io non avevo genitori che mi blindavano da qualche parte, ne’ santi in paradiso, e le mie telefonate per il Berlusca le ho fatte, mi hanno pagata, stop. Non e’ che mi sono sentita zozza per questo o ho pensato di aver tolto voti al PD. Era un lavoro, punto. Invece no, c’e’ gente che si puo’ permettere, evidentemente, di pontificare sugli altri non avendo la minima idea di cosa significhi, per la gente normale, provare ad avere un futuro.
Mentre ero all’universita’, cara Fornero, che so’ tre anni che vado in giro per le scuole a fare orientamento e dire agli studenti Nun ve laurate che nun serve a niente, IN ITALIA, ho fatto volantinaggio, la telefonista, appunto, la commessa, la cameriera al pub, la telemarketer (anche detta telemarkettara) e l’operatrice telefonica per il telecom e vodafone. Mi pagavano una miseria ma avevo tempo di organizzare i miei studi e fare tirocinio e continuare a prepararmi per quella che poi sarebbe diventata la mia carriera.
Mi hanno proposto mille volte di lavorare gratis sotto mentite spoglie (leggi: stages), ho detto no. Questo e’ essere choosy? Cara Fornero e cara classe dirigente, vi ricordate il simpatico Treu? E Biagi? Ecco, io vengo da quelle riforme del lavoro li’, dal job on call, dai co.co.co., dal precariato della prima ora. Ho quarant’anni, Fornero cara.
Non vivevo in America che se dici che fai la cameriera pensano Ah che brava guarda come si da’ da fare. Ero in Italia, e in Italia i camerieri so’ poracci. Andavo in giro con due curricula: uno da sfigata con tutte quelle cose la’ sopra per poter lavorare in altri posti da sfigata, che se scrivi che sei laureata sei iperqualificata e non ti prendono. Mobilita’ orizzontale, la chiamano. Certo. L’altro da figa, laurea, specializzazione quadriennale, corso di perfezionamento, convegni, pubblicazioni, roba cosi’. In dieci anni ho trovato solo un posto, perche’ in psicologia e’ rarissimo, che mi abbia “assunta”, previa apertura di partita iva, per la quale pagavo piu’ tasse di quanto invece guadagnavo. Me ne sono andata anche per quello, Fornero cara, perche’ tra maggio e ottobre non c’e’ nessuno che ti viene in terapia, le scuole sono chiuse, e io quattro mesi senza essere pagata non ci posso stare, pero’ siccome qualcuno di voi, che non so se e’ stato Tremonti o chi, ha deciso che io dovevo pagare le tasse su un reddito presunto (gli studi di settore) sborsavo sempre un botto di piu’ di quanto incassassi realmente. Perche’ avevo scelto una commercialista onesta, io.
E cito due persone che hanno talento da vendere, che sono rimaste li’ nel paese della choosy generation e che hanno rinunciato alla loro creativita’ per poter campare. La prima e’ mia sorella, che e’ troppo modesta per dirlo ma insomma i suoi bei numeri li ha fatti, disegnava cartoni animati, ha partecipato a La gabbianella e il gatto, per dire. Mo’ che fa? La segretaria. Ecco. E l’altro era un suo compagno di corso all’Accademia di Belle Arti, talentuosissimo, una persona dalla creativita’ straordinaria capace di creare questa roba qui

e che invece fa l’operaio.
Choosy sarai te, cara mia.


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54 commenti

  1. Choosy e pure stronza. Anche io ho fatto di tutto per mantenermi agli studi. Ho lavorato come commessa in profumeria, segretaria in agenzia immobiliare, accompagnatrice turistica per bambini, co.co.co, co.co.pro fino a quando ho vinto un concorso per impiegato nel comune della mia città. Non ho lasciato la mia città perchè mia madre è vedova e non volevo lasciarla, non ho fatto viaggi studio in paesi stranieri e se conosco l'inglese è solo perchè ho dato degli esami e mi sono fatta un corso a pagamento, a mie spese. Non lo dici però, cara Fornero, che tutti i membri della tua famiglia lavorano all'Università, non lo dici che i laureati svolgono i lavori più umili perchè forse hanno un figlio, che hanno fatto tardi perchè prima non avevano una lira per dargli da mangiare, non lo dici che sebbene siano bravi hanno un mutuuo da pagare e devono accontentarsi di lavori per i quali non hanno studiato. Non lo dici che a volte si fanno scelte per gli altri, perchè magari non hai genitori con i soldi o con lo studio avviato o con le conoscenze giuste. Ecco brava, non lo dire. Che tanto la credibilità l'hai persa come gli altri.Raffaella

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  2. Brava, Lucy! Questo post l'approvo in pieno. E pure io c'ho il passato parallelo da call-center per la telecom, oh sì. E pure io facevo il doppio curriculum. Uno per i sogni e le aspirazioni e per quello che avevo studiato, l'altro per pagarmi l'affitto, il pane, insomma ste cose qua.Choosy di sto' XXXXX. Scusa, ma ci vuole. Li farei adattare io a loro, e come dico io.GRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR

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  3. ..io ho iniziato a lavorare a 14 anni, facevo la cameriera ed il liceo classico.poi l'università. cameriera e pulizie condominiali.un giorno ero andata a concordare i libri di testo con un professore, dico il nome si lo dico Sabatucci. mi chiese come mai non frequentavo il corso. risposi che io dovevo lavorare. che lavoro. Al mattino pulizie. ah. alle 8 del mattino devo ancora finire di pulire le scale del palazzo.sai cosa mi rispose?si vede!brutto stronzo, lo so che non me ne faccio nulla del mio 110 e lode in 4 anni e infatti sono qui sottopagata e sottostimata.sono choosy, si, ma nei vostri confronti. mi fate proprio schifo.Adelia

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  4. L'ennesima conferma che sono completamente scollegati dalla realtà, che non sanno come vive la gente “normale”. Se penso solo al ristretto giro di amicizie tutti si “accontentano” di qualsiasi lavoro, contratti che a firmarli ti viene da piangere, stipendi che chiamarli così è un complimento. E non per vantarmi ma sono laureata con 110 e lode e ho sempre fatto lavori che non c'entrano niente. E li ho fatti e lo faccio con orgoglio! tiè!

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  5. stronza di una fornero! Stima per tua sorella, io adorerei saper disegnare fumetti e cartoni ma poi dicono che non si guadagna, appunto!Bel post, Tiziana con i controcaxxi. :*p.s. sta cosa dei due curriculum è geniale! ruberò 😉

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  6. Quanto è vero quello che scrivi, vorrei tanto che la signora spostasse il culo da quel trono dorato dove siede lei e tutta la sua sacrosanta famiglia così meritevole e così non choosy…durante l'università non mi sarò spaccata la schiena zappando la terra, ma passavo ogni sabato in qualche frigorifero dei supermercati a promuovere questo o quell'altro, e non vi dico quando è scoppiato il caso Parmalat ed io promuovevo i suoi prodotti, oltre al freddo glaciale mi prendevo pure gli insulti delle signore… manco la parmalat fosse mia, tutto questo per una paga misera a 90 giorni. Ma non mi davo per vinta studiavo e studiavo per fare esami in modo da non farmi aumentare le tasse e vincere una borsa di studio di 900 euro al mese, a fronte di 150 ore di lavoro in un ufficio recondito dell'ateneo, che doveva bastare per un anno accademico! Poi 1 anno di tirocinio gratis et amore dei, senza uno straccio di rimborso spese per diventare una “professionista”; aggiungiamo al tutto uno stage a 150 euro al mese per 40 ore di lavoro settimanali come minimo (perchè se fai parte dell'azienda devi fare pure gli straordinari anche come stagista),ho lavorato a progetto per 700 euro al mese, ho fatto da assistente ad una bambina disabile per 5 euro all'ora (lordi ovviamente),contratti co.co.co co.co.pro! Scusi Sig.ra Fornero se alla prossima proposta di stage mi incazzo e se ho il dentino un pochino avvelenato.. e forse la cosa che a lei ancora non è chiara che di questi tempi non si trova un lavoro decente anche se non si è choosy! Lucy perdonami se ho usato questo spazio per i commenti per uno sfogo personale!

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  7. eh il vestito è meravigliosissimo!Choosy wow ho imparato un termine nuovo. Io che con 54/60 e 3 lingue ho passato anni a metter timbri e diograzie che'era quello. Io che quando ero disoccupata per fortuna ho fatto la sctutatrice sostituendo un amico dichiaratamente fascista per cui al seggio pensavano lo fossi pure io, e mi rodeva si brutto, ma era novembre, mi ero diplomata a luglio e non si vedeva nulla all'orizzonte. Io che mi han chiesto di andare all'ufficio di collocamente a farmi abbassare la qualifica sul libretto di lavoro se volevo il posto per potermi assumere con un livello + basso, eh quella volta ho detto “vaffa, no!!”

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  8. io la fornero la metterei sulla forca!!! aro che dire Choosy gli farei ingoiare lettera per lettera tutto l'alfabeto! l'ho già detto oggi su Fb.. venga qui a dirmi a me Choosy..che poi gli faccio vedere da che parte sorge il sole! si ho una laurea in tasca e, un tempo ti dicevano che era un lasciapassare.. de che poi? qui in Italia i lasciapassare sono le conoscenza, le raccomandazioni, e poi mettiamoci pure tette&culi..qui la meritocrazia si è estinta con i dinosauri..forse qualche archeologo la ritroverà un giorno. comunque anch'io dal basso dei mie 34 anni mi sono laureata senza fuori corso in anticipo di due anni sui miei coetanei, il girono dopo aver discusso la mia tesi ero su un cantiere a farmi un mazzo tanto..contratto? quello delel galline.. co.co.co. .. poi non sempre ci spno lavori e appalti se fai restauro e quindi ti inventi il alvoro, baby sitter, lezioni di recupero ai figli di papà e mamà..stagione nei bar, poi ritorni in cantiere magari per qualche mese.. poi ti fermi e trovi un tempo determinato per qualche mese ben pagato..ma che non centra una mazza con la tua laurea..fai la fiscalista, si quelle che ti fanno i modelli per pagare le tasse.. poi fai uno stage in un ente pubblico su suggerimento di un amico, sotto pagata.. con una famiglia e un figlio piccolo…alla fine dopo aver ripreso in mano libri di diritto e amministrazione pubblica tenti tutti i concorsi di sto mondo.. al 4 ce la fai hai un tempo determinato.. e lavori coem uyn schiavetta per tre anni, con rinnovi sul filo del rasoio obiettivo? stabilizzazione..e ce la fò per un pelo.. per solo 10 giorni riescono a stabilizzarmi. ora ho un indeterminato nella pubblica amministrazione, la mia laurea è appesa in camerea mia , i miei sogni di restauro stanno ad ammuffire nel casseto ma ho una famiglia e dei figli a cui pensare e uindi ci si SACRIFICA! ma cara Fornero non passà de qua che te scasso…

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  9. dear sister…grazie per la citazione. Anche io avevo il doppio curriculum,quello che ormai è nel cassetto e quello in auge con cameriera commessa hostess e segretaria eccetera eccetera. Questa uscita della Fornero tocca i nervi scoperti di tutti. Sò quindici anni che nessuno è choosy, Elsa, svejate. il problema è che la (cara) elsa appartiene al mondo di quelle marte, stefani e franceschi che nella vita hanno sempre avuto e sempre avranno il culo al caldo, che non sapranno mai rapportarsi alla gente normale. Io, tu, tanti gettiamo alle ortiche le ambizioni e i sogni in nome della sporavvivenza. a me è andata bene, per dire, dietro a una scrivania, ma ho amiche che lavano le scale, ho amici che alzano sacchi da 20 kg, e tutte queste persone potrebbero insegnare a vivere a questa stronza di ministro, potrebbero dall'alto di una cattedra dare lezioni di DIGNITA', perchè chi si rimbocca le maniche e fa altro, cara elsa e cari martafrancescostefano eccetera, lo fa in nome di una famiglia, di un mutuo, di un affitto, della propria indipendenza. Fermo restando che la stronza ministra in questione, dopo le lacrime, abbia toccato l'art.18, creato il problema degli esodati, alzato l'età pensionabile. provaci te, maledetta, a lavare scale fino a settant'anni. Perchè, fatti due conti, essendo entrati tardi nel mondo del lavoro, quella è l'età in cui matureremo uno straccio di pensione. per noi si chiama pensione. per voi vitalizio, e perchè? Perchè ve lo beccate quando avete ancora 40/50 anni di vita davanti. Noi 10, 15, se va bene 20.Scusa lo sfogo. Potrei andare avanti a oltranza.

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  10. Condivido appieno tutto purtroppo stiamo arrivando alle prese per i fondelli, ora il problema dell'Italia è che noi giovani siamo choosy? bisognerebbe avercele le scelte per poterlo essere, qui non c'è nemmeno più lo straccio di call center e quando c'è ci metti in benzina più ad arrivare al posto di lavoro che quanto guadagni 😦 io non ho fatto nemmeno lavori mentre studiavo per laurearmi in tempo a 24 anni e quando mi sono laureata ero già troppo vecchia per il mondo del lavoro, perché la maggior parte di quelli che assumono lo fanno con contratto agevolato che credo arrivasse fino ai 24/25 anni per cui ero già fuori, ora mi trovo a spasso con una specializzazione che non ho preso ma che ho in mano perché da 7 anni non ho fatto altro e che purtroppo nel mondo del lavoro reale non serve a niente 😦 e poi sai con due figli qui è anche più dura. Teniamo duro non so fino a quando…

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  11. Condivido il malumore tuo e dei commenti qua sopra, siccome è anche il mio. Oggi, sentendo le dichiarazioni al tg mi è venuto ulteriormente il nervoso. Sì perchè dopo quelle dichiarazioni, siccome è stata criticata da tutti, ha ritrattato, dicendo che “non si riferiva a”, non “intendeva che” eccetera eccetera. Cioè, in pratica, si è difesa dicendo che è stata fraintesa.Ora, io dico. Ma se lo pensa (e lo pensa) perchè non difende le tue idee? Le dà fastidio essere criticata e si rimangia le parole facendo passare gli italiani per scemi che non hanno capito niente. Ecco questo per me è ancora più fastidioso.Le parole sono importanti!

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  12. parole sante. il problema penso sia sempre il solito: per alcuni (pochi e vergognosi!) che sono (stati?) presuntuosamente schizzinosi, ci sono invece tanti (la maggioranza) che si sono fatti un mazzo tanto, la gavetta, o hanno deciso di fare esperienze fuori confine, disperati.Io pure mi sono fatta il mio bel bagaglio di esperienze dagli ultimi anni di liceo in poi (solo una volta ho detto no: promozione di sigarette, non me la sono sentita e sono uscita dal giro delle hostess pubblicitarie, pace, ho trovato altro ed era un lavoro ambitissimo e ben pagato, ma non avrei dormito bene la notte) e per anni ho tenuto un lavoro che non era quello per cui avevo studiato perchè intanto mi ero fatta una posizione e mi ero costruita una professionalità (da co.co.schiava ovviamente), e poi ho tirato una riga e sono ripartita anche a studiare e sono diventata una partita IVA (e hai ragione gli studi di settore sono una piaga). Oggi non so, a volte penso che alla peggio so sicuramente pulire le scale, che per fare l sentivo le ccassiere al super dire che ci sono i fantastici lavori da week end per studenti (cui io sono favorevole), ma da 10 anni non ci sono posizioni aperte tra loro che fanno la settimana, anzi se una se ne va non rimpiazzano, prendon uno studente per i giorni di punta e stop.Purtroppo non è come 20 anni fa, oggi io vedo situazioni molto preoccupanti, vedo le file in strada davanti agli uffici di lavoro iterinale, amici di 50 anni laureati con belle posizioni che dal mattino alla sera sono a fare lavori di fatica, perchè hanno perso tutto ed è gente che non sta a casa a mangiarsi i risparmi ma si riinventa, è che c'è poco da reinventarsi a volte…

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  13. Oltre a quello che hai detto tu e ai bellissimi commenti che dipingono un paese ben più reale di quello fantastico che esiste solo nella testa dei politici, io rilancio con quello che sembra una provocazione al giorno d'oggi: cosa ci sarebbe di male ad essere, non dico schizzinosi, ma non totalmente disponibili come vuole il mercato odierno? E' veramente un peccato mortale, una presunzione inammissibile desiderare di realizzare la propria vocazione, di trovare un lavoro che rispecchi i propri interessi e il percorso di studi?

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  14. Io vivo nella città della signora in questione e qui c'è ormai un odio radicato, tanto che due giorni fa ha dovuto lasciare di corsa un dibattito a causa delle contestazioni. Immagino che sul poderoso curriculum della figlia non pesino i cognomi di mamma e papà, conosco tanti bravissimi ricercatori che dall'Università di Torino sono solo stati sfruttati per anni senza avere gli incarichi che lei accumula a soli 37 anni.A lei non è servito essere schizzinosa. Ecco.

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  15. Io concordo con te, non ci si può abbassare a tutto, sono del parere che bisogna conservare la propria dignità oltre all'integrità psicologica, se un lavoro ci fa stare male o peggio ci porta a stressarci più del dovuto solo perchè porta i soldi a casa ma poi quei soldi li spendo in psicologi o medicine per stare bene allora non fa per me. E non è presunzione voler realizzare i propri sogni per fare il lavoro per cui abbiamo studiato o avere un lavoro che rispecchia i nostri interessi. Quando ho lasciato il mio lavoro da poco quasi tutti si sono scandalizzati perchè lasciavo un posto sicuro per niente, ma io penso sempre che la vita è ora e non vale la pena sprecarla con qualcosa che ci fa stare male!

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  16. Concordo con entrambe. Anche se pero' il punto e' che conosco un mucchio di gente che quell'alternativa non la puo' prendere nemmeno in considerazione perche' deve lavorare punto. E non sta li' troppo a sottilizzare.Ma in Italia, diversamente che, ad esempio, qui, non e' che vai a fare la cameriera e ti guardi intorno per vedere se lo studio di avvocato ti assume. Perche' lo studio di avvocato sempre lo stage a rimborso zero ti propone, e dopo di te ne prende altri dodici, forza lavoro gratis e laureata. Come scrivero tanti post fa, a porta di roma ho visto l'annuncio di uno stage per fare la commessa. Paga da fame per lavorare 8, 10, 12 ore e dopo tre mesi ne prendono un'altra alle stesse condizioni. Tu torni a casa con le pive nel sacco, e loro hanno chi gli ripiega i maglioni sullo scaffale e spazza per terra. Eppure sono sicura che c'e' chi ha accettato sperando di poter essere assunta.

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  17. Purtroppo è un cane che si morde la coda 😦 in Italia sta diventando un paradosso senza soluzione questa cosa, se tu sei disperato perchè hai bisogno di mangiare accetti di tutto e fai stage e accetti qualsiasi cosa con la speranza, i datori di lavoro lo sanno e ne approfittano, la politica ci gioca e se ne frega allegramente. Qui in Sardegna è anche peggio a mio parere, non ho mai visto nei negozi il classico “cercasi personale” neppure a Cagliari che è una grande città, credo che vadano col passaparola 😦

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