E’ un paese per vecchi: Moccia e i lucchetti

Questo e’ il mio dubbio. Ci si lamenta sempre di quanto il nostro paese sia arretrato, di quanto la nostra immagine sia legata al passato, al dopoguerra, al neorealismo, ai panni stesi sui fili il mandolino e la pizza e tutte ste cose qua, e quando ci capita un’occasione di puro marketing la buttiamo dalla finestra?

Mi spiego.
Non amo Moccia, ma indubitabilmente ha una grande capacita’ narrativa. Non si spiega altrimenti l’enorme successo di tutti i suoi libri. Mi piace ricordare che il primo della serie, Tre metri sopra il cielo, pare girasse ciclostilato dagli anni ’90 perche’ le 3000 copie edite andarono esaurite in breve tempo. Una decina di anni fa, forse di piu’ non ricordo, lo ricevetti piratato in formato txt, perche’ un’amica entusiasta decise che dovevo leggerlo, io, psicologa, appassionata di adolescenti. Poi la meritata gloria, che ben conosciamo.
E dico meritata, si’, perche’ questo autore e’ vituperato come Fabio Volo, come l’autrice delle 50 sfumature. Tutti li criticano ma tutti li leggono, e non credo facciano poi cosi’ schifo, altrimenti il passaparola ne distruggerebbe la reputazione in breve tempo.

Quest’estate ho letto decine e decine di post sulle 50 sfumature di grigio. Tutte a scrivere che era una schifezza colossale, che il sesso descritto era una palla micidiale, che con un uomo cosi’ non ci sarebbero tornate manco la seconda volta, ma inspiegabilmente il tam tam continuava a funzionare. Ho due idee sul fenomeno, anche se non ho letto il libro e quindi prendetela come una pura impressione: la prima e’ che quel tipo di erotismo li’, nato nella testa di un’anglosassone, funzioni solo per un certo di tipo di cultura, post vittoriana e post puritana.

Avete mai provato a leggere la saga I love shopping? Personalmente gia’ al secondo libro mi sembrava di avere a che fare con Paperino, due palle, ma succedono tutte alla Becky? Per non parlare poi di come si strutturano quei racconti, e’ sempre la commedia degli equivoci, al punto che anche quando la protagonista viene accusata di cose che non ha commesso lei non riesce a replicare e l’interlocutore se ne va lasciandola con un palmo di naso. Ecco, secondo me questo tipo di vignetta puo’ trovare una contestualizzazione solo nella cultura anglosassone. Da noi sarebbero partite le urla e gli strepiti, non credete? Eppure la Kinsella non e’ male tolte le avventure della Bloomwood, ma ecco, leggo lei e leggo Alan Bennett, anche se e’ un altro tipo di letteratura.

La mia seconda idea sulle Cinquanta sfumature e’ che ha venduto cosi’ tante copie grazie ad un doppio messaggio, tipo quelli schizofrenici: il pubblico sostiene che faccia cagare ma e’ il libro piu’ venduto dell’estate, ergo devo averne una copia per farmene un’idea. Lo leggo, mi piace ma non posso dirlo perche’ tutti lo criticano, e quindi mi uniro’ al coro dei detrattori:

James (lei), Volo, Moccia.

Succede pero’ che nel caso di Moccia la realta’ superi la fantasia, e che Ponte Milvio venga preso d’assalto da orde di adolescenti sognanti che decidono di fare come Babi e Step – o chiunque fossero – e lasciare la loro prova d’amore legata alla catena e gettare la chiave nell’ormai non piu’ biondo Tevere.

Ok, pesano. Ci credo. Ma siamo sicuri che l’unico motivo per ordinare il loro spostamento sia questo? O non e’ forse che guardiamo sempre da snob col naso storto a tutte queste cose inutili, superficiali, pacchiane? Un genio ci ha pure fatto un sito, si chiama proprio lucchetti Ponte Milvio e vende merchandising. Per il resto, solo critiche.

All’inizio del mese di settembre si era pensato di creare una sezione lucchetti nel museo etnografico Pigorini, ma ovviamente per i moderni esponenti del Pd questo era troppo, soprattutto perche’ Ponte Milvio cade nel XX municipio, storicamente di destra, e sia mai che un’idea degli avversari possa essere sostenuta. Oh si’ certo, solo quando si tratta di emolumenti:<

Il Pd capitolino boccia il museo dedicato ai lucchetti. Il consigliere Dario Nanni, membro della commissione cultura di Roma Capitale, è lapidario: «I musei si fanno per cose importanti» Secondo Paolo Masini «le priorità per i romani sono altre, soprattutto in questo periodo di crisi».

Secondo me l’idea del Museo Etnografico non era male. 

Fare etnografia significa recarsi tra coloro che si vuole studiare per un certo periodo di tempo, ed utilizzare alcune tecniche di ricerca (come l’osservazione o l’intervista) allo scopo di collezionare un insieme di dati che una volta interpretati, rendano possibile la comprensione della cultura in esame. Riti, rituali, cerimonie, norme, valori, credenze, comportamenti, artefatti, sono i principali fenomeni di interesse dell’etnografo, attraverso i quali la cultura si rende intelligibile.

E questo non lo e’? Un fenomeno di massa che appartiene ad una specifica eta’ della vita e che verra’ ricordato come il Moncler ai miei tempi. C’e’ chi dice che gli anni ’80 sono stati gli anni di plastica (ma lo dite per invidia e solo perche’ non c’eravate), ma d’altronde abbiamo riabilitato la Fenech e Alvaro Vitali, accadra’ anche ai lucchetti di Moccia, ne sono certa. Quindi perche’ non renderlo un punto di forza? Perche’ non amplificare questa attrazione, che tanto lo e’ gia’? Soffocarla non serve assulutamente a nulla:

Appena passata la squadra dei bonificatori di Roma Capitale, sono riapparsi i venditori di lucchetti. Stranieri che evidentemente dal quel piccolo traffico traevano la loro fonte di sopravvivenza. Al tempo della tolleranza esibivano la loro merce su banchetti; oltre ai lucchetti (cinesi) di tre misure, fornivano pennarelli indelebili per completare il rito con data e iniziali.

Potrebbe diventare un luogo di attrazione turistica per le coppie innamorate come il balcone di Giulietta e Romeo a Verona, o come Terni a San Valentino (o San Valentino a Terni, visto che e’ anche una chiesa oltre che una ricorrenza). Nulla, noi distruggiamo, non guardiamo al futuro, siamo legati alle rovine, alle macerie, ai reperti archeologici (che nemmeno tuteliamo, peraltro) e non riusciamo a considerare oltre niente altro. Il Ponte della Musica? Massacrato di critiche. Se magari anziche’ criticare si desse una sfoltatina alla vegetazione intorno…

Per non parlare di quanto e’ bello il nuovo ponte all’Ostiense, degno di una capitale americana. Ma niente da fare, polemiche anche in questo caso.

Quanti romani sono stati al Maxxi? Io no, e me ne vergogno. Non ho mai fatto lo sforzo di raggiungerlo. Eppure solo il nome mi affascina, Museo delle Arti del XXI secolo. 

E l’Auditorium di Renzo Piano? Solo a guardarlo da fuori e’ meraviglioso. 

Ma se sei di sinistra ci sono solo certi posti dove devi andare, o solo certi libri da leggere. Mica puoi leggere Moccia, se sei di sinistra: devi leggere Gabriel Garcia Marquez. A me Cent’anni di solitudine m’ha fatto due palle cosi’. Ecco. Questo link che gira e’ geniale, ma e’ anche tanto avvilente. 

Quando avevo vent’anni i miei amici sentivano solo De Gregori, e si’ che era bello, ma a me piacevano anche Baglioni e Battisti.
Battisti?? Ma Battisti e’ di destra!
Ecco, stiamo ancora cosi’ noi, nel derby perenne tra rossi o neri, Roma o Lazio, Alemanno o Rutelli, e No, noi la Bonino non la votiamo perche’ quarantamila anni fa ha fatto un accordo con Giulio Cesare e poi non ha accettato di entrare nel Pd e se ne e’ andata con Bruto e Cassio e allora sai che c’e’?, la Polverini ve la meritate tutta, e vi deve star bene cosi’, lei, Storace e Fiorito vestito da Batman.

Non siamo in grado di valorizzare nulla che ci appartenga, ne’ di monetizzarlo. Il turismo dovrebbe rappresentare il primo introito per una citta’ come Roma, e invece niente, siamo ancora li’ con le chiusure domenicali o con le guide turistiche che parlano solo trasteverino. Pero’ tolleriamo i finti centurioni che taglieggiano i turisti davanti al Colosseo. 

Tornando a Moccia, una mia classmate e’ venezuelana e mi saluta sempre in italiano. Le ho chiesto: come fai a conoscere la mia lingua? Mi piace Federico Moccia, mi fa. Ho letto tutti i suoi libri  e ho visto i film (in italiano, si intende eh. Da quando sono qui e’ gia’ la terza persona che incontro che guarda i nostri film in lingua originale. Ce la diamo una svegliata?). 

E’ il migliore, come lui non c’e’ nessuno.

Avete presente dov’e’ e com’e’ il Venezuela, si’? Ecco. 

Questo mi ricorda che tanti anni fa, quando ascoltavo i Gipsy Kings a ripetizione, il fidanzato di mia sorella dell’epoca, che si divertiva a provocarmi, mi disse che erano degli sfigati e che in Spagna non li conosceva nessuno. Magari se lo era inventato li’ per li’, ma mi disse proprio cosi’. Fatto sta che onestamente sono piu’ felice di essere riconosciuta come conterranea di Moccia, o della Pausini, o di Tiziano Ferro, piuttosto che di Toto Cotugno, ma se capitasse che mi cantano Sono un’italiano ce devo sta’. A chi tocca nun se ‘ngrugna. Ma ecco, almeno noi romani (i leghisti contituino con il dio eridanio e berghem e ste cazzate qua), abitanti della capitale d’Italia, non potremmo svecchiarci un tantino, aprirci al mondo e provare a pensare al futuro? Non e’ una questione politica. E’ una questione di cultura. Che non e’ solo Pasolini.


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67 commenti

  1. Che bel post! E svegliamoci! Tutti in piazza! Sbattiamoli fuori tutti! Ma dove sono i sindacati, i giovani, le donne, gli anarchici, tutte le categorie siglate e non siglate? Si lasciano soli gli operai e i minatori a scalare ciminiere e fare lo sciopero della fame e della sete, a tagliarsi le vene in diretta tv? Dove sono gli altri? Dove siamo? Lo so: dietro un pc o indignarsi con il nuovo iphone!SVEGLIAAAAAAA! Lo Stato, i politici, siamo noi! SVEGLIAAAAAAA!!!!

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  2. Che post “giusto”! Approvo in pieno. Io leggo di tutto, ma mi sono intenerita e ho avuto una botta di nostalgia leggendo 3MSC e anche la saga di Twilight! Chissenefrega che sia considerata letteratura spazzatura, se fa stare bene per qualche ora e ci fa ricordare la nostra adolescenza perduta.Quanto al resto, agli snobismi, alle classificazioni, hai ragione su tutta la linea. P.S.A proposito: ma tu sei romana….io sono veneta…aargh ROMA LADRONA! 😉

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  3. bel post! Non ho letto Moccia, ho letto quasi tutti i libri di Volo (che non sia gran letteratura è ovvio ma insomma uno a volte cerca anche lo svago!), non credo che un museo dei lucchetti possa portare qualcosa alla città di Roma ma sono d'accordissimo sul fatto che in Italia come si costruisce qualcosa di nuovo vai con le polemiche (anzi qui le polemiche le fanno per qualsiasi cosa), non ho viaggiato chissà quanto ma in molte capitali o città europee mi sono stupita dei bellissimi connubi tra antico e moderno che riescono a creare, a me piace molto trovare nel centro storico una costruzione iper moderna. Lasciamo stare il fatto che noi col turismo dovremmo campare come dei pascià che io sono per l'appunto laureata in conservazione dei beni culturali e la situazione è tragica!

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  4. Personalmente non ho mai letto Moccia, Fabio Volo o quell'altro lì. In generale ho problemi con tanta narrativa contemporanea (nemmeno Baricco mi entusiasma). Io credo che più che farne un discorso ideologico bisognerebbe pensare all'obiettivo che un libro si propone. Se lo scopo è quello di divertire, di intrattenere, di incuriosire o approfondire certe tematiche, ok, va benissimo. Guardiamo al nuovo. E' giusto. Mi piace Saviano per esempio, il suo modo di raccontare le cose anche quando non parla di Camorra. Per esempio nell'Inferno e la Bellezza sono narrate le storie di personaggi come Messi e Petrucciani ed è bello poterle conoscere con gli occhi di un bravo scrittore. Se prendo in mano Pasolini però io vedo lo spirito dell'Italia d'un tempo, una parte di me che esiste ancora. Girando per i vecchi quartieri popolari di Roma ci si accorge dei cambiamenti e del fallimento anche politico in certi casi, lo si tocca davvero con mano. Andiamo a Via della Marranella per esempio: oggi è una strada abitata quasi esclusivamente da immigrati. Una politica seria non dovrebbe creare i ghetti (perché ROma non è New York), ma servizi e collegare bene una città vastissima. Invece ecco che ci mettiamo a fare le critiche sui ponti (non ho niente in contrario) quando la Capitale d'Italia dispone solo di 2 linee metro contro le 12 di Madrid, le 14 di Parigi e le 16 di Londra! Quale cultura vogliamo infondere con certi collegamenti? Ed una zona come Tor Pignattara, a due passi dalla Tuscolana e alla Casilina, diventa periferia. Nel nostro paese l'unico esempio di integrazione è il calcio, tutto il resto stenta… di quale cultura parliamo?Penso anche la generazione dei Pasolini, dei Moravia, dei Silone, degli Eco, delle Morante, delle Ginzburg, degli Sciascia abbia dato un contributo maggiore alla letteratura nostrana. Altre teste… non si tratta di rimpiangere il passato, ma di qualità e se paragono un Baricco o un Saviano ad uno di quegli autori non credo che il confronto possa essere retto. Questo al di là delle vendite che, a mio parere, non sempre sono indicative del talento di uno scrittore, di un artista o di un musicista. Noi non abbiamo bisogno di nuovo, ma di innovazione. Contenuti diversi, linguaggi diversi, direzioni diverse. Non voglio passare come un supporter della scuola di Francoforte, però io ho motivo di credere che tanta roba che passa – presumibilmente anche 50 sfumature di Grigio, vediamo la fortuna di questo libro dopo il bombardamento del web e dei giornali – un giorno sarà carta straccia. Non guardare la moda del momento, una cosa vale se diventa attuale negli anni successivi.P.S.Adoro Renzo Piano e l'Auditorium.

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  5. Dunque..partendo dal presupposto che io sono di estrema sinistra, che al Pigorini sono stata di casa essendo un'antropologa, che quoto in pieno Who is ecc.io Moccia non l'ho mai letto mi rifiuto per età e per vissuto. lo stesso dicasi per Volo ecc.Posso antropologicamente interessarmi ai lucchetti e uno spazietto al Pigorini glielo avrei pure dato. però, come diceva mia nonna, non mischiamo la lana con la seta, please.se i Moccia del mondo non avessero diritto di parola mi batterei per farglielo avere.e non vuol dire essere di destra o di sinistravuol dire semplicemente pensarla diversamente.Adelia

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  6. Oh Lucy non sai quanto questo argomento mi stia a cuore! La mia tesi di laurea è sul cineturismo – il fenomeno per cui un determinato luogo che è stato oggetto di riprese cinematografiche diventa oggetto di interesse da parte di turisti e viaggiatori che si recano lì per vedere/vivere le atmosfere del film che hanno visto in precedenza – e su quanto noi italiani non c'abbiamo capito niente di come funzioni “sta roba qui”(ci sarebbero altre 3000 sfumature del concetto ma non voglio diventare tediante!). Idem vale per i libri. L'esempio di cui ho parlato nella tesi è quello e c l a t a n t e di New Moon : criticato, snobbato, distrutto a suon di improbabili surrealismi, incorniciato come “dramma adolescenziale” (nonostante abbia dato vita ad un movimento chiamato “twilight moms”). Come ambientazione per questo secondo capitolo l'autrice (Stephanie Meyer) ha scelto Volterra . Poteva capitarci di meglio? (a Vancouver l'attività turistica era aumentata in modo esponenziale a distanza di un anno dall'inizio delle riprese sul luogo) Immersa nelle campagne toscane, a meno di 80 km da Firenze, in Italia…quanti turisti avrebbero portato 3 miseri giorni di riprese? Turisti = entrate = economia che gira. INVECE NO! Il comune di Volterra non si è minimamente preoccupato di cogliere questa opportunità (1° errore) ed è stato sostituito da Montepulciano che, se è stato più “furbo” ad accaparrarsi le riprese di certo, non ha però fatto niente per prolungare nel tempo gli effetti che ne derivavano (2° errore). E allora sì dai, continuate ad attirare turisti con Pantheon, necropoli e siti storici, non create nuove attrazioni “collaterali”, non vi preoccupate delle evoluzioni dei gusti dei consumatori e della società, non predisponete servizi e strutture in grado di accogliere nuove forme d'arte. No certo, continuate a denigrare il futuro. Tranquilli, tanto poi quando voi sarete morti toccherà a noi raccogliere i cocci (vostri e di Pompei!).(il voi è…puramente indicativo! quelli a cui mi rivolgo non sanno neanche cosa sia un blog!)che amarezza!

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  7. e per la cronaca…ho letto (e leggo) Moccia, Volo, Pirandello, Baricco, Pavese, Ammaniti, Kinsella, Giordano, Bushnell, Meyer, mi manca Silvia Avallone perché ancora non ho avuto il tempo di comprarlo e nella mia (ancora misera) biblioteca personale c'è di tutto, nonostante abbia solo 23 anni. Leggere è importante. E i lettori snob mi urtano il sistema nervoso.

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  8. Forse te l'ho già raccontato, ma anni fa una delle donne più colte che abbia mai conosciuto (una persona che riadatta la filosofia per adeguarla a programmi didattici per i bimbi piccoli, per dire) mi consigliò questo “libro geniale”: 3 metri sopra il cielo. Io l'ho comprato, l'ho letto, l'ho trovato una “cagata pazzesca”, per dirla col post di prima. Ed era prima delle ondate di antimoccianesimo. Per me Moccia non ha scusanti, a maggior ragione dopo essere diventato un autore di culto per i ragazzini: ci sono errori grammaticali pesantissimi, c'è GLI per dire A LEI nei suoi libri, vivaddio dallo in mano ad un editor che almeno non fai anti-cultura. Perchè è difficile dire ad un ragazzino che è importante saper scrivere bene nella propria lingua, se uno degli autori che vendono di più scrive strafalcioni e viene pubblicato così come sta. Anni dopo un amico pubblicò sul suo blog una ventina di righe di un altro libro di Moccia, “Amore 14”, e ti giuro che all'inizio pensammo tutti fosse UNA PARODIA. Invece NO, era il libro vero.Allora forse andrò fuori topic con il senso del tuo post, ma per me conoscere la propria lingua BENE è importante. Quando mi leggo un blog se l'italiano è orrido lo mollo dopo mezzo post. Quando mi mandano racconti per l'editing se ci trovo roba come quella sopra, punteggiatura alla pene di quadrupede, puntini di sospensione lanciati a coriandolo, io mi fermo e basta. Quello che hai da raccontare è importante quanto lo strumento che usi, in mia umilissima opinione.E tralascio il fatto che in 3MSC il messaggio che passa è “che fico uscire con un balordo nullafacente violento, mentire al processo che lo vede come imputato, sfanculare i genitori e sentirsi ribelli”. BLEAURGH. Ma ok, l'ho letto troppo tardi e probabilmente non riuscirò mai a guardare a quella storia con gli occhi di una ragazzina.Per altro io ero la ragazzina che ODIAVA Heatcliff per gli stessi motivi quindi forse è più un problema mio che di Moccia.Quanto allo sfruttare bene le opportunità che si hanno, sono d'accordo con te. Qui siamo legati al “niente cambia”, però per me è un problema culturale più massiccio della mera incapacità di vedere un'opportunità da sfruttare nel cambiamento. Noi italiani da secoli attiriamo turisti con la conservazione di un patrimonio storico. Abbiamo imparato che conservare, mantenere immutato è bene, porta turismo, è la nostra ricchezza.E' difficile far entrare in testa alla gente che si possono fare entrambe le cose.

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  9. Bel post Lucy. Nel mio libro che ho scritto che forse vedrà la luce decico un capitolo a parte intitolato “E' un paese per vecchi”, quello in cui viviamo. Sono di sinistra, mi piace de gregori ma anche battisti e alcune cose di baglioni. Non leggo Moccia e Volo, ma solo perchè non ho tempo e quindi scelgo altro. Ma se avessi più tempo lo leggerei perchè vorrei capire cosa muove il popolo verso questi personaggi,perchè c'è gente brava ma brava davvero che non riesce ad avere metà della metà del loro successo e forse avrebbe cose più interessanti da dire.Non parlo certo di me, intendiamoci. Parlo di un paese statico di cui un certo tipo di cultura ne è lo specchio, di certa gente brutta di cui ne è la rappresentante.Raffaella

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  10. Quoto Who is? del commento sopra.E mi soffermo solo sulla questione Volo.Credo che i suoi libri siano trasversali, ossia piacciano a tutti, a destra, sinistra, centro, sopra, sotto. Perché dice delle cose talmente banali -e soprattutto collegate al lato adolescenziale che è stato in noi- per cui chi più chi meno ci si può ritrovare in qualche modo, o può ritrovare qualche amico. Ecco, chi meno. Io ad esempio non ce la faccio a reggerlo, e se per questo devo essere chiamata una snob della letteratura ben venga! Ma sottolineo che a me piace tutto, roba trash compresa, l'importante è che dica qualcosa, mentre FV non dice assolutamente nulla! Ho letto pezzi dei suoi deliri in internet per rendermi conto di cosa si stesse parlando. Non ce la posso fare.Per me il suo successo si basa sul fatto che il livello del lettore medio in Italia è davvero basso. E non sono cose che mi sto inventando, lo dicono ovunque: da noi si legge poco e male. Linko a proposito questo articolo de Il Bureau che condivido in pieno, anche per i toni :)Per finire, aggiungo -senza pretese di approfondimento- che da noi è in atto una crisi generale della cultura, che abbraccia la letteratura come le altre arti. A parte casi sporadici, in Italia si fa fatica a promuovere l'innovazione, si è fermi su posizioni stantie oppure di scarso contenuto, fruibili al momento ma che difficilmente lasceranno il segno. Il vero problema è che è tristemente venuta a mancare la figura dell'intellettuale (di qualsiasi orientamento politico sia, sto facendo un discorso super partes), che un tempo invece teneva le redini e portava avanti certi tipi di discorsi.Ps scusa per lo spam, ma ogni volta che commentavo, nel rileggere mi accorgevo che mancava qualcosa 🙂

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  11. parole sante! a me la pausini non piace, ma è bello che qua la passino in radio, come dire? ne vado fiera! e poi qui mi dicono “come fai a dire che stai meglio a lisbona? roma è meravigliosa!” sì, ma mi chiedo perché dobbiamo continuare a vivere sui fasti del passato e non facciamo un museo dei lucchetti o un'altra cazzata qualsiasi, come quelle che si inventano qui e che io vado a vedere e mi ci diverto pure? no, i nostri politici devono pensare alle cose importanti. fosse vero almeno! (a questo proposito è bellissimo il commento di Cri)per quanto riguarda moccia ho letto 3 metri e visto il film. il mio giudizio è che è una schifezza, ma alla fine è rivolto agli adolescenti, quindi lasciamoli in pace come quando siamo stati lasciati in pace noi a leggere jack frusciante. e comunque sono stata contenta di vederlo pubblicato in portoghese, a dispetto di chi dice che esportiamo il peggio. non è vero, esportiamo tutto.

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  12. Brava, sono d'accordo! L'idea del museo etnografico era ottima, cretini quelli che l'hanno bocciata. La cultura continua a rimanere roba per gente con la puzza sotto il naso, e poi si lamentano perché la gente la snobba.

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  13. noi italiani non perderemo mai il vizio dei campanili, dal micro (lazio vs roma,rutelli vs fini) al macro (pisa vs livorno, milano vs roma). Nei casi di etichette musicali o letterarie credo siano più relegate, come interesse, al mondo dell'adolescenza, in cui si è in cerca della propria identità. Nel caso Moccia o Volo, a parte che se li avessi letti a 14 anni li avrei adorati, credo che qualunque forma di libro che spinga dei ragazzi di quell'età a provare piacere per la lettura e poi ad entrare in libreria, incuriosirsi, provare qualche altro autore, ben venga. Se anche solo, su dieci ragazzi, nove utilizzano 3msc come fermaporta e uno solo va in libreria per continuare a sognare sui libri, BEN VENGA. Ben vengano i bistrattati Volo che (con il presupposto del potevo-scriverlo-pure-io) che hanno spinto gente di tutte le età a riprendere in mano la penna o a battere sulla tastiera. Ben vengano i libri softporno che fanno chiudere la tv alla casalinga di turno, che invece di guardarsi la Venier si siede in poltrona ed apre il suo libro. Ben venga tutto quello che fa rialzare le sorti dell'editoria e dei neuroni. Oh, io ho letto Fabio Volo, eh. E mi è anche piaciuto.Mi fa sorridere la tua amica che oltre a leggersi la (s)grammatica di Moccia, si ascolta anche la dizione di Raoul Bova 😀 😀 Ale

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  14. Sono di sinistra e di Moccia ho letto il primo libro, per capirne il fenomeno: lo reputo un romanzo per quindicenni, non ne ho letti altri.Parlo con le parole della mia editor che ne sa -scusate non faccio il nome – lei si è arresa di fronte al fenomeno 50 sfumature, è un libro scritto male, una storia mediocre ma vende, okkei allora. La Kinsella per lei è straordinaria ma non nei libri I love shopping. Vedi io personalmente trovo che i lucchetti siano pietosi andrei lì con un non so cosa trinciapolli a toglierli. E' un fenomeno? Non mi interessa, deturpa un ponte storico. Questo post cara Lucy ha molti spunti, difficile approfondirli tutti. Quello che però voglio sottolineare e un po' ne so, è che la massa segue ciò che spesso un buon marketing team fa trovare sulla loro strada. Se inciampano in libretti sistemati a torre di Pisa all'entrata delle librerie, sarà più facile che leggano quelli, piuttosto che spulciare tra gli scaffaeli. baci

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  15. Certo che si', ma la penso come gia' qualcuno ha scritto piu' sotto. Continuare a dividere la letteratura in serie a e serie z non aiuta nessuno. Per me e' importante che spinga qualcuno a comprare un libro e leggere muovendo qualche neurone, per dirla come Ale. Personalmente non mi sento una inetta se, a fronte della mia specializzazione post laurea, detesto leggere Eco e la Ginzburg e Grass ma mi accompagno volentieri ad altro tipo di narrativa. Detto questo, Moccia ha scritto un libro per adolescenti, ai miei tempi cosa c'era, forse nulla di paragonabile, ma ti assicuro che lavorare a scuola e vedere i ragazzini divorare i libri di Stephanie Meyer, anche se tra dieci anni saranno vituperati, era un gran piacere. E potremmo citare decine di autori (e architetti!) snobbati dalla critica, seguiti dalla massa e tuttora considerati capisaldi della cultura italiana. Magari non sara' il caso di Moccia, ma perche' storcere il naso se a qualcuno piace?

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  16. Si ma e' peggio Moccia che ha scritto gli strafalcioni o e' peggio l'editor che ha passato il testo senza correggerlo? E' un lavoro di squadra, no?Per la tua ultima affermazione, almeno a Roma o Pompei non e' proprio vero che mantenere immutato e' bene, a meno che per immutato tu non intendessi anche l'assenza di restauro o di tutela.

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  17. E' banale, per carita', ma personalmente riesce a muovere in me certe corde che Eco non sfiora minimamente. Anzi, mi urta. Io credo che chi legge Stephen King non abbia necessariamente un QI superlativo, ma e' letto anche da chi ha un QI superlativo. E quindi? Secondo me in Italia ce la tiriamo davvero troppo con certi discorsi. Non vedo perche' non si possa considerare l'abitudine alla lettura di per se' anziche' dover sempre stare a giudicare il peso di cio' che si legge.

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  18. Si', come ti avevo scritto in un commento prova a leggere i libri della Wickham, tutt'altra storia.Deturpa un ponte storico, vero, ma che facciamo, lo mettiamo in una teca? Pure i bengalesi coi teli lo deturpano, o i motorini che ci passano e non dovrebbero, o i romeni accampati sotto, ma li' tutti tacciono pero'.La massa e' massa, non sbircia tra gli scaffali. E diciamolo, le volte che ho provato a spulciare cose meno celebri di Tabucchi, o Pessoa, per dirne due a caso, mi sono dovuta arrendere all'evidenza che se non avevano avuto grande successo era proprio perche' erano opere minori e di nessun interesse, sfuggite al richiamo “della massa”. Ma, come ha scritto Ale, magari su dieci uno tornera' a comprare un altro libro scritto per la massa. Non ci trovo nulla di male.

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  19. Snob ovunque (e pure presuntuosi).Credo che quel post di Moky si possa adattare anche in questa situazione, basta cambiare l'oggetto tovaglia con qualunque altra cosa che ci calzera' sicuramente a pennello.Comunque che strafigata il ponte, il maxxi e l'auditorium O_O io nemmeno ne conoscevo l'esistenza. Sara' che, proprio perche' non sono fatti di sampietrini e di mattoni accatastati sopra alla bene o meglio, vengono boicottati in massa.

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  20. io non ho idea di chi tra autore ed editor abbia lasciato quegli obbrobri (posteriori a 3 metri eccetera) nel libro, quello che so è che lo odio chiunque sia. Quanto al tenere immutato ovviamente non intendevo abbandonare a se stesso, e neanche che lo condivido, solo che secondo me dal punto di vista dello sfruttamento turistico è proprio una forma mentis che porta a considerare il mantenimento delle cose così come sono una ricchezza, e quindi qualunque tentativo di modernizzazione come una minaccia.

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  21. Ma non sono boicottati! Il Maxxi e l'auditorium ad esempio hanno avuto molto successo, ospitando mostre e concerti di tutto rispetto e richiamando in pochi anni di vita anche un sacco di visitatori. Per fortuna!

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  22. Moccia l'ho letto. Per capire perché piaceva a tutti, soprattutto all'ex ragazza di mio fratello, che mi portò a vedere il film. Il libro… proprio no, il film me lo sono goduto di più. Comunque, se avessi 15 anni impazzirei per Moccia, lo so. Poi… Fabio Volo… i suoi film mi piacciono, leggeri, carini… e i libri mai letti, ma una mia cara amica psicologa dice sempre che dovrei leggerli. Però spezzo una lancia a favore di Fabio Volo. Nel lontano 2004 partecipò a un ritiro di 10 giorni (meditazione Vipashana, 10 gg di dieta stra-vegetariana, silenzio, gong alle 4 del mattino, disciplina assoluta) e sai lui già famosetto fu assolutamente umile, simpatico e silenziosissimo! Quindi grande ammirazione per la persona, non il personaggio che non a livello romanzesco. Tornando al nostro vecchio paese di vecchi. Qui a Ravenna, che è più vecchia di qualsiasi Roma, ogni cambiamento minimo è vissuto come uno tsunami. A volte mi sembra di aver preso un acido, e di essere rimasta in un brutto trip… caxxo! Tornando all'editoria, dietro certi successi commerciali di massa c'è prima di tutto grande opera di marketing. Qui mi fermo se no faccio un pippone.Però “Cent'anni di solitudine” l'ho adorato, e tanto, e non sai quanto, con quel narrare incantato e quel realismo magico che mi fa luccicare il cuore. Ma io non sono di sinistra ;-)(al momento sono molto anarchica, ops, ora mi censurano in diretta)ciao Lucy, di te mi piacciono queste mille provocazioni, che diventano orizzonti e confrontiNotte bella

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  23. Quanti spunti il tuo post! Grazie!Si, l'idea del museo etnografico non e' male, se poi serve a diversificare e ampliare i tipi di turisti e di turismo, ancora meglio.Moccia non lo conosco bene, ho letto solo un suo libro, qualcosa tipo Cercando Niky, devo dire che non mi e' piaciuto per nulla il modo in cui scrive. L'idea principale della storia sarebbe stata carina se sviluppata da uno scrittore di mestiere, ho dovuto forzare la mia volonta' per finirlo. E non sono una lettrice snob, la settimana scorsa ho letto The Starter Wife!Esistono vari tipi di scrittori e vari tipi di lettori. C'e' lo scrittore che sa cambiare una storia banale, usando l'arte dell'uso delle parole, trasformandola in un fantastico viaggio, come c'e' quello che pur avendo una buona storia e' limitato nell'uso delle parole e spreca un'idea. Non so se hai notato quante persone famose che hanno avuto una vita “straordinaria,” usino per scrivere i loro libri un ghost writer. Ci sara' un motivo , no?

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  24. Ho letto tutto, post e commenti, uno scambio intenso. È il bello è quello, poter dire ciò che di pensa e non arroccarsi dietro stereotipi culturali. Se gli americani avessero a disposizione una regione – a caso – come la Toscana, probabilmente ne avrebbero fatto un lancio marketing da blockbuster. Cultura certo, ma viva e fruibile. Sono banale ma un po' di sana autostima nazionale e meno critica distruttiva farebbero avanzare tutto il nostro carrozzone, giovani e vecchi insieme.

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  25. e' per vecchi, verissimo.e se hai un progetto culturale e per qualche motivo devi coinvolgere il ministero dei beni e delle attivita' culturali e' la fine. Puoi metterci la mano sul fuoco che ti boicottano. E non e' solo un fatto di conoscenze e raccomandazioni, non e' solo che tu non sei nessuno, non sei figlio di, e' proprio che in italia la cultura e' qualcosa d'elite o rispetti alcuni canoni o niente. Quindi non cambia niente, come nelle soap opera. valescrive

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  26. Io faccio una distinzione semplice: arte e libri per svago. Ovviamente non mi metto a catalogare ciò che non conosco: suppongo che la collana Harmony facesse parte di quel tipo di letteratura leggera. L'arte invece non si basa sul successo, ma sulla capacità di rappresentare l'attualità… un'attualità che può essere disgustosa, deprimenti e perciò fuori (comprensibilmente) dai gusti di chi cerca svago. Nemmeno sta bene ammassare tutti gli scrittori e questo vale per la pittura, la musica e le arti in generale. Una come la Pausini avrà pure un gran successo, ma mai e poi mai ci rappresenterà nel mondo come Giuseppe Verdi. Questo non significa essere vecchi, soltanto prendersi cura di noi come popolo. Ci vogliono contenuti simbolicamente forti ed evocativi altrimenti il nuovo diventa nuovismo.

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  27. Bella Clara 🙂 per quel nulla che ti conosco credo che leggere Fabio Volo ti annoierebbe a morte. Io ne ho letti boh, 4 o 5, qualcuno e' irritante per quanto e' scontato, qualcuno mi ha entusiasmata davvero. Mi piaci pure anarchica 🙂

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  28. Si, Maxxi e Auditorium sono molto frequentati. Jack sono d'accordo per la questione simil tovaglia, hai ragione :)Ao' aridici n'antra vorta che so' sassi accatastati e me te magno eh :DDD

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  29. Ti lascio un ulteriore elemento di riflessione allora: se nel 2012 Va' Pensiero non ci rappresenta vuol dire che non lo ha mai fatto, che era una moda. Ciò dovrebbe far supporre che noi non abbiamo uno spirito di unità nazionale (e qui mi fermo altrimenti entriamo in un altro dibattito).P.S.Altra parentesi: le cose belle in Italia sono pallose perché non abbiamo grandi mediatori culturali, soltanto una mandria di eruditi mercenari, artisti falliti desiderosi di mostrare la propria superiorità morale, spirituale, intellettuale e, talvolta, pure sessuale :DE tanti sono di Sinistra, questo te lo concedo, ma anche (oddio un lapsus veltroniano!!!) convertiti alla Destra… chissà perchè… 🙂

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  30. Uhaaaaa…. Se mi parli di architettura e per di più romana, non fai altro che farmi salire la bile fino agli occhi!Io, architetto, vivo in una città, Roma, dove l'immobilismo la fa da padrone. Dove si dà retta ad uno Sgarbi qualsiasi quando sostiene la necessità della demolizione o rimozione di una delle poche opere di architettura moderna presenti a Roma, progettata da uno dei più grandi architetti viventi (parlo dell'Ara Pacis di Richard Meier).Qui a Roma si parla per sentito dire. E così partono le crociate contro questo o quell'edificio di cemento anzichè di mattoni e travertino.E pensare che ci sono turisti che visitano questa città anche per l'architettura contemporanea…..No, vabbè…. vado a farmi una camomilla! ;-)Ps: Moccia mai letto, ma Volo si. E penso che, nonostante non sia uno scrittore da paura, sia un grande: ha creato una 'fortuna' con niente. E pensare a lui, che comunque ce l'ha fatta, mi fa avere un po' più di fiducia nel futuro.

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  31. Ma con gli editor e' sempre cosi': quando si accorgono che un autore ha raggiunto la massa critica per cui vendera' a prescindere mollano la presa. Si nota tanto anche nelle serie tipo twilight, di solito il primo libro e' quello in cui la mano dell'editore si sente di piu', mentre coi seguiti si lasciano andare perche' sanno che venderanno a priori. La stessa cosa vale per la Kinsella con la serie shopaholic.Per il resto, sono d'accordissimo con chi ha scritto che a Volterra si son lasciati sfuggire una gran bella vacca da mungere. Poi continuiamo sempre a lamentarci per la crisi ecc., mi raccomando. Intanto a New York c'e' chi guadagna a man bassa sul SATC tour da dieci anni e non mi pare che questo abbia tolto niente al Guggenheim o al Metropolitan.Infine, io sono moderatamente di sinistra, ma Battisti lo considero un mostro sacro. E la Bonino andava assolutamente eletta.

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  32. E dimentichi che la prima cosa che Alemanno ha detto appena eletto era che avrebbe fatto buttare giu' – cosa che sta accadendo, mi pare, no? – la teca dell'ara pacis di cui parli? Peraltro, soldi pubblici. E la statua di papa woijtila alla stazione termini, gia' rifatta due volte? Aaaaah!!! X@

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