Il significato psicologico dell’incidente

Era il titolo della mia tesi. Il significato psicologico dell’incidente in adolescenza.

L’idea fighissima che sosteneva la ricerca era che alcune persone, quando eccessivamente sollecitate dalla vita, piuttosto che fermarsi a riflettere su di se’ e su quello che sta loro accadendo, tendono a subire un incidente – moto/automobilistico, sportivo, ma anche una semplice caduta accidentale che costringe all’immobilita’. Questo accade soprattutto nei giovani (il nostro target era 14-24 anni) perche’ perche’ a quell’eta’ la capacita’ di elaborazione psicologica, la metariflessione su di se’, e’ piu’ carente, ma accade in generale alle persone che hanno alti livelli di alessitimia, un bel termine che indica l’incapacita’ di dare voce alle proprie emozioni, o a quelle che in alcuni momenti della propria vita sono immerse in una sorta di cortocircuito emotivo.
Il bellissimo commento di Madness mi permette di aggiungere delle riflessioni. Mi ha scritto

Jung la chiamerebbe sincronia..

L’unica cosa che potrebbe farti stare meglio è un’analisi delle proiezioni di allora. Cos’è che avresti voluto abortire in quel periodo della tua vita? Quale nuova nascita psichica hai cercato di interrompere? […] Ed ORA che tutto è tornato a galla, anche con un sintomo, poniti le stesse domande…OGGI che cosa vorrei interrompere?

Questo era esattamente quello che facevamo nella nostra (dico nostra, ma io ero solo una galoppina, ell’epoca :D) ricerca. Andavamo in ospedale ad intervistare persone incidentate e ponevamo loro delle domande. Il ricovero era un po’ un’occasione simbolica per potersi finalmente fermare a pensare, e in alcuni casi – la psicoterapia non e’ per tutti, lo ricordo sempre – emergevano belle riflessioni e nuove nascite di se’, grazie all’associazione finalmente resa possibile tra presente, evento scatenante e significato personale.

l’immagine viene da qui, e la dedico a mia sorella
che all’epoca riprodusse Icaro di Henry Matisse
per una nostra pubblicazione.

Avevo risposto a Mad che relativamente al passato sapevo cosa avrei voluto interrompere, e invece no, non ne sono sicura. Non riesco a mettere bene a fuoco in che periodo quel fatto e’ avvenuto, se mi trovavo gia’ con la buonanima o con slashbro, forse ero ancora col secondo e allora quello a cui volevo porre fine, inconsciamente, era la nostra relazione senza futuro. Questo lo so ora, all’epoca non ne ero consapevole e quello che invece feci fu innamorarmi di un altro. Ma non sono sicura che i periodi corrispondano. Sono davvero confusa.
Riguardo al presente invece, l’unica cosa a cui riesco a pensare e’ che avrei bisogno di una pausa, anche se poi nemmeno sto colpo mi ha fermata. Tra bimba, marito assente e zero appoggi non posso far altro che contare sulle mie forze residue (non mi consigliate la nanny come gia’ e’ stato fatto da piu’ d’una amica, la macchina ce l’ha My che lavora, questi due giorni, dall’alba fino a tardissimo, dovrei andare da lei a piedi e in queste condizioni non posso) e su un magnifico ibuprofene 800 che mi ha rimessa in piedi.
Come tutte le mamme, e come tutte le mamme che sono veramente sole senza aiuti, sono stanca e riposo poco e male. Pero’ so bene che se c’e’ un significato altro, verra’ fuori con il tempo. In psicologia le risposte vere sono lente, quelle che emergono per prime sono resistenze, fuffe, storie che ci raccontiamo per non pensare davvero. Aspetto l’insight, quindi.
Grazie ancora, Madness.


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0 commenti

  1. Le coincidenze sono risposte tardive…ma questo è solo un mio pensiero…Il colpo della strega è tremendo, l'ho provato anch'io, ti toglie il fiato….Io sono andata avanti ad antidolorifici e ho fatto una serie di massaggi di riflessologia plantare….

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  2. Potrei , anzi posso confermare la tua tesi .Ogni volta che sto male , così come ogni volta che mi è capitato di cadere – e mi è successo ripetutamente nell'arco di poco tempo- allora mi fermo a riflettere e a chiedermi che cosa non ho considerato …che cosa non voglio affrontare…Succede così che “spreco” tanta energia con la mente che sembro una centrale sul punto di esplodere.Certo è che le pause forzate mi hanno sempre fatto bene , bene al mio io , pur dovendo fare i conti con il dolore fisico .Vorrei esserti vicino per poterti sollevare in questi periodi grigi …è durissima essere da soli !Grazie per questa oportunità di riflessione …forse neanche troppo chiara ma so che capirai.

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  3. E' stato cosi', Moky… sono rimasta senza fiato, e il dolore era talmente forte che mi ha ricordato le doglie. Poi sono rimasta mezz'ora piegata in due sul letto piangendo come una cretina, con bimba davanti a me, pensando E mo' che faccio?? Terribile.

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  4. io non ti consiglio niente: mi sono fatta due anni e 5 mesi da madre con marito presente a meta' tempo, zero macchina, zero genitori suoceri amiche vicino, primo supermercato (senza servizio spesa a domicilio) 1200 metri ad andare e 1200 a tornare, neve pioggia sole o vento sempre in giro a piedi contanto sulle mie scarpe che gli autobus li passavano una volta l ora. la prima non dormiva molto e piu volte ho pensato di essere sfinita senza ritorno.ora sono qui con qualche agio in piu (donna dellepulizie e baby sitter la sera, entrambe 1 volta la settimana, a fine agosto bea andra' a nido,alcuni amici e molti conoscenti, famiglia non troppo distante in caso di emergenza)e mi vedo spesso con mamme che da quando il pargolo e' nato hanno sempre avuto a casa o la mamma o la suocera,a dormire da loro,prendnedosi cura della casa, della cucina, delle notti….queste ragazze devono solo allattareebasta, pure il pannolino e' cambiato dalla nonna.ovviamente sono molto meno stanche di quanto lo ero iopero' dentro di me non le invidio: alla fine io con beatrice ho avuto la possibilita' di imparare da zero e senza nessuno che mi giudicasse, di farmi le mie teorie e i miei metodi, di ragionare con la mia testa e cercare di sentire il mio istinto. se oggi sono piuttosto eas nel gestirmi entrambe e' perche' mi sono fatta il mazzo da sola ed e' cosi che ho imparato tutto

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  5. Di niente Lucy, sono felice che sia partita la riflessione e non un “ma va a quel paese”. Avevo paura di aver fatto un commento fuori luogo.La tua tesi era bellissima…molto in sintonia il tipo di psicologia a cui mi piace far riferimento. L'incidete come sintomo.. come il tuo colpo di strega, d'altro canto. Il sintomo che ci permette di fermarci e riflettere.In ogni caso, non mi sento di consigliarti soluzioni…nè medicinali nè una nanny per la piccola… le soluzioni imboccate, lo sai meglio di me, valgono poco e niente.Un abbraccio!

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  6. Mi hai fatto riflettere su alcune coincidenze della mia vita.Anche io un curioso incidente in motorino, alla fine di una storia sentimentale che si stava trascinando, e che poi si è trascinata un altro po'. Ma non avevo riflettuto sul significato che gli hanno dato i tuoi studi.Poi ci sono state delle febbri altissime. Come venivano se ne andavano. e, in quelle ore di letto, prendevo decisioni… sane decisioni.E poi, il colpo della strega. Mi succede sempre in periodi in cui uno stop è l'unica soluzione.Tutto questo per dire che mai come ora ti sono vicina. Capisco perfettamente cosa ti sta capitando.E per dire anche che mi hai un po' messa in crisi. Evviva.

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  7. La tua tesi di laurea mi lascia basita.C'è stato un momento della mia vita in cui mi apprestavo a partire per gli Stati Uniti, e abbandonare quello che (ma non lo sapevo) sarebbe stato mio marito. Ma poco prima mi spaccai un ginocchio sciando, dovetti cancellare l'anno negli States. Restai a casa, trascinandomi grossi problemi col ginocchio per vari mesi, accudita da lui. Dopo pochi mesi mi trovai un solitario al dito e una data di matrimonio e ciao ciao Stati Uniti. Dopo 11 anni di matrimonio posso in qualche modo benedire il mio incidente. Ma che ci fosse un possibile nesso lo scopro solo ora 😀

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  8. sono troppo ingegnere per appogiare la tua tesi… siamo un po' aridi noi… preferisco semplicemente pensare ceh dalle cose brutte che accadono (incidenti e similari) se ne puo' trarre qualcosa di bello

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  9. Concordo con Vale alla fine ce la si fa da sole e sai che senza nessuno che ti aiuti, che ti giudichi o che ti dica cosa fare è davvero importante per noi, è così che si cresce e si diventa mamme consapevoli e forti :)La tua tesi è veramente bella e interessante, per non dire figata!!!! A me queste cose chissà perché affascinano, ecco perché ieri ti chiedevi il perché di queste coincidenze.Il nostro cervello ci manda sempre dei segnali, che siano chiari come quello oppure no. Non saprei che consigliarti, tranne quello di non guardare alle cose da fare ma pensare all'essenziale, togli tutto il superfluo, lo so ci saranno cose che non puoi togliere ma se non riesco oggi le farai domani 😉 un abbraccio 🙂

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  10. Interessante, questo post! Mi ricorda una cosa che ho pensato spesso. Il giorno dopo che io e il mio ex decidemmo di separarci (con la preoccupazione per il nostro piccolo, dopo averci pensato anni, e dopo averne parlato a tratti ma secondo me mai davvero in modo approfondito) lui si ruppe il tendine di Achille, venne operato, usò stampelle per qualche mese e noi ritardammo la separazione vera e propria. Lui mi sembra appunto una di quelle persone che fatica a riflettere su se stesso, ma non credo che in quei mesi riuscì a farlo comunque. Penso che, grazie a quel tempo, si sia piuttosto abituato all'idea, rimandandola un po'. Può essere? Penso sarebbe stato bello che l'immobilità avesse scatenato in lui delle riflessioni (ma lui non è così, quindi probabilmente questo è solo il mio delirio di onnipotenza…). Ad ogni modo AUGURI!!! 🙂

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  11. Sai che la tua tesi e' incredibile ? Mi ha colpito e come alcuni tuoi lettori mi ha fatto riflettere. Io ho avuto un ingoffente in motorino e li ero nel pieno di una storia sbagliata . Ma la caduta al 9 mese? Con frattura di due dita mano sx, lussato spalla dx che vuol dire? Ho iniziato i primi due mesi di giada nel modo peggiore . Senza uso di due braccia. Però allattavo e lei nn dormiva . Fino ai suoi sei mesi pure fisioterapia in casa tra una poppata e l'altra . Aiuto mia madre prime 3 settimane poi donna delle pulizie al mattino. È stato dura. I primi 18 mesi duri. Resisti lucy come dice Vale alla fine ha moltissimi pro . Ora cercò di capire perché mi sono fatta male. Comunque Ci credo che la tua tesi ancora se la ricordano !

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  12. Ecco, visto che adesso sono in una di quelle fasi in cui sento che avrei bisogno di picchiare un sacco da boxe o prendere delle decisioni, ho paura di cosa mi potrebbe succedere. Scherzi a parte, mi intriga questa teoria…ripensando anche alla terribile caduta che fece il Tecnico un anno fa, in un periodo di stress altissimo (e non so se sia allessitimico, ma di sicuro non sa esprimere le proprie emozioni in alcun modo…). La faccenda si fa interessante!!

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  13. Ecco, il post è davvero interessante e l'argomento della tesi è affascinate, ma in questo momento non riesco a pensare ad altro che per una volta che potevo essere utile e prendere il treno per darti una mano mi sono ammalata!A pensarti a letto per il dolore con la piccola accanto mi si stringe il cuore…ti ammiro tanto. Spero di avere la metà della tua forza quando avrò un bimbo.

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  14. Verissimo, il corpo è saggio e interviene a fermarci quando la mente insiste per andare avanti a oltranza. E' tutto molto olissstico, ma vero. E' successo varie volte anche a me. Spero sempre che il corpo ci vada piano, quando decide di fermarmi.

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  15. Io credo che a volte possa succedere. Non so se si può assimilare a questo, ma il mio bellissimo incidente, il mio Nano, io sono in parte convinta di essermelo, inconsciamente volontariamente, cercato. Qualcosa molto nascosto dentro di me sapeva che se non fosse intervenuto un evento davvero traumatico mi sarei trascinata per anni in un pantano molto brutto. Si vede che al momento di scegliere se farmi schiantare contro un palo e farmi rimanere incinta ha scelto quest'ultima opzione. Meno male!

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  16. EroLucy, ti ho scritto queste cose non per avere la tua ammirazione (ma ti ringrazio per la stima) ma per dirti: la fatica che stai facendo ora, tra qualche mese si rivelera' cio' che ti rendera' (il piu' delle volte) consapevole e serena “autista privata” della Picci

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  17. Che pulcione che mi hai messo nell'orecchio!Tornerò appena lo acchiappo anch'io.Intanto volevo solo darti un appoggio di parole, che se devi andare oltre lo stop fisico e sei sola è dura, durissima. Quindi ti abbraccio da mamma sola :-*

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  18. Mia madre ha lavorato, per tutta la vita, in un centro di riabilitazione. E' una bella persona lei, lo si sente a pelle e le persone si aprono, raccontano. Puoi facilmente immaginare cosa le sia passato sotto gli occhi e cosa sia arrivato alle mie orecchie.Ogni giorno era un confrontarsi con una storia, con una vita, con un destino. Giovani e non, costretti a ripartire dal via.Personalmente non riesco a fare un collegamento di questo tipo, nonostante ne abbia avuti di incidenti. Ma ci rifletterò.Posso però essere solidale, con la tua stanchezza di mamma. Quella, colpo della strega a parte, la capisco bene!!

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  19. bello l'argomento della tua tesi, e mentre leggevo il riassunto di ciò che avete fatto mi veniva da pensare..che in effetti quando sono stressata/piena di pensieri..insomma in un cortocircuito emotivo, mi rendo conto che rischio di più di fare incidenti in auto, e per questo cerco il prima possibile di risolvere le questioni.. per la sicurezza mia e degli altri..guidare in certe condizioni non fa bene..:)Comunque dev'essere stato davvero interessante scrivere una tesi cosi.. queste cose mi affascinano.. :-)(sono educatrice..forse x quello..:) )

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  20. davvero interessante la tua tesi! per il resto, non avendo esperienza non sono in grado di darti consigli…ma come hanno già detto prima di me, sono certa che tutti gli sforzi che stai facendo fanno parte di un processo in cui costruisci il tuo mondo, con le tue regole e il tuo dialogo con la Picci.Sono certa che sarai ripagata di tutto, perché te lo meritiUn abbraccio

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  21. La tua tesi era veramente intrigante. C`è sicuramente del vero. Il nostro corpo e soprattutto la nostra mente ci danno dei segnali. Io due giorni fa sono finita al pronto soccorso in ambulanza per un attacco di panico. Causa? Stress dicono. Ma il problema vero è: se uno ha dei problemi reali, tipo il tuo essere sola e stanca o il mio essere sola con una madre che sta rincoglionendo… la soluzione dov'è?

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