Fiducia nel genere umano

Avevo voglia di raccontare questa storia da mesi e galeotta e’ stata la chat con le amiche del mare, nata pochi giorni fa (avere un bisogno e scoprirlo solo dopo averlo soddisfatto!!).
Fregene, again, anno 1990. Io diciottenne, e la premessa e’ importante.

Allo stabilimento vengono assunti come stagionali dei bonazzi ragazzi napoletani, uno dei quali e’ la preda della sottoscritta, inguaribile sognatrice dai pochi fatti che si limita a cioccare da lontano e a scrivere frasi d’amore sul diario mentre mangia Cookie Snack – questo per definire la maturita’ affettiva.

La Nave, 1991

Un giorno di quasi fine agosto mentre ci baciamo il bel venticinquenne navigato confida alla sottoscritta, la quale evidentemente gli aveva fatto presente che i propri genitori erano in viaggio, che nel giro di un paio di giorni lui ed il suo amico, oggetto di sguardi di altre amiche, sarebbero rimasti senza alloggio allo stabilimento. E che problema c’e’, gli dice quella che da allora ospita chiunque, potete stare da noi!

E cosi’ facciamo. Ci organizziamo per la fine del loro turno, gli preparo la cameretta, ci manca solo che sistemo vicino al letto teddy bear, latte e biscotti.

Io veramente non avevo capito una mazza di niente.

Alla sera ci mettiamo ad aspettarli, due amiche, mia sorella e la diciottenne molto sveglia e responsabile per le altre, cioe’ io.
Una porella si abbiocca pure, era passata mezzanotte e di ‘sti due manco l’ombra.

Arrivano verso l’una, li porto nella nostra camera. Ciao, ciao, allora buonanotte!, e noi quattro ci mettiamo a dormire nella stanza a fianco, finalmente, distrutte.
Chissa’ quante risate si sono fatti quei due.

Per fortuna.


Scopri di più da Lucy in Florida

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

13 commenti

  1. Anche io e mia cugina, una sera di fine estate di taaanti anni fa, invitammo un paio di amici alla casa a mare approfittando dell’assenza dei genitori. Era un invito senza malizia, buttato lì. Si presentarono tardi, che eravamo già a letto (ormai non li aspettavamo più), facendo strani rumori dietro la porta d’ingresso per farci uno scherzo.
    La serata finì con la musica degli Ace of base a palla e noi che ballavamo nel salottino.
    Bella la giovinezza.

    Piace a 1 persona

  2. […] Gli adolescenti fanno cazzate, e spesso le fanno per conformarsi al gruppo, per non saper dire di no anche se non si sentono sicuri, ma grazie alla legge del branco (aaah, anche gli adulti, certo) ci si sente protetti in tanti casi. Qui ad esempio raccontai del bullismo online, che funziona esattamente in questo modo. Ma a volte essere la voce fuori dal coro costa emotivamente tanto, nel dover scegliere se passare per cagasotto stupidi o sentirsi costretti a fare qualcosa che non si desidera fino in fondo. […]

    "Mi piace"

  3. Dopo i fatti di questi giorni, uno dei quali mi ha toccato più da vicino, questo post è quanto di più lieve e delicato mi sia capitato di leggere 🙂

    "Mi piace"

Scrivi una risposta a Sempre Mamma Cancella risposta

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.