La porta sempre aperta

Ripropongo un tema che qualche settimana fa su facebook ha generato molte risposte, magari qui l’anonimato permetterà ai più di uscire allo scoperto.Una mia amica ha notato che in prossimità del proprio matrimonio tre futuri sposi hanno comprato la moto e hanno iniziato ad andare ai motoraduni.

Il mio ex marito intensificò le battute di pesca, aggiungendo quelle in notturna.
Il mio ex cognato iniziò a suonare in un gruppo.
Il marito di una mia amica giocava a calcetto, così come il marito dell’amica di cui sopra.
Il marito di un’altra ha iniziato ad allenare una squadra.

La mia domanda e’ stata:

Uomini… mi rivolgo a voi. Ma perché vivete così male l’idea di stare dentro una relazione? Perchè pensate sempre alla scappatoia, alla via d’uscita, al senso di soffocamento, o più banalmente al si vive una volta sola? Sto Parolisi è il paradigma di tanti di voi. C’è qualcuno che può rispondere? Potete pure scrivere “un mio amico pensa che”, farò finta di non capire.


Stavolta l’anonimato c’è davvero, altro che facebook. Fatevi sotto. E non solo dicendo che siamo delle rompiscatole, è troppo generalizzata questa reazione di fuga.

p.s. Dire che Parolisi è un paradigma non si riferisce, ovviamente, all’omicidio di cui è accusato, ma alla relazione extraconiugale che teneva in piedi da anni.


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0 commenti

  1. io non saprei rispondere…anche perchè sono esattamente all'opposto…non riesco a pensare ad una relazione non stabile,al non avere certezze(anche se labili…),al fatto di intendere la vita da eterno scapolo…però ho notato in molti,una cosa,anzi…più di una,…la paura e l'immaturità(soprattutto),senza menzionare i soggetti meschini che vogliono la tranquillità di un “porto sicuro” e per il resto vanno ad “annusare altri alberi”…ma questo è un altro paio di maniche,però sono certo che tutto questo sia una situazione di estremo disagio,magari verso se stessi…tutto questo io l'ho visto personalmente con la mia ex moglie…ma era lei ad essere al posto dell”uomo” in questione,eravamo già conviventi,e paradosso del paradosso,lei entrò in crisi poco prima del matrimonio,nonostante fosse stata lei a propormelo ed a spingere molto sull' argomento,peraltro accettato da me molto volentieri!! quindi,non saprei bene cosa rispondere…diciamo che a questo quesito che tu poni,anche a me è totalmente ignota la risposta…anche se magari è dietro l'angolo…ma mi resterà sempre poco chiara!!! ^_^ un abbraccio… Testa Giovanni…

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  2. Gli uomini sono fatti cosi, hanno bisogno dell'harem per sentirsi virili, sono sempre alla ricerca di emozioni nuove solo perchè sono dei pavidi, insicuri, e riluttanti a ciò che li lega per sempre, non vogliono rapporti in cui ci sono responsabilità o immobilismo, per loro la libertà di caccia è una dimostrazione di confronto tra loro stessi, vince chi ha avuto più donne, più scappatelle, ragionano con un altro software…inutile chiedersi troppi perchè

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  3. maaaa, maaaa, cosa posso dire se non che sono del tutto rintronata!!! Scopro solo ora che hai un blog! Ma perchè non ci ero mai arrivata prima? Ti prego Lucy, dimmi che l'hai aperto oggi e hai messo delle date false. E poi scopro anche che il blog non è solo uno…ma sono ben due!!! Ti prego dimmi che non potevo saperlo perchè hai fatto di tutto per tenermeli nascosti……. 😦

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  4. il tuo ex marito inizia ad andare a pesca più spesso.il tuo ex cognato inizia a suonare in una bandecceccgli uomini dedicano un tempo della loro vita alle donne. quando raggiungono un minimo di tranquillità (vedi relazione stabile..matrimonio)allora iniziano a dedicarsi anche ai loro interessi. non ci vedo nulla di male. cos'è? gli uomini devono lavorare-essere buoni mariti-bravi padri—e rinunciare a tutto il resto?

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  5. Lungi da me. Pensavo che il nesso tra la prima e la seconda parte del post fosse chiara,ma evidentemente mi sbagliavo. Era un modo ironico per dire che le relazioni extraconiugali vengono giustificate dal calcetto, la pesca e tutto il rest, che prima non c'era ed improvvisamente c'è.Ma seguendo la tua provocazione, anonimo, direi anche: perché una donna non ha il tempo di dedicarsi a se stessa, stretta tra lavoro/casa/figli e l'uomo sì? Non conosco una sola amica, meglio se con figli, che dopo il matrimonio abbia intrapreso un hobby. Gli amici: tutti.@Magic: è che io non mi accontento, vorrei un perché!@Giovanni: evidentemente c'è più di una mosca bianca! 🙂

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  6. io invece, forse perchè sono in contatto con molte donne lavoratrici,ne conosco tante che hanno hobbies/sports ecc..a volte si ha una visione distorta della realtà perchè ci si circonda solo di un certo tipo di persone, quelle che più si addicono al nostro modo di agire/pensare…non si può fare di tutta un'erba un fascio. guardatevi intorno…piscine, palestre, sale da ballo, corsi di fotografia…sono pieni di donne e non sono tutte single 20enni…anzi, sono spesso donne che lavorano/gestiscono una casa/hanno figli…

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  7. ah dimenticavo…in merito ai tradimenti…una statistica recente parla di una pari percentuale, tra uomo e donna, di tradimenti nella coppia. che scuse trovano le donne? vogliamo criminalizzare gli uomini soltanto?sempre per parlare eh 🙂

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  8. Lavorando, anche io conosco donne lavoratrici, che proprio per questo non hanno il tempo di avere grandi hobbies oltre al lavoro e alla casa e ai figli, soprattutto se non hanno un aiuto a pagamento e soprattutto se il marito fa il classico marito che quando torna a casa appoggia i piedi sul divano e brandisce il telecomando.Magari potesti rivedere l'aggressività insita nella frase “a volte si ha una visione distorta della realtà perchè ci si circonda solo di un certo tipo di persone, quelle che più si addicono al nostro modo di agire/pensare”. Non credo che ci conosciamo, e se ci conosciamo la frase è assolutamente fuori luogo, perché non mi rappresenta assolutamente. Non faccio di tutta l'erba un fascio, parlo per esperienza personale e professionale ma non intendo spacciare verità assolute. E' un blog, si scrivono delle cose e ci si confronta. Le statistiche le conosco anche io, non mi sembra di aver mai scritto che gli uomini tradiscono e le donne no. Questo post suggeriva una tendenza, quella che hanno gli uomini a tenere il piede in due scarpe. Ma forse era troppo sintetico e c'era dentro troppo, tra allusioni e riferimenti, e dava adito a fraintendimenti. Ma come mai tutta questa veemenza, anonimo?

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  9. non c'è alcuna veemenza, soltanto una posizione diversa da quella suggerita dal post.non mi sembra di essere nemmeno troppo aggressivo quando dico che a volte i nostri commenti/giudizi sono influenzati dalla realtà che viviamo. tendenzialmente ogni individuo tende a circondarsi di amici/conoscenti che +0- la pensano come noi, hanno gli stessi interessi. è normale quindi avere una verità parziale (magari la parola “distorta” può essere fraintesa)di quella che è la realtà delle cose. ma permettimi di aggiungere una cosa..se conosci le statistiche, perchè continui a dire che sono gli uomini che hanno la propensione/tendenza a tenere il piede in 2 scarpe? per un uomo che tradisce c'è una donna che fa altrettanto…quindi questa capacità sovranaturale è ben distribuita tra i 2 sessi.magari questo mio commento è influenzato dalla realtà che vivo io…chissà.finisco col dire che mi sembra altrettanto aggressiva nei confronti dell'universo maschile la seguente affermazione:”conosco donne lavoratrici… che non hanno il tempo di avere grandi hobbies ….soprattutto se il marito fa il classico marito che quando torna a casa appoggia i piedi sul divano e brandisce il telecomando…” è forse il caso di rivedere anche questa frase?ciao

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  10. Ciao!non lo so… per quello che posso dirti il matrimonio (fors'anche già la convivenza), crea un cambiamento anomalo nella coppia, il che è assurdo di base…

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  11. Ciao Lucy!intanto grazie a te per avermi ospitato :)Ho visto che mi hai espresso il tuo accordo in un post di novembre dell'anno scorso che è un ottima partenza per la spiegazione che mi chiedi.Fino a che si è fidanzati è tutto bello, è tutto facile, tanto una volta che si è a casa propria il problema è accantonato. Quando ci si sposa o si convive non esiste più questo “ognuno a casa propria” e quindi salta fuori la storia della “scelta”… la scelta dell'amarsi e dello stare insieme: era davvero quello che si voleva?

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  12. Non era quello che avevo inteso, questo mi apre una prospettiva nuova. Intendi dire che i nodi vengono al pettine una volta sposati o conviventi? Se è quello che intendi sì, certo: il cambiamento si crea quando due individualità si trovano a condividere spazi comuni e i rispettivi confini si assottigliano. Da questa somma emerge inevitabilmente qualcosa di nuovo, che può funzionare o no.

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  13. avendo vissuto sia da sposato che da convivente io mi sento di dirti che cambia poco se come base io intendo la coppia. Se io decido di convivere con te (sposato o no) ho messo in conto la condivisione degli spazi e l'assottigliamento dei confini ma non lo vivo come un handicap; l'ho scelto consapevolmente sapendo che “dovrei” avere in cambio le positività della coppia, riesco a spiegarmi?Ho notato che queste “positività” non vengono viste, non vengono raccolte, riesco a renderti l'idea? e nasce la delusione, la frustrazione, la voglia di mollare alla prima divergenza…Non si riesce più a cogliere le cose belle ma diventa tutto pesante. In pratica, la gioia di vedere un sorriso sul tuo volto perchè ti ho portato quel fiore che ti piace non c'è più perchè… “che cacchio me ne frega, troppa fatica”tutto diventa routine.

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  14. ti crolla il mondo… quello nel quale credevi (e nel quale in realtà ci speri ancora perchè sai che è troppo bello, che è impossibile che non esista perchè pur per un breve periodo lo hai vissuto)…quello che hai fatto tua come filosofia di vita, crescendo da ragazzino vedendo le ragazze attorno che cercano il principe azzurro, il romanticismo, l'amore “quello vero” e che hai cercato di costruire… non c'è, o almeno non messo in evidenza come dovrebbe essere; e diventano più importanti il calcio (come le amiche per le donne)… e ti chiedi perchè.E pensare che la coppia, come l'amore, la dedizione verso l'altro, non portano via cosi tanta energia ma se “sane”, donano tanto di quel calore, energia e voglia di vivere che potresti “saltare i fossi per la lunga, camminare a due metri dal cielo”.Scusami, non volevo appesantire il tuo blog :'(Grazie perchè la pensi come me, fa' piacere 😉

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  15. Non è il primo blog che mi metto a leggere dall’inizio, ma sugli altri non mi sono mai messo a commentare i post vecchi pensando che fossero ormai dimenticati anche dall’autrice. Ora mi va di farlo, di “portare il segno”. Anche se poi per me è più difficile ricordare che ho commentato e andare a cercare una risposta.
    È passato del tempo da quando l’hai scritto e da allora hai molto smussato gli angoli, tendi molto meno ad alzare i toni, cosa che mi sembra molto positiva.
    E spero tanto che tu abbia avuto modo di accorgerti che la tendenza a cornificare e cacciare prede non è poi prerogativa di tutti gli esseri umani muniti di pisello, c’è anche chi se lo sa tenere nei pantaloni.
    Ci stiamo liberando, col tempo da uno schema che imponeva a tutti di formare una famiglia, di essere monogami e di avere figli. Di tende sempre di più a pensare che esistono le alternative, come restare single e cambiare partner come le mutande, senza nascondere nulla nè creare aspettative ad un partner a cui si giura amore eterno. E a lasciare che a formare famiglia sia chi lo desidera davvero.

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