Da ieri sera, sei giorni dopo il passaggio dell’uragano, siamo ufficialmente tornati a casa. Abbiamo avuto ripristinata la corrente un po’ a singhiozzo durante il giorno ma alla sera era tutto funzionante. Se sei capitato qui cercando cosa e’ un hurricane party, forse potrebbe interessarti sapere qualcosa di quello che e’ accaduto prima:

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In questo post ho deciso di raccontare tutte le cose belle che sono successe durante il passaggio di questo uragano. Perche’ si puo’ trovare il positivo anche in un evento carico di ansia e disagi come questo.

La solidarieta’ di perfetti sconosciuti

Ho ricevuto offerte di riparo dai nostri amici in Georgia e da una perfetta sconosciuta che segue il blog e vive in Central Florida.

Ai nostri amici che sono evacuati nel nord della Florida qualcuno ha capito che venivano da Miami e ha pagato loro la cena al ristorante.

Ho letto e condiviso notizie, suggerimenti e informazioni utili per tutti noi italiani alle prime armi con questo fenomeno. Erano 12 anni che non si verificava un uragano di questa portata. Sui gruppi fb siamo tutti stati solidali, qualcuno ha offerto il proprio letto, la propria doccia a chi era senza corrente. Alla faccia di “gli italiani non sanno fare comunita’ “.

Uragano passato domenica, martedi’ mattina ci hanno regolarmente ritirato la spazzatura.

Il vantaggio di saper mangiare sano

I supermercati sono stati presi d’assalto gia’ una settimana prima, quando ormai era chiaro che l’uragano sarebbe stato potente anche se la rotta non era ancora chiara. Ho imparato che per me e’ inutile fare scorta di scatolame, non mi piace proprio. Sono stata molto meglio con mozzarellaprosciuttosalame e con i piatti che avevamo cucinato io e la mia amica. Finita la corrente, siamo passati a pomodori e tonno. E ringrazio tutti quelli che hanno comprato i vari tonni in scatola che vanno tanto in Usa e mi hanno lasciato sullo scaffale il mio Tonnino in olio di oliva. Grazie grazie grazie.

Il nostro hurricane party

Cosa e’ un hurricane party?

Non tutti vivono in appartamenti che hanno un generatore, non tutti hanno un tetto a prova di infiltrazioni – o peggio, che con un forza 4 potrebbe volare via – e non tutti si sentono tranquilli a casa propria. Un hurricane party non e’, come si pensa, una festa di gente sconsiderata colpita da un uragano!

Noi abbiamo ricevuto ospitalita’ da mia suocera e lei ha allargato le sue braccia ad altre persone: abbiamo passato il prima, durante e dopo l’uragano con alcuni tra i nostri amici piu’ stretti.

Siamo stati in 8 in una casa con 3 camere (invadendo il salone!) e due bagni ed e’ andata benissimo.

E’ stato bellissimo condividere questa esperienza, soprattutto vedere le bimbe giocare insieme per ore, senza litigare (e senza accorgersi di nulla)!

Quindi definendo meglio, immagino ci siano persone che durante un hurricane party si mettono a bere e mangiare, ma per noi e’ stata una bellissima piccola vacanza! Senza contare che un po’ per passare il tempo, un po’ perche’ accanto c’era un bimbetto da solo, abbiamo tenuto aperta la porta dell’appartamento e passato del tempo anche con la famiglia accanto alla nostra, anche loro in un hurricane party!

Quasi una settimana di convivenza e la nonna, abituata da anni a vivere da sola, e’ stata adorabile con tutti. Ha finalmente trovato la sua relazione paritaria con laPicci, ormai cresciuta, e ho visto che il cuore dei bambini e’ davvero grande.

Di necessita’, virtu’

Rientrati a casa, la corrente c’era ma la batteria del sistema intelligente che attiva l’aria condizionata era completamente esaurita, e quindi non avevamo alcuna AC. Ho staccato la testa del termostat Nest, l’ho attaccato al cavetto usb della macchina, si e’ ricaricato quel tanto che bastava nel tragitto casa-lavoro. e questo mi faceva molto ridere.

Senza corrente la doccia e’ fredda, ma a Miami non e’ un problema.

La pazienza durante il disagio

Nei giorni precedenti all’uragano ho visto gente in fila aspettare il proprio turno per ore: per fare benzina, per prendersi le 2 casse di acqua che gli spettavano democraticamente, o per prelevare contanti. Nessuno si e’ lamentato, nessuno ha suonato il clacson o urlato, nessuno ha cercato di fregare. Eravamo tutti sulla stessa (b)arca.

Nei giorni successivi, ore per fare benzina, e se finiva, amen.

Sono rimasta in coda sul Turnpike, alle 9 di sera, a causa di 30-40 camion incolonnati, in cammino per venire a sistemare i pali della luce caduti a causa del vento. Avevano la bandiera del Canada. E’ stato bello.

L’importanza della preparazione

Ho imparato tantissime cose sugli uragani e sul perche’ ogni anno a meta’ maggio inizia il tamtam della hurricane preparedness. Alla fine non si e’ mai abbastanza preparati, ma tutto sommato noi ed i nostri amici lo siamo stati.

E ho avuto la conferma che l’emergenza uragano non finisce con il cessare dei venti, ma prosegue per giorni: i maggiori disagi li abbiamo vissuti nei 4 giorni successivi, quando meta’ della popolazione del Miami-Dade County e’ rimasta senza corrente, e questo ha compreso scuole, negozi, supermercati, uffici, tutto. E se sui gruppi fb dei floridiani qualcuno si lamentava, centinaia di commenti gli ricordavano che tecnici e operai lavorano giorno e notte.

Ho buttato quasi tutto quello che avevo nel freezer e cucinato al barbecue quello che si e’ salvato. Ho imparato che avere un generatore fa una differenza enorme, ma il frigo e’ stato pulito a fondo e tornato brillante come quando l’abbiamo comprato. E la gigantesca borsa di ghiaccio che avevo portato (il cooler delle bibite) ha mantenuto fredde le cose per molte ore dopo che la corrente e’ andata via.

Un grazie d’obbligo

Ho ricevuto tantissimi messaggi personali e pubblici commenti di supporto, ovunque. Tantissimi mi hanno scritto e chiedo scusa se non sono riuscita a leggere e rispondere a tutti. Persone insospettabili hanno cercato e ottenuto mie notizie. Sono stata inondata di affetto e ringrazio tutti per essermi stati vicini. Pubblichero’ anche qui sul blog tutto quello che nei giorni ho postato sulla pagina, per me, per ricordare tutto quello che e’ accaduto, i video, le storie, le emozioni di quei giorni.

Sono grata agli americani che mi hanno insegnato che anche in queste situazioni si pensa al bene di tutti, ma sono fiera del mio amico italiano che nei giorni successivi quando ha visto gli operai lavorare si e’ fermato per ringraziarli.

Spero che gli amici a Key Biscayne, Miami Beach, Coconut Grove, Brickell, Naples, Jacksonville e le Keys non abbiano subito troppi danni, spero che la corrente torni presto a tutti, e che tutti possano tornare velocemente alla normalita’.

Foto in apertura: Fort Lauderdale beach, martedi’ mattina, due giorni dopo Irma. Come se niente fosse.